MILAN – SALERNITANA 1-1: PASSO FALSO DEI ROSSONERI.

Ultima sfida valida per la 26° giornata di Serie A, scendono in campo Milan e Salernitana.

San Siro gremito per la sfida di ritorno contro i campani, a soli due mesi dalla sfida dell’ andata a Salerno.

All’Arechi, l’allenatore dei campani era Davide Nicola. Oggi sulla panchina dei granata siede l’ex Fiorentina Paulo Sousa.

Entrambe le compagini scendono in campo con l’1-3-4-2-1.

Milan: Maignan; Kalulu, Thiaw, Tomori; Saelemakers, Krunic, Bennacer, Theo; Diaz, Leao; Giroud.

Salernitana: Ochoa; Daniliuc, Gyomner, Pirola; Mazzocchi, Bohinen, Coulibaly, Bradaric; Kastanos, Candreva; Dia.

Prima del match va in scena il doveroso ricordo ad Italo Galbiati, storico vice allenatore rossonero venuto a mancare settimana scorsa: a lui è dedicato il minuto di silenzio prima del fischio d’inizio.

Il Milan scende in campo con l’obiettivo di agganciare il secondo posto e gettare le basi per una buona stabilità in zona Champions. La Salernitana, invece, cerca punti indispensabili in vista della lotta salvezza.

Le prime fasi del match sono costituite da alta intensità e molto pressing: alta la concentrazione dei due schieramenti. I primi pericoli passano dalle incursioni di Leao per i rossoneri e da Mazzocchi per i granata.

Il primo spunto interessante arriva al 12’ quando Diaz, controllando palla al limite dell’area, riesce a conquistare un ottimo calcio di punizione. Tentativo non concretizzato da Bennacer: palla che si infrange sulla barriera.

Dieci minuti più tardi, Leao, dopo un’azione rocambolesca, conclude di poco a lato. È il Milan a fare la partita: Giroud, su una pennellata di Bennacer dalla bandierina, tenta la rovesciata: palla di poco alta. Sarebbe stato un gol straordinario, ottima la coordinazione del francese.

Arriva al 32’ la prima occasione nitida dei campani: Kastanos spreca davanti Maignan dopo una brutta palla persa a causa di un retropassaggio di Bennacer dosato male.

Dieci minuti più tardi è ancora la Salernitana a sfiorare il vantaggio: Dia, lanciato in campo aperto da un errore di Thiaw, non riesce a superare Maignan nell’1 contro 1: Mike interviene sul pallone in scivolata come un difensore di ruolo. Brivido per la difesa rossonera.

All’ultima azione del primo tempo il Milan conquista un preziosissimo angolo. Bennacer crossa alla perfezione verso la testa di Giroud, il quale è bravo a liberarsi dalla marcatura e a depositare di testa il pallone alle spalle di Ochoa. È 1-0!

Gol di Olivier Giroud ma il giocatore andato più volte al tiro nella prima frazione è Leao: un giocatore dalle qualità straripanti che, purtroppo, si perde troppo spesso in fase realizzativa.

Il Milan domina sul piano del gioco, opta per un possesso più ragionato (a tratti sterile) e Salernitana più arrembante, tenace, sempre pronta a ripartire e a sfruttare gli spazi liberi.

Secondo tempo

Il secondo tempo comincia sulle orme del primo, con il Milan ancora pericoloso sull’asse Bennacer – Leao. Particolarmente ispirato l’algerino, andato diverse volte alla conclusione in questo match e autore di diversi passaggi chiave.

Dopo una decina di minuti, Giroud viene ammonito per una vistosa trattenuta: il francese era diffidato e salterà la trasferta di Udine.

Al 56’ Paulo Sousa dà spazio all’ex Piatek, facendolo subentrare al posto di Kastanos. A cinque minuti dall’ingresso del polacco, la Salernitana trova il gol. Palla allargata verso Bradaric; il croato mette in mezzo e Dia, in totale solitudine, trafigge Maignan sul primo palo. 1-1.

Da sottolineare sia l’ottimo inserimento del reparto offensivo granata che l’errore in copertura dei centrali rossoneri. Thiaw non scala la marcatura finendo per perdere l’uomo, complice anche la colpevole assenza di Tomori in fase di ripiego.

