TOTTENHAM-MILAN 0-0(0-1): ROSSONERI AI QUARTI, LA DANZA DEL DIAVOLO NELLA PIOGGIA DI LONDRA.

TOTTENHAM-MILAN 8.3.2023

Notte decisiva per la stagione dei rossoneri, notte da dentro o fuori.

Forti dell’1-0 dell’andata, ma soprattutto di una convincente prestazione collettiva, i ragazzi di Pioli scendono in campo al New Hart Lane, l’avveniristico stadio del Tottenham Hotspurs, costruito sulle ceneri del vecchio impianto, ad oggi il secondo più capiente dell’Inghilterra con i suoi 62.062 posti a sedere e costato la bellezza di un miliardo di Euro.

Entrambe le squadre non arrivano al top a questo appuntamento anche se il cammino dei rossoneri è stato decisamente migliore rispetto a quello della squadra di Conte, che ritorna in panchina dopo lo stop imposto dai propri medici di fiducia come ammesso proprio dal tecnico salentino nella conferenza stampa della vigilia: per i rossoneri due successi contro Atalanta e Monza , prima del brusco stop di sabato scorso con la Fiorentina che ha riportato in vita vecchi fantasmi che l’ambiente sperava di aver definitamente scacciato; per gli Spurs due vittorie casalinghe nei derby contro West Ham e Chelsea prima dei due scivoloni entrambi per 1-0, negli ottavi di FA CUP contro lo Sheffield United (squadra al secondo posto in Championship, la serie B inglese) e nell’ultimo turno di Premier League in casa del Wolverampton.

La Champions League, pertanto, oltre che fondamentale dal punto di vista economico perché porterebbe nelle casse della squadra qualificata ai quarti un premio da 10,6 milioni di Euro, diventa così uno snodo cruciale per il proseguo della stagione, perché se da un lato il passaggio del turno darebbe una bella spinta dal punto di vista psicologico e motivazionale, dall’altro un’eliminazione rischierebbe di avere l’effetto opposto.

Tottenham che, proprio in virtù del risultato sfavorevole dell’andata, dovrà necessariamente fare la partita dall’inizio, prestando, tuttavia, inevitabilmente il fianco alle ripartenze fulminee di Theo Hernandez e Leao, che dovranno essere bravi ed abili a sfruttare ogni minima occasione per far male alla difesa avversaria ed indirizzare da subito l’esito della qualificazione; dal canto suo il Diavolo non dovrà commettere l’errore di gestire il vantaggio – come ricordato dal proprio allenatore nel corso della conferenza stampa della vigilia -, poiché la qualità dei singoli degli Spurs alla lunga finirebbe per fare la differenza e punire severamente la compagine rossonera.

Antonio Conte, oltre alle assenze degli infortunati Lloris, Bentancur, Bissouma e Sessegnon, dovrà fare a meno dello squalificato Dier. In porta quindi come all’andata ci sarà Foster, in difesa spazio alla linea a tre formata da Romero, Lenglet e Davies; in mezzo al campo spazio a Skipp con Hojbjerg mentre sugli esterni confermati Emerson Royal e l’ex Inter Perisic; solito tridente composto da Kane-Son-Kulusevski, con Richarlison pronto a subentrare dalla panchina.

Sponda Milan: sarà regolarmente della partita Olivier Giroud (smaltita la febbre), supportato da Rafael Leao insieme a Brahim Diaz, anche lui recuperato dal piccolo fastidio che gli ha impedito di scendere in campo a Firenze; sulla destra Junior Messias ha vinto il ballottaggio con Saelemaekers mentre a sinistra confermatissimo Theo Hernandez, che pare pienamente recuperato da un punto di vista fisico e mentale, dopo le scorie post Mondiale; a centrocampo Tonali e Krunic, quest’ultimo assente per squalifica a Firenze, che prenderà il posto di Bennacer; in porta Maignan, che torna a giocare un match di Champions League dopo l’infortunio, e solita difesa a tre con Kalulu, Thiam e Tomori. 

