Nell’aria si sente distintamente quell’inconfondibile profumo di Coppa d’Africa e noi appassionati osservatori di giovani promesse, abbiamo individuato il nostro uomo.
Andiamo in Burkina Faso, la “Terra degli uomini integri”, la patria del politico e attivista Thomas Sankara. Il nostro viaggio parte dalla capitale Ouagadougou, casa di Dango Ouattara.
177 centimetri, prevalentemente mancino, importante forza esplosiva nelle gambe, reattivo, veloce. Ouattara ha iniziato la carriera in patria con la maglia del Majestic, prima di intraprendere un periodo di prova con il Lorient in Francia. Due settimane sono bastate per essere aggregato inizialmente tra le fila della seconda squadra degli arancioneri e poco dopo è arrivato anche l’esordio in Ligue1 contro il Saint Etienne.
In Bretagna Ouattara ha griffato 7 gol e 8 assist in 44 presenze, ma non ne farei una semplice questione di statistiche perché a Lorient l’esterno d’attacco classe 2002, ha riempito con la sua personalità sia i cuori dei tifosi che quelli di chi ha lavorato con lui giornalmente. Un insieme di calma ed educazione mista all’imprevedibilità sul rettangolo di gioco e al coraggio nel provare la giocata. Una caratteristica lo identifica più delle altre, una sorta di marchio di fabbrica: partendo quasi sempre da destra, Ouattara tende a puntare il diretto avversario toccando il pallone con l’esterno del piede e allargandolo quel minimo necessario per indurre il difensore, anche a livello posturale, a seguire il tocco. Quello è il momento in cui Dango sterza, rientra e accelera volando via. Oppure, caratteristica rara in un giovane calciatore africano, sa trovare il compagno anche a trenta, quaranta metri sull’altra fascia del campo, perché è dotato di un lancio preciso e poi attacca la profondità per andare eventualmente a concludere in area di rigore. Malgrado l’interesse di vari club europei, alla fine è stato il Bournemouth a credere in lui e ad anticipare i tempi, versando a gennaio 2023 circa ventidue milioni di euro nelle casse del club francese e legandosi al giocatore sino a giugno 2028.
In Inghilterra si gioca un calcio differente nel ritmo e nella concezione, per tale motivo l’ambientamento di un ragazzo così giovane può incappare in momenti d’ombra.
Nella stagione in corso i numeri sono poco brillanti anche a causa di un minutaggio ridotto rispetto agli esordi con la maglia rossonera. Con undici presenze senza gol e assist e con una media di meno di 30 minuti giocati a partita, è abbastanza evidente che al momento il tecnico spagnolo Andoni Iraola preferisca altri interpreti per il suo calcio. A livello di attenzione e presenza continua durante la partita bisogna migliorare e il percorso di crescita è bene che passi anche da periodi un po’ più complessi, ma il tecnico spagnolo non sembra proprio disdegnare il ragazzo burkinabe, anzi. L’ex allenatore del Rayo Vallecano ha chiesto a Ouattara di lavorare sulla fase difensiva e i miglioramenti in fase di ripiegamento sono evidenti, tanto che nella recente partita vinta a Nottingham contro il Forest, Ouattara ha giocato da titolare partendo da esterno basso e risultando tra i migliori. C’è fiducia nelle sue doti e durante la lunga e logorante stagione di Premier League le qualità di Ouattara torneranno utili alle “Cherries”.
Nel frattempo, come abbiamo anticipato, c’è una Coppa d’Africa da giocare e da vivere da protagonista con la maglia di quella che reputo una delle nazionali più interessanti tra le “outsiders”. Già, perché il Burkina Faso nelle ultime cinque partecipazioni ha ottenuto un secondo posto nel 2013, un terzo posto nel 2017 e un quarto posto nel 2021, edizione a cui Ouattara ha partecipato giocando 3 partite, mettendo a referto un gol e un assist. Anche per l’edizione 2024 gli “Stalloni” partono a fari spenti ma con un gruppo consapevole di poter confermare il podio. Il Burkina Faso si presenterà in Costa d’Avorio con una rosa formata da giovani che stanno facendo bene nei rispettivi club e Dango sarà certamente una delle colonne della squadra. D’altronde il rapporto con la nazionale è sempre stato positivo e stavolta si che ci affidiamo alle statistiche. Dopo diciotto presenze sono 7 le marcature accompagnate da due assist, più la palma di miglior marcatore della squadra durante le qualificazioni alla rassegna continentale con 4 gol in sei incontri.
Dango Ouattara ha le carte in regola per vivere una carriera raggiante, forse la migliore della storia per un calciatore burkinabe. L’undici febbraio compirà ventidue anni, quindi è giunto il momento di dare una sterzata decisiva – una delle sue – alla propria stagione.
Attenzione però, perché come detto c’è la Coppa d’Africa e la finale si giocherà proprio il prossimo undici di febbraio. Io un’idea sul regalo che Ouattara vorrebbe farsi me la sono fatta, voi?
BIO: Giancarlo Libero Falletta: sono nato a Palermo nel 1986 e vivo momentaneamente in provincia di Milano con mia moglie Maria Concetta e mio figlio Tommaso.
- Sono laureato in antropologia e beni culturali, scrivo per “Sottoporta – Il Calcio Internazionale” e per “Calcio da dietro”. Racconto il calcio greco su “Il Calcio Ellenico”.
- Sono appassionato di storia, di uomini e di calcio, tre cose che camminano spesso insieme.
- Mi piace il calcio da ogni punto di vista e da ogni angolo del nostro pianeta, per cui amo studiarlo e adoro scriverne.