IVAN AMBROSIO : IL MIO VIAGGIO IN INGHILTERRA.

Un viaggio di mille miglia comincia sempre con il primo passo – Lao Tzu

Era il 20 febbraio 2013 quando decisi di lasciare Napoli e di andare alla conquista dei miei sogni. Avevo da poco compiuto 19 anni, e l’unica cosa che desideravo era di vivere in Inghilterra e di giocare in quegli stadi che dalla TV di casa mi facevano sognare a occhi aperti. All’epoca, il mio unico sogno era di diventare un calciatore professionista. E allora, dopo aver lasciato la scuola, la squadra di calcio per cui giocavo, la famiglia, gli amici e la fidanzatina di quei tempi, acquistai un biglietto di solo andata per Londra e partii per la prima avventura della mia vita.

All’epoca non parlavo inglese e non avevo mai preso un aereo, ma nonostante tutto, stampai dei curriculum per trovare una squadra di calcio e partii. La voglia di fare era tanta, e nonostante non avessi un vero e proprio piano, e per di più non conoscevo nessuno in Inghilterra, sentivo il bisogno di partire, di esplorare e di sognare: ho sempre preferito fallire piuttosto che avere rimpianti, e allora andai alla conquista dei miei sogni, totalmente folli a detta di tanti, ma questo poco importava…

Purtroppo, però, il sogno di diventare un calciatore professionista non l’ho mai realizzato, e per di più, dopo aver lavorato come lavapiatti in uno dei tanti ristoranti londinesi, il 25 marzo 2013 tornai a casa con il cuore infranto, facendo i conti con il primo e grande fallimento della mia vita.

Da quel giorno sono cambiate tante cose, così come sono cambiato io. Il sogno di diventare un calciatore è un caro e vecchio ricordo ormai, ma il calcio non l’ho mai abbandonato. Tra qualche settimana saranno 10 anni da quel lontano 20 febbraio 2013, e di sogni ne ho realizzati tanti, proprio lì in Inghilterra.

Tra il 2015 e il 2020 ho vissuto la mia vita tra Bowness-on-Windermere (circa 130 Km a nord di Manchester), Manchester e Londra, svolgendo ogni tipo di lavoro e viaggiando in giro per tutto il Regno Unito visitando oltre 320 stadi e assistendo a oltre 170 partite, così da poter vivere sulla mia pelle – a modo mio – quegli stadi che da ragazzino mi facevano sognare a occhi aperti.

Viaggiando in giro per il Regno Unito ho incontrato persone straordinarie, leggende del calcio mondiale e ricevuto accoglienze calorose nei luoghi più sconosciuti e lontani possibili. Visitando stadi e guardando partite ho scoperto la cultura di un Paese intero, della sua gente e dei loro modi di fare, ma cosa più importante, ho conosciuto me stesso nel profondo, ponendomi continue domande per poi cercare nuove risposte.

Viaggio dopo viaggio ho avuto modo di scoprire e comprendere – per certi versi – il senso della vita, ho incontrato la donna della mia vita, ho iniziato il mio percorso di allenatore (nel 2018) e ho scritto un libro dal titolo “Il mio viaggio in Inghilterra”.

Il libro “il mio viaggio in Inghilterra” scritto da Ivan Ambrosio


Incredibilmente, grazie alla passione e all’entusiasmo di Marco Stracciari (esperto produttore, ma soprattutto persona perbene), durante i vari lockdown dovuti al Covid, e con un budget pari allo zero, da quel libro ne è poi nato un documentario (disponibile su YouTube) dal titolo “English Football Home”, dove abbiamo raccontato il mio viaggio e la storia del calcio inglese attraverso gli occhi e i racconti di chi ha vissuto tutto sulla propria pelle.

Al di là di tutto questo, nella primavera del 2021, mentre vivevo a Torino e mentre allenavo al Chisola Calcio, dopo aver conseguito il Diploma di Scuola Superiore che non avevo mai portato a termine nel 2013, l’opportunità della vita è venuta a bussare alla mia porta: studiare come allenatore alla St Mary’s University di Twickenham con il Chelsea Football Club.

Dopo aver abbandonato il mio sogno di diventare un calciatore professionista, il mio grande obiettivo di vita è sempre stato quello di allenare, così da poter aiutare i più giovani a realizzare i loro sogni, e così, quando l’opportunità è arrivata, mi son fatto trovare pronto.

A oggi, fortunatamente, la mia quotidianità ruota tutta intorno al calcio: sto frequentando il secondo anno universitario con il Chelsea FC, lavoro al Fulham FC Foundation e al Chelsea FC Foundation, sto frequentando il UEFA B con la London FA, e sto svolgendo un tirocinio con l’Academy del Chelsea FC.

Ivan sul terreno di Stamford Bridge

Passo dopo passo sto sviluppando sempre più competenze, non solo come allenatore, ma anche come analista, dato che all’università sto studiando anche Performance Analysis. Inoltre, nonostante il mio principale obiettivo sia quello di lavorare nel professionismo, grazie alle esperienze che sto vivendo con il Fulham FC Foundation, e con il Chelsea FC Foundation, nel giro di un anno e mezzo ho avuto modo di lavorare in tutti i programmi della Fondazione, così da poter sviluppare molteplici skills che mi aiutano quotidianamente, non solo in campo ma anche nella mia vita privata.

Ivan sul terreno di Craven Cottage

Per concludere, grazie all’indescrivibile supporto dei miei docenti, con Tom e Michael su tutti, il mio modo di pensare e di riflettere si è evoluto tantissimo, ma soprattutto ho imparato ancor di più a essere curioso, a porre domande e più di ogni altra cosa a partire dal perché, in qualsiasi cosa si faccia.

Michael ci ripete sempre che dobbiamo guardare dove non abbiamo mai guardato, e soprattutto dobbiamo capire “perché facciamo quello che facciamo?” (Why We Do What We Do?), per molteplici motivi…

Oggi, a distanza di quasi 10 anni da quel 20 febbraio 2013, credo di conoscere la risposta a questa domanda e del perché decisi di lasciare tutto e partire con un biglietto di solo andata: perché avevo bisogno di conoscere me stesso e di credere nei miei sogni, di cercare la felicità e l’amore, nel pallone e nelle persone…

Ivan Ambrosio

Ivan e’ nato il 13 dicembre 1993 a Gragnano in provincia di Napoli.

Oggi vive a Londra.

8 risposte

  1. Caro Ivan tu sei un FOLLE, e i folli fanno cose che i comuni mortali non riescono nemmeno ad immaginare. I folli vivono di emozioni, la tua storia è un’emozione e ci stimola tutti a cercare sempre la nostra via. Grazie. Sei un bellissimo esempio.

    1. Ciao Luca, grazie per le tue belle parole. Spero vivamente che questa mia voglia di fare possa stimolare tanti altri a credere nei loro sogni, grandi o piccoli che siano. Grazie ancora, a presto

  2. Grande Ivan buongiorno. Io sono in possesso del tuo appena uscito . Me lo hai spedito con tanto di firma. Ti rinnovo i complimenti per la tua grande esperienza in Inghilterra. Ho fatto un eccellente viaggio attraverso gli stadi inglesi ,trasmettendomi tanta gioia ed emozione . Un giorno andrò a trovare mia figlia a Londra e anch’io farò un piccolo percorso come hai fatto tu. Grazie ancora e s presto ci on la speranza di n giorno di incontrarti. Un abbraccio.

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