UN INNO ALLA GIOIA: IL BRASILE SUPERA LA COREA DEL SUD 4-1.

E’ la prima volta che Brasile e Corea del Sud si affrontano in un Mondiale ma quello di ieri sera e’ stato l’ottavo scontro diretto tra le due squadre: Domina il Brasile con 6 vittorie.

Per la terza volta nella propria storia la Corea del Sud ha superato la fase a gironi in un Mondiale.

La formazione allenata dal portoghese Paulo Bento ha bruciato in extremis l’Uruguay, chiudendo al secondo posto alle spalle del Portogallo di Cristiano Ronaldo, battuto 2-1 dagli asiatici.

Il Mondiale a dire il vero era iniziato male, pareggio contro l’Uruguay, senza mai tirare in porta e la successiva sconfitta per 3-2 contro il Ghana. Questi due risultati sono stati pero’ determinanti per avere la meglio sulla Celeste in virtù del maggior numero di gol realizzati a parità di differenza reti.

Il Brasile arriva al match da assoluto favorito: Fatta eccezione per la sconfitta contro il Camerun, arrivata in un match giocato senza motivazioni e con le riserve, la Seleçao è reduce da ben 9 vittorie consecutive ed imbattuta da quasi un anno e mezzo, quando lo scorso anno perse finale di Copa America contro l’Argentina. Trofeo che rappresenta l’unico successo di spicco della nazionale brasiliana dal 2002, anno in cui il Brasile trionfò per l’ultima volta in un Mondiale grazie a Ronaldo “il Fenomeno” e compagni.

Al fischio d’inizio dell’arbitro francese Clement Turpin, lo schieramento del Brasile e’ un 14231 che vede pero’ Danilo, terzino sx, della linea difensiva a quattro, che comprende oltre a lui, da destra a sinistra, Militao, Marquinhos e Thiago Silva, accentrarsi in alcuni momenti del match, nella posizione di mediano aggiunto, accanto a Casemiro, consentendo a Paqueta, dalla posizione di mediano di alzarsi nella posizione di mezzala (piu’ spesso) o trequartista, fluttuando cosi’ insieme a Neymar tra gli spazi liberi al di qua o al di la’ della linea di pressione dei centrocampisti coreani. Sugli esterni a sx Vinicius Junior, a dx Raphinha e la punta centrale Richarlison, completano l’attacco brasiliano.

La Corea del Sud si presenta con un 1442 che per caratteristiche puo’ diventare in fase offensiva un 1424 con Hwang Hee-chan, Son Heung-min, Cho Gue-sung e Lee Jae-sung, a costituire da sx a dx il fronte d’attacco degli asiatici.

Evidentemente nei piani tattici del CT Bento c’e’ la volonta’ di provare a ‘far male’ alla retroguardia brasiliana.

Il piano di Bento e’ pero’ destinato a saltare presto : Al 7’ il Brasile passa gia’ in vantaggio. L’azione si sviluppa sulla destra grazie alla tecnica e alla velocita’ di Raphinha che giunto sul fondo mette palla dietro nel cuore dell’area, Neymar pressato manca l’impatto favorendo l’intervento di Vinicius Junior che controlla e, nonostante numerosi giocatori tra se’ e la porta, trova l’angolo giusto, Brasile-Corea 1-0! Goal non cosi’ facile a mio parere.

I coreani vanno in difficoltà, non riescono ad organizzare un’azione che possa chiamarsi tale e al 10’ un’ingenuita’ del mediano Jung Woo-young il quale, non avvedendosi dell’arrivo alle sue spalle di Richarlison, nel tentativo di allontanare il pallone dalla propria area, colpisce il 9 della Selecao, causando il rigore.

Sul dischetto si presenta O’Ney che, con freddezza, rallenta la corsa, fino ad ingannare l’estremo difensore coreano, e poi calcia: Palla rasoterra imprendibile e 2-0!