Il direttore di gara, il francese Turpin, fischia il calcio d’inizio e, contrariamente a quello che si poteva immaginare alla vigilia, il Tottenham nelle prime battute non pressa molto alto, con Son che va a ricoprire il ruolo di centrocampista aggiunto; Milan che in fase di costruzione utilizza spesso Maignan come difensore aggiunto e di sovente l’avvio dell’azione passa per i piedi dell’estremo difensore francese; in fase di non possesso, invece, Leao si appaia a Giroud in posizione di seconda punta mentre Brahim Diaz scala sulla linea dei difendenti, pronto a farsi dare palla dopo la riconquista della sfera e ad imbeccare il portoghese in campo aperto.

Pioli nelle prime battute non è contento della posizione di Krunic, a suo dire troppo arretrata e lo incita ad avanzare il proprio raggio d’azione; l’allenatore degli Spurs, invece, ce l’ha con Perisic, che viene invitato ad essere meno  frenetico ed a giocare con maggiore calma.

All’11’ Il Milan rischia in contropiede: brutta palla persa ai limiti dell’area di rigore avversaria proprio dal centrocampista bosniaco, l’azione degli Spurs si sviluppa sulla destra e viene conclusa da Emerson Royal con un tiro deviato da un difensore rossonero e controllato agevolmente da Maignan.

Due minuti più tardi bella azione del Milan in verticale, con Brahim Diaz che serve sulla corsa Theo Hernandez che, tuttavia, manca la rifinitura per servire Giroud solo in area di rigore; si rammaricano i due transalpini per un’azione che avrebbe meritato ben altro epilogo.

Al 16’ fallaccio di Romero su Leao ai limiti dell’area di rigore (giallo per il difensore argentino); sugli sviluppi del calcio di punizione, battuto in maniera piuttosto farraginosa dalla squadra di Pioli, Tonali trova il modo di servire Messias all’altezza del vertice basso dell’area di rigore, Davies manca l’anticipo e l’esterno brasiliano calcia di destro con la palla che finisce di poco fuori.

Altro giallo per un difensore della squadra londinese: questa volta è Lenglet che rifila una gomitata a Giroud su contrasto aereo; è solo il 20’ ed il Tottenham ha già due terzi del pacchetto arretrato finiti sul taccuino del direttore di gara, circostanza che non potrà che finire per condizionare l’atteggiamento dei due centrali degli Spurs sanzionati.

Non succede molto nella fase finale del primo tempo: da annotare solo un tiro alle stelle di Messias al 29’ e una deviazione di Maignan in calcio d’angolo sul tiro di Kane “sporcato” da Tomori; sugli sviluppi Kulusevski crossa sul secondo palo ma il pallone esce direttamente oltre la linea di  fondo.

Inizia il secondo tempo e da subito la squadra di casa si fa più intraprendente ed inizia a pressare molto alta, impedendo al Milan di costruire dal basso con serenità ed obbligando i  rossoneri al lancio lungo, sempre facile preda dei difensori inglesi.

Ma il rischio che gli inglesi incorrono è che, saltata la prima linea di pressing, il Milan si può trovare in situazione di campo aperto in superiorità numerica.

Ed è esattamente quello che accade al 50’ quando il Milan ha la più nitida delle palle gol: combinazione Diaz-Messias, l’esterno brasiliano restituisce palla al n. 10 spagnolo che, complice un fortunoso rimpallo con un difensore, si trova a tu per tu con Foster ma calcia il pallone addosso all’estremo difensore  del Tottenham; l’azione, tuttavia, non è conclusa e dopo una serie di batti e ribatti, la palla finisce ai limiti dell’area di rigore dove prima Theo Hernandez e poi Leao cercano la soluzione dalla distanza, ma l’ultimo tiro dell’esterno portoghese accarezza il palo alla sinistra di Forster.

