Si avvicina il calcio d’inizio della Serie A 2023/2024, un’annata che pare avere tutti i presupposti per essere imprevedibile.
Il calcio arabo e la Premier League hanno fatto razzia di alcuni top player nostrani, ma le società d’alta classifica hanno saputo ricostruirsi con acquisti mirati, chi più chi meno.
In particolar modo, la compagine regina del mercato italiano è quella del nostro Milan. Scacchiere rossonero pieno di novità, nuovi volti e legittime incognite. Mancano gli ultimi dettagli per completare la rosa, probabilmente una punta ed un centrale difensivo e il pacchetto dovrebbe potersi dichiarare completo. Tante le entrate, tante le uscite e ancora oltre 10 giorni di mercato da vivere.
I nuovi acquisti, ad oggi, sono: Chukwueze, Pulisic, Romero, Okafor, Musah, Reijnders, Loftus Cheek e Sportiello per la prima squadra.
Messa in archivio la dolorosa cessione di Sandro Tonali che ha permesso di incassare un’ingente somma, prontamente reinvestita sul mercato, numerosi sono stati, in realtà, i giocatori che hanno salutato Milanello.
Ecco le altre partenze: De Ketelaere, Messias, Rebic, Gabbia, Tatarusanu, Maldini, Nasti, Brescianini e Jungdal.
Mancano anche Brahim Diaz, Vranckx, Dest e Bakayoko all’appello. Questi ultimi a fine prestito, con solo il primo ad aver convinto in maglia rossonera e conseguentemente rincasato a Madrid sponda Real.
Come prevedibile, con il ritiro di Ibra, il ritorno al Real di Diaz e la stagione negativa di CDK e Rebic, si è intervenuti sul mercato dando grande priorità a giocatori del reparto offensivo.
Nonostante la perdita di Tonali, è proprio il centrocampo il reparto più completo in termini quantitativi e qualitativi, in particolare Reijnders, che ha tutte le carte in regola per diventare leader.
Gli arrivi di Chukwueze e Pulisic, invece, consentono di riequilibrare il fronte d’attacco troppo spesso propenso a prediligere la corsia di sinistra con Hernandez e Leao.
Occhio di riguardo verso Colombo che, rientrato dal prestito al Lecce, si sta giocando la possibilità di rimanere nel novero delle prime punte nonostante non abbia propriamente le caratteristiche di vice Giroud. Il Milan e Lorenzo potrebbero anche cedere alle pressanti richieste del Monza, che vorrebbe averlo in prestito.
Sarà, inoltre, la prima stagione senza un leader come Ibrahimovic che, per quanto poco possa aver contribuito sul campo nell’ultima annata, ha i meriti di aver fatto maturare mentalmente tanti giovani presenti in rosa. La sua assenza potrebbe, dall’altra parte, consentire ad altri di fare un passo avanti in termini di personalità, di assunzione di responsabilità.
Altri acquisti di prospettiva saranno invece aggregati alla Primavera di Ignazio Abate: Jiménez, terzino classe ’05 scuola Real, arrivato in prestito con diritto di riscatto e controriscatto; Raveyre, anch’egli ’05, portiere arrivato a parametro zero dal Saint Etienne; e infine Skoczylas, trequartista polacco classe ’06.
Per Mister Pioli non sarà facile ottenere subito il meglio da tutti i nuovi componenti. Il banco di prova costituito dai diversi big match delle prime 10 giornate è sicuramente un grande scoglio, ma può avere i suoi lati positivi.
Nel precampionato si è visto un Milan molto offensivo, intento a dominare il gioco, nonostante aleggi lo spettro di alcune amnesie difensive che andranno eliminate: disattenzioni che in campionato – alla lunga – si pagano a caro prezzo. Si punta, chiaramente, in alto, ma un’annata di transizione finendo tra le prime 4 potrebbe anche essere un compromesso per un progetto vincente a lungo termine.
Come accennato in apertura, l’imprevedibilità di questo campionato lascia molto spazio ai più disparati pronostici: un’Inter piuttosto rivoluzionata ha dichiarato di puntare al tricolore; la Lazio, più solida nonostante l’addio del gigante serbo Milinkovic Savic, avrà un bel da fare tra Serie A e Champions. Nonostante ciò, il Napoli campione in carica, resta favorito malgrado gli addii di Spalletti e Kim.
Da non sottovalutare la Juventus, priva di competizioni europee, la quale concentrerà le sue energie unicamente sul campionato. E poi la Roma di Mourinho che, un po’ come il Milan, dovrà trovare il giusto equilibrio prima di poter dire pienamente la sua. Infine l’Atalanta: con Mister Gasp garante di efficacia, sembra poter ripetere le ultime stagioni affacciandosi ai piani alti della classifica.
Attendiamoci l’outsider di turno. Fiducia alla Fiorentina di Italiano per la sua proposta di gioco offensiva; il Monza di Palladino, chiamato a ripetere la straordinaria stagione passata e il Toro di Juric, squadra a cui sono legato perché papà ne era tifoso.
Certamente avremo qualche indicazione in più dopo la terza giornata, alla prima sosta.
Le lancette segnano lo scorrere inesorabile del tempo, manca sempre meno, il fiato è sospeso. Sta per iniziare l’ennesima stagione che ci vedrà, speriamo, gremire gli spalti e, certamente, incollati ad ogni genere di schermo…
Luca Lazzaro e Filippo Galli
BIO: Luca Lazzaro è nato e vive a Catania, siciliano classe 1998. Diplomatosi al Liceo Linguistico, prosegue gli studi all’Università di Catania divenendo Dottore in Scienze e Lingue per la comunicazione. Tra le sue passioni, oltre il mondo del pallone, troviamo le moto. Il mondo del giornalismo lo affascina: è per tale ragione che ama scrivere e raccontare storie. Da qui nascono le collaborazioni con Talent Scout e Voci di Città, due realtà differenti che, in sinergia, lo hanno formato professionalmente. L’ambizione più grande? Fare della sua passione un lavoro a tempo pieno.
Una risposta
Buongiorno. Ottima disamina su tutto e condivido in pieno . Sul nostro Milan , l’augurio mio sui nuovi e che sappiano reggere la pressione di San Siro ,stadio molto esigente che mette pressione e al primo mugugno sappiamo reagire bene . Ritengo la squadra di quest’anno più forte dell’anno scorso. E Pioli non potrà più sbagliare secondo me. Comunque ripeto , ottimo articolo Luca. Un caro saluto.