E’ un Brasile che unisce alle giocate di talento, alla tecnica in velocita’ dei suoi interpreti, una predisposizione al recupero immediato della palla persa che spesso gli consente di dare continuita’ all’azione offensiva e di evitare pericoli in difesa.

Al 16’ finalmente la Corea si scuote e Hwang Hee-chan con un tiro da fuori area impegna Alisson, costretto a deviare sopra la traversa.

E’ il primo segnale della volonta’ di provare ad occupare la meta’ campo offensiva, ma e’ solo un’illusione perche’ al 28’ assistiamo a quella che possiamo definire il manifesto della bellezza corale del calcio a testimoniare come la creativita’, l’inventiva, non risiedano solo nel dribbling o nell’1vs1 ma si possano trovare anche in un fraseggio che coinvolga due o piu’ giocatori : Da un’azione seguente un corner, Richarlison, vince, nei pressi dell’area coreana, la contesa aerea della palla con un triplo palleggio di testa, spalla a spalla con l’avversario, doma la sfera al suo piede, la gioca in avanti su Marquinhos che la scarica a Thiago Silva (sono i due centrali difensivi!) che a sua volta imbuca in avanti a premiare l’inserimento del 9 verdeoro pronto a trafiggere un incolpevole Kim Seung-gyu.

3-0 e Brasile in festa. Al solito balletto di festeggiamento dei giocatori si unisce anche il CT, il Professor Tite!

Al 32’ ancora il nr.11 coreano Hwang Hee-chan impegna Alisson con un incursione che lo porta a calciare, anche se da posizione defilata,a tu per tu con il portiere brasiliano.

Al 36’, se qualcuno poteva ancora pensare che la partita si potesse riaprire, Paquetà, certamente tra i piu’ bravi dei suoi (vi sfido a trovare il peggiore!) riceve da Vinicius che dopo l’ennesima accelerazione, entra in area, alza la testa e con un ‘colpo sotto’, scavalca i giocatori davanti a se’ facendo pervenire il pallone al centrocampista del West Ham, interno piede destro al volo e goal. Brasile-Corea del Sud 4-0! Di sicuro l’ex Milan ha raggiunto una maturita’, una capacita’ di leggere spazi e tempi davvero notevole.

La prima frazione si chiude con un’altra occasione per Paqueta’.

Secondo tempo

Nel secondo tempo la Corea del Sud si presenta con due sostituzioni mentre il Brasile mantiene l’undici iniziale.

Passa un minuto e c’e’ l’occasione per il 4-1 che capita sui piedi di Son Heung-min l’attaccante del Tottenham che, approfittando di un errore di leggerezza di Marquinhos, calcia verso la porta trovando la deviazione in corner di Alisson.

Il Brasile dimostra ancora la volonta’ di essere squadra anche quando la palla l’hanno gli avversari. Lo dimostra vinicius che in un ripiegamento difensivo conquista palla nei pressi della propria area e dopo pochi secondi si ritrova nell’area avversaria pronto a ricevere l’assist.

Al 63’ c’e’ spazio anche per Dani Alves che subentra nel ruolo di terzino destro a Militao, collezionando la sua 126^ presenza!

Una serie di cambi che si susseguono fino alla fine non diminuiscono la qualita’ tecnica del match. E’ proprio Paik Seung-ho, subentrato a Hwang In-beon, a regalare al 76’ il cosiddetto goal della bandiera agli asiatici, goal meritato perche’ nonostante il risultato non sia mai stato in discussione, Alisson e’ stato tra i protagonisti con almeno quattro parate importanti.

Nei quarti il Brasile affrontera’ la Croazia, qualificatasi battendo il Giappone soltanto grazie ai calci di rigore.

Il Brasile visto ieri sera sembra non aver rivali e la Croazia vista finora ha davvero lasciato tanto a desiderare. Aspettiamo, con tanta curiosita’!

Una risposta

  1. “La bellezza corale del calcio” e qui si racchiude la magia di questo gioco di squadra o tale dovrebbe essere sia in campo che in allenamento.

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