Ditchburn and Mare Shipbuilding Company
Londra, anno 1837, periodo che fa da spartiacque tra la prima e la seconda Rivoluzione Industriale. Il carpentiere navale Thomas J. Ditchburn e l’architetto Charles John Mare, fondano la Ditchburn and Mare Shipbuilding Company, un cantiere navale di grandi dimensioni che si estende tra l’East India Dock e la zona di Bow Creek. I due soci inizialmente si specializzano nella costruzione di navi in ferro, e con il passare degli anni diventano pionieri nel settore, il loro cantiere navale diventa uno dei più attivi del paese. Nel 1847 Thomas Ditchburn si congeda lasciando l’attività nelle mani di Charles Mare, che affida la direzione dei lavori cantieristici a James Ash. In quegli anni l’azienda cambia nome diventando la C.J. Mare and Company, e si espande in fretta arrivando sino all’area di Canning Town, zona ubicata nell’East London.
Dieci anni dopo….
Una decina di anni dopo, l’intero cantiere che era arrivato a dare lavoro a più di tremila operai, rischia di chiudere i battenti per la crisi economica che si abbatte su molte imprese. Si corre ai ripari investendo le ultime risorse su Joseph Westwood e Robert Baillie, ingaggiati per riportare in auge l’azienda.
Alla supervisione generale c’è un certo Peter Rolt, proveniente da una famiglia in cui tutti erano costruttori di navi da generazioni.
Thames Ironworks
Nel 1857 Rolt diviene l’unico amministratore della C.J. Mare and Company, che nel frattempo si fonde con la Thames Ironworks and Shipbuilding and Engineering Company Ltd, società a responsabilità limitata, di cui lo stesso Rolt diventa l’azionista di maggioranza.
La Thames Ironworks si candida ad essere uno dei più grandi cantieri di costruzioni navali del Tamigi, iniziando a produrre sia navi merci che da guerra.
Arnold Hills
Nel 1880 un giovane ambizioso di nome Arnold Hills si candida per un ruolo del consiglio di amministrazione della Thames Ironworks, diventandone prima uno dei membri e successivamente direttore operativo.
Hills è una persona attenta al prossimo e dedica anima e corpo alla salute e benessere dei suoi operai, a cui riduce i carichi di lavoro dalle 12 alle 8 ore giornaliere.
David Foreman
Il capo cantiere David Foreman, considerando la riduzione dell’orario lavorativo, propone a Mister Hills di fondare una piccola squadretta di calcio per staccare la testa durante la pausa lavorativa tirando quattro calci ad un pallone.
Hills, appassionato di calcio con un passato da giocatore dell’Oxford, sposò in pieno la causa di Foreman e il 29 Giugno 1895 nacque il Thames Ironworks Football Club.
Thames Ironworks Gazzette
L’annuncio della nascita del nuovo club viene pubblicato sul giornale dell’azienda, il Thames Ironworks Gazzette che recita “L’importanza della collaborazione tra gli operai e i dirigenti“, a sottolineare il forte concetto di comunità.
I lavoratori del ferro del Tamigi hanno finalmente la loro squadra di calcio, a cui devolvono circa 13 pence all’anno del loro salario, per poter pagare l’affitto del campo di Hermit Road, situato a Canning Town.
Il primo capitano del club è un certo Robert Stevenson, unico giocatore del gruppo ad avere una carriera professionistica alle spalle, avendo militato nel Woolwich Arsenal.
West Ham United
Il Thames Ironworks debutta nel 1897 nella London League, riuscendo a conquistare un secondo posto al primo anno.
E’ solo l’inizio di una storia lunga e memorabile, che negli anni a venire vedrà la squadra diventare il celebre West Ham United, che giocherà al Boleyn Ground, ad Upton Park. Dalla smania di David Foreman e dall’idea di Arnold Hills nacque la squadra dei lavoratori del ferro del Tamigi.
Antonio Marchese è uno scrittore freelance e creatore di contenuti. Produce podcast, video storytelling e scrive libri (nel 2019 pubblica Il Calcio tra le Case).
Un giorno decide di fare le valigie e lasciare la sua casa di Milano per esplorare il mondo e intraprendere una serie di viaggi, che lo porteranno a stabilirsi a Londra, città dove vive tuttora.
Nell’aprile del 2020 fonda Il Calcio a Londra, piattaforma social (Facebook, Instagram, Twitter, Youtube) da cui si sviluppa il sito web www.ilcalcioalondra.com.