JAVI GUERRA, UN CENTROCAMPISTA PER IL FUTURO.

“Non tutti i mali vengono per nuocere” è un proverbio italiano molto comune; significa che da eventi negativi possono scaturire alcuni vantaggi. Questa frase può essere tranquillamente utilizzata per descrivere l’immediato approdo nel calcio dei grandi da parte di Javier Guerra Moreno, per tutti Javi, centrocampista spagnolo del Valencia di soli 20 anni.

Durante la stagione 2022-2023 infatti, lo storico club “Blanquinegres” si è trovato a dover affrontare una profonda crisi societaria ed economica col fantasma di una clamorosa retrocessione in Segunda Division. Per cercare di risollevare questa delicata situazione è stato chiamato in panchina a campionato in corso l’ex leggenda del club Ruben Baraja che, tra necessità e coraggio, ha scelto di affidarsi a tantissimi calciatori provenienti dalle giovanili del club, tra cui proprio Javi Guerra.

È pur vero che quello dei “Murcielagos”, oltre ad essere uno dei club più prestigiosi del calcio spagnolo, è conosciuto anche per l’aver lanciato e sviluppato alcuni dei talenti più brillanti del mondo del calcio come David Silva, Isco o Ferran Torres; ma questo ragazzo nato il 13 maggio 2003 ha saputo sfruttare alla grande questa enorme ed improvvisa opportunità che forse non avrebbe avuto senza le varie problematiche del club.

Al termine del campionato Javi si è rivelato come uno dei migliori giocatori della squadra grazie ad eccellenti prestazioni che lo hanno reso, nel giro di poche partite dal suo esordio in Liga, una vera e propria pedina fondamentale nello scacchiere dell’allenatore.

CARATTERISTICHE TECNICHE E STILE DI GIOCO

Considerato come il più completo tra i centrocampisti della nuova generazione spagnola sin dagli anni trascorsi nel “Valencia Mestalla” (la squadra B del club valenciano), Javi Guerra è un calciatore moderno e versatile in grado di ricoprire più ruoli nel settore centrale del campo. Può agire sia da classica mezzala, collegando i reparti, sia come doppio perno davanti alla difesa per risultare determinante in fase di interdizione grazie alla sua grande qualità di lettura del gioco.

Dotato di un’altezza di 187cm e di lunghe leve che usa per scardinare i palloni avversari e che lo aiutano sul lungo, riesce ad usare questo suo atletismo e questa sua fisicità per eccellere in tutte le fasi e le situazioni di gioco.

È un giocatore dalla spiccata personalità nonostante la giovane età, che si distingue sia per l’eccezionale tattica di posizione e sia per la capacità di saper spezzare le linee avversarie grazie ad elevato controllo palla.

Dotato di grande tecnica, visione di gioco e qualità di passaggio, Javi è eccezionale nel saper attaccare gli spazi a disposizione e vanta di una capacità da rifinitore impressionante per un giocatore della sua età.

Eccelle nel recupero palla e nel risalire tutto il campo in conduzione della sfera, superando gli avversari grazie a finte di corpo, contribuendo in maniera elevata all’apporto offensivo della propria squadra.

Inoltre nel suo repertorio possiede un ottimo tiro dalla media e lunga distanza ed una capacità innata di saper utilizzare entrambi i piedi alla stessa maniera.

LA SVOLTA E LA DEFINITIVA CONSACRAZIONE

La sua carriera cambia improvvisamente in un grigio pomeriggio di fine aprile, quando al Mestalla va in scena una sfida cruciale valevole per la permanenza in Liga tra il suo Valencia ed il Real Valladolid.

Sul punteggio fermo sull’1-1 e col cronometro che segna il 90°minuto, l’allenatore Baraja lo lancia nella mischia nei minuti di recupero nel tentativo di cambiare la situazione e quello che accade è tutto ciò che un calciatore sogna sin da bambino.  Javi realizza il suo primo goal tra i professionisti grazie ad un tiro da fuori area di una bellezza unica che, oltre a consegnare la vittoria alla propria squadra, permette al mondo intero di scoprire per la prima volta tutto il suo prodigioso talento.

Dopo aver concluso la sua prima stagione con i grandi con 10 presenze (di cui 6 da titolare) per 602 minuti giocati, in quella attuale è partito a razzo, contribuendo quasi al 44% dei goal del Valencia grazie ad un bottino di 3 reti e 2 assist messi a referto nelle prime 6 giornate di campionato con tanto di titolarità fissa in ogni match disputato.

Essere allenato da uno dei migliori centrocampisti della storia della Liga è stato determinante per la sua crescita. Baraja lo ha aiutato a mantenere i piedi per terra e desideroso di imparare sempre di più, ma la sua capacità innata di esibirsi in maniera costante ed eccellente a questi livelli è stata talmente evidente al tal punto di aver già suscitato l’interesse di vari Top Club come Bayern Monaco, Real Madrid, Juventus e Manchester United.

Il potenziale a disposizione di questo ragazzo è così elevato che anche l’allenatore della Nazionale Spagnola Luis de la Fuente, pare stia pensando al giovane valenciano per il centrocampo della sua “Roja” in vista dei prossimi Europei.

In conclusione, Javi Guerra è un calciatore da tenere d’occhio e la cui carriera sembra proprio destinata a proseguire nell’elitè del calcio europeo.

BIO: Andrea Melisi, nato a Napoli nel 1994.

  • Ex studente universitario, lavoro come artigiano nel laboratorio nautico di famiglia.
  • Da sempre appassionato di calcio a 360 gradi, nel tempo libero adoro guardare ogni sorta di partita.
  • Mi piace scrivere e parlare di ogni aspetto di questo magnifico sport e dei tantissimi giovani talenti che lo praticano”

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