Dopo il gol subito, Pioli ricorre ad un triplo cambio: fuori Diaz, Giroud e Leao; dentro De Ketelaere, Ibrahimovic e Origi.

Al 70’ un’incursione di Bennacer con conseguente atterramento in area di rigore induce l’arbitro ad indicare il tiro dal dischetto in favore del Milan. Il VAR, vigile, annulla tutto rivalutando: scarsa l’intensità del contatto.

Poco dopo, Origi va vicinissimo al gol: gioia strozzata dall’intervento in extremis di Ochoa.

Al 77’ si rivede Florenzi: prende il posto di Saelemaekers sulla fascia destra. Il laterale romano porta freschezza e dinamismo alla manovra: dopo il lungo stop, sono minuti importanti per ritrovare la condizione.

Squillo dell’ex a dieci dal termine: Piatek vicino al gol. Destro potente da fuori area che insidia Maignan: conclusione poco angolata per impensierire l’estremo difensore. 

All’87’ succede di tutto: Ochoa smanaccia un cross velenoso di Theo, favorendo però Florenzi il quale, in volo, calcia goffamente. Il tiro viene respinto sulla linea dalla difesa granata. La sfortuna ha voluto che la respinta si arrestasse proprio sul braccio di Kalulu, che si trovava disteso sulla linea a seguito di un contrasto aereo. Ochoa la recupera prontamente.

La partita termina così, 1-1, nonostante il forcing finale degli uomini di Pioli. Sul finale si becca un giallo Fikayo Tomori per un gesto di stizza procurato da un fischio “generoso” dell’arbitro a favore della compagine campana. A livello arbitrale, dubbio anche un contatto, non ravvisato da La Penna, ai danni di Theo.

Molte le proteste in campo e sugli spalti per la gestione dell’incontro.

Milan poco cinico sotto porta, lo testimoniano i 24 tiri effettuati. Serve più precisione. Dopo le prime uscite impeccabili di Thiaw, con la Salernitana arrivano le prime sbavature del centrale tedesco.

Il migliore in campo non può che essere Guillermo Ochoa: innumerevoli e decisive le parate del messicano.

Il portiere della Salernitana ha replicato la splendida performance messa in scena due mesi fa, quando all’Arechi passò il Milan 1-2.

Nelle file rossonere il migliore è Bennacer­: tante le iniziative dell’algerino, conclusioni pericolose, passaggi chiave e l’assist per Giroud.

Per la squadra di Pioli passo falso casalingo dopo il passaggio del turno di Champions, un’occasione sprecata per l’aggancio ai cugini nerazzurri.

E mancata lucidità nei momenti decisivi ma i rosssoneri rimangono in piena lotta per un posto in Champions. Certo sarà importante evitare altri passi falsi.

Appuntamento sabato 18 ad Udine.

Forza Milan!

BIO: Luca Lazzaro è nato e vive a Catania, siciliano classe 1998. Diplomatosi al Liceo Linguistico, prosegue gli studi all’Università di Catania divenendo Dottore in Scienze e Lingue per la comunicazione. Tra le sue passioni, oltre il mondo del pallone, troviamo le moto. Il mondo del giornalismo lo affascina: è per tale ragione che ama scrivere e raccontare storie. Da qui nascono le collaborazioni con Talent Scout e Voci di Città, due realtà differenti che, in sinergia, lo hanno formato professionalmente. L’ambizione più grande? Fare della sua passione un lavoro a tempo pieno

3 risposte

  1. Non riesco ancora a capire ,a parte il Napoli ,come mai una squadra dopo aver fatto una grande prestazione ,quella dopo la fallisce. La continuità e un gran difetto di molte squadre purtroppo. Ieri sera me lo sentivo che non sarebbe stata una passeggiata. In questo sport la testa è tutto. Bisogna migliorare molto in questo. Il grande Pellegatti dice sempre ” la superbia va a cavallo e torna sempre a piedi ” E noi forse pecchiamo di umiltà. Spero di no ma da fuori la vedo così .

  2. UN VERO PECCATO.ABBIAMO PRESO IL GOAL DEL PAREGGIO IN CONTROPIEDE COMUNQUE ANDIAMO AVANTI PER RAGGIUNGERE IL SECONDO POSTO

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