Il Milan torna di domenica, a San Siro, dopo due mesi. L’avversario, da non sottovalutare, è il Lecce di Baroni. All’andata i rossoneri pagarono caro l’approccio poco brillante, andando sotto di due reti nella prima mezz’ora (match poi rimontato e terminato per 2-2).
Prima dell’avvio di gara il Milan si ritrova in sesta posizione alle spalle dell’Inter; complice anche la depenalizzazione inflitta alla Juventus con conseguente resa dei punti sottratti.
È ormai certo che un aereo partirà da Milano a Istanbul, la domanda è: chi saranno i passeggeri? Questo quesito ci terrà col fiato sospeso fino al 16 maggio. Nell’attesa, è indispensabile non sottovalutare le partite di campionato: l’accesso alla prossima Champions League non è affatto scontato.
Il Lecce, dal canto suo, ci tiene a fare una bella figura ed ottenere punti importanti in chiave salvezza. Pioli perde Giroud (al suo posto gioca Rebic) e Pobega per infortunio e dà un turno di riposo a Kjaer e Bennacer, perlomeno nell’undici iniziale (poi subentrati nella ripresa). Kalulu sostituisce lo squalificato Calabria.
Lo stadio rasenta il sold-out, la tensione è palpabile. Non è più concesso alcun passo falso se l’ambizione è rientrare tra le grandi d’Europa.
LE EMOZIONI DEL MATCH:
Il match parte subito in quarta, ritmi alti e approccio aggressivo del Diavolo. Dopo neanche un quarto d’ora sorgono le prime contestazioni. Penalty in favore dei rossoneri in virtù dello scontro Theo – Baschirotto, ma Chiffi lo revoca dopo aver rivisto le immagini al VAR.
Un brivido percorre le schiene dei tifosi rossoneri quando Banda, di testa, a due metri dalla porta spalancata, colpisce il palo. Ma il Milan non si lascia influenzare dall’episodio e ricostruisce maturamente, sino a raggiungere il vantaggio. L’1-0 arriva ad una manciata di minuti dallo scadere del primo tempo; sugli sviluppi di un corner Tonali pennella per Leao che svetta e insacca di testa. Boato di San Siro!
Nel secondo tempo il Lecce è costretto a scoprirsi, ad alzare la pressione e proiettarsi nella metà campo milanista con più uomini. Questa condizione favorisce l’organico di Pioli, che gioisce nel poter sfruttare l’arma di casa: la ripartenza.
Si scaldano gli animi per una serie di irregolarità non sanzionate da Chiffi, ma è ancora Leao a mettere il punto esclamativo sulla partita. Il più vispo di tutti il portoghese, nonostante sprechi qualche occasione di troppo. Al 74’ è proprio lui a raddoppiare dopo una galoppata sui generis, alla Leao per intenderci. Corsa palla al piede, finte di corpo e sinistro ad incrociare: è 2-0. La palla passa sotto le gambe di Baschirotto per poi entrare baciando il palo alla sinistra di Falcone.
La partita si incanala sui binari giusti: il Milan gestisce. Il palleggio prolungato addormenta il match: ciò fa razionalizzare la vittoria ai tifosi ancor prima del fischio finale.
L’arbitro fischia, il popolo di San Siro esulta: agganciata (virtualmente) la Roma al quarto posto. I festeggiamenti però non sono prolungati: la testa è già a sabato, proprio a Roma, per lo scontro diretto. Fase calda della stagione. Forza Milan!
Luca Lazzaro è nato e vive a Catania, siciliano classe 1998. Diplomatosi al Liceo Linguistico, prosegue gli studi all’Università di Catania divenendo Dottore in Scienze e Lingue per la comunicazione. Tra le sue passioni, oltre il mondo del pallone, troviamo le moto. Il mondo del giornalismo lo affascina: è per tale ragione che ama scrivere e raccontare storie. Da qui nascono le collaborazioni con Talent Scout e Voci di Città, due realtà differenti che, in sinergia, lo hanno formato professionalmente. L’ambizione più grande? Fare della sua passione un lavoro a tempo pieno.