Primo cambio forzato dopo 5’ dall’inizio della seconda frazione di gioco: infortunio alla coscia per Messias che viene rimpiazzato da Saelemaekers; qualche minuto dopo cambio anche per Conte con Pedro Porro che sostituisce Perisic.

Tra il 65’ ed il 66’ due ottime occasioni, una per parte: prima serpentina prolungata in area di rigore da parte di Hojberg che riesce a liberarsi per il tiro da posizione defilata ma Maignan è attento e devia agevolmente sopra la traversa; sul ribaltamento di fronte combinazione Theo Hernandez-Leao sulla sinistra, palla crossata al centro per Diaz che perde l’attimo per il tiro ma riesce a recapitare il pallone a Giroud che conclude trovando Forster attento sul primo palo.

Al 69’ seconda sostituzione per gli Spurs: fuori Emerson Royal dentro Richarlison, autore di una prestazione incolore, che verrà ricordata più per le continue cadute e le veementi proteste nei confronti dell’arbitro Turpin che per le azioni di gioco dell’attaccante carioca.

Al 70’ altra grande occasione per il Milan in contropiede, con Leao imbeccato con un lancio lungo in profondità ma, complice una serie di controlli non perfetti e il disturbo di Romero, calcia il pallone alle stelle a ridosso dell’area di rigore; proprio il difensore argentino del Tottenham pochi minuti più tardi verrà espulso (doppio giallo) per un intervento in ritardo su Theo Hernandez.

Serie di sostituzioni a dieci minuti dalla conclusione della partita: fuori Brahim Diaz e Giroud, dentro Bennacer e Origi per il Milan; Sanchez prende il posto di Kulusevski negli Spurs.

Ma è nei 6’ di recupero concessi dal direttore di gara che si concentrano le più intense palpitazioni della gara di ritorno; al 92’ su una punizione battuta ad una decina di metri dall’area di rigore del Milan per fallo di Thiaw (giallo per il difensore tedesco) su Hobjerg, colpo di testa di Kane da distanza ravvicinata con Maignan che devia a lato un pallone insidioso a causa del terreno di gioco bagnato; sul ribaltamento di fronte, clamoroso palo di Origi dopo un’azione condotta magistralmente da Theo Hernandez sulla destra e conclusa dall’attaccante belga.

E’ tuttavia questa l’ultima reale emozione della partita che farà registrare per la cronaca la sostituzione di Leao con Rebic e l’ammonizione di Skipp al 95’.

Il Milan fa fuori il Tottenham scrivendo  il proprio nome tra le prime otto d’Europa.

Passaggio del turno meritato sulle due gare (dopo il successo a San Siro), ed anche la prestazione di stasera ha messo in mostra un Milan organizzato  e con le idee chiare che nei 180’ non ha praticamente mai rischiato, eccezion fatta per il colpo di testa di Kane al 92’ della gara di ritorno.

E così il Diavolo ritorna ai quarti di finale di Champions League dopo 11 anni!

BIO: Alessandro Corbetta, 30 maggio 1979, 43 anni, avvocato e procuratore sportivo.
Laureato in Giurisprudenza nel 2003 presso la Facoltà di Bologna.
Dal 2004 frequenta vari Master in Diritto dello Sport organizzati da Media Campus, VerdeSport ed ELSA (European Law Students’Association).
Consegue nel 2006 l’abilitazione all’esercizio della pratica forense.
Dal 2007 svolge l’attività di Avvocato maturando importanti esperienze nell‘ambito del Diritto Sportivo e della Contrattualistica.
Nel 2010 frequenta a Milano un Master di Sport Business organizzato da S.D.A. Bocconi Milano.Nel 2017, fonda insieme a Nicolò Mattia Pagotto Italian Sport Conuslting.
Esperto nella gestione della parte contrattuale, in ISC è responsabile dell’Area Management per il supporto ai clienti in tutti gli aspetti strategici e gestionali della loro carriera.
E’ inoltre a capo dell’Area Amministrativa.
 

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