Il Milan di Pioli ospita il Napoli di Mazzarri per la ventiquattresima giornata di Serie A. Da un lato i rossoneri, prossimi al debutto stagionale in Europa League, dall’altra i partenopei campioni d’Italia, che devono riprendere necessariamente quota dopo una prima metà di stagione deludente.
Il primato è saldo in mano ai cugini nerazzurri, che non sembrano intenzionati a concedere un centimetro agli inseguitori. Sembra, invece, molto più alla portata il secondo posto della Juventus, distante solo quattro punti.
Qualificazione in Champions e andare in finale, possibilmente vincendola, di Europa League sono gli obiettivi stagionali di quest’anno. Questo scontro casalingo col Napoli potrebbe portare il giusto morale per affrontare i prossimi impegni.
Le formazioni ufficiali:
Milan (1-4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kjaer, Gabbia, Hernandez; Bennacer, Adli; Pulisic, Loftus-Cheek, Leao; Giroud.
Napoli (1-3-5-1-1): Gollini; Ostigard, Rrahmani, Juan Jesus; Di Lorenzo, Anguissa, Lobotka, Zielinski, Mazzocchi; Kvaratskhelia; Simeone.
L’arbitro è Daniele Doveri della sezione di Roma 1.
Primo tempo:
Curiosità: il Milan si presenta con il quarto kit stagionale total black.
Le squadre si studiano, il Napoli sorprende perchè prova a fare la partita, i rossoneri provano a ripartire senza però la necessaria precisione. Dalla destra tenta lo sfondamento il tandem Calabria – Pulisic, senza però mai rendersi pericoloso.
La prima vera occasione del match arriva sui piedi di Simeone. Kvara al 10’ sguscia dalla destra e mette in mezzo un pallone delizioso per l’argentino: la conclusione del Cholito si spegne di poco a lato.
Partita rude, Doveri fischia poco e lascia correre: la lotta in mezzo al campo è serrata.
Al 25’ arriva l’1-0. Theo appoggia il pallone verso Giroud e si inserisce. Il numero 9 cerca largo Leao; il portoghese, leggendo il movimento in profondità di Theo, chiude il triangolo. Controllo in corsa del terzino e tiro sul primo palo: è gol. Azione tanto semplice quanto magistrale. Una meraviglia per gli occhi, forse propiziata dal posizionamento non perfetto di Gollini.
Tre minuti dopo, Leao prova a giro da fuori area e Gollini si riscatta volando sulla traiettoria, non senza difficoltà. Più confidenza e sicurezza per i rossoneri dopo il gol.
Al 37’ esce Calabria per infortunio, sembra per un problema all’adduttore. Al suo posto Florenzi. Sul finale del primo tempo spinge ancora il Napoli alla ricerca del gol del pareggio. Kvara fa ammattire la retroguardia rossonera ma si va al riposo sull’1-0.
Secondo tempo:
Nella ripresa Mazzarri prova a invertire la rotta: dentro Politano fuori Ostigard, passando a quattro dietro. Ma è il Milan a fare la partita: prima con Florenzi e poi con Giroud, che non trova il tap-in sotto porta.
Al 50’ Loftus-Cheek cade in area di rigore dopo uno scontro con Rrahmani. Doveri lascia proseguire valutando lieve l’entità del contatto. Episodio molto dubbio. L’arrembaggio del Milan continua e la partita diventa frenetica. Prima Bennacer e poi Leao: entrambi sfiorano il colpo del 2-0, mancando di precisione in fase realizzativa.
Intorno all’ora di gioco Bennacer commette un errore che sarebbe potuto costare caro ai rossoneri. L’algerino regala palla a Simeone, che in campo aperto si porta davanti a Maignan, il Cholito sente l’arrivo di Kjaer, affretta la conclusione e, per fortuna dei rossoneri, calcia a lato. Questa sarà anche l’ultima occasione per Simeone, che lascia il campo a Raspadori.
Le squadre si allungano e aumentano le ripartenze. Infatti, da un malinteso tra Giroud e Leao a ridosso dell’area di rigore partenopea, nasce la cavalcata di Kvara, che viene fermato in extremis da un perfetto Florenzi. Negli azzurri il più pericoloso è Politano, che dopo appena un quarto d’ora dal suo ingresso, diventa il calciatore con più tiri effettuati.
Al 65’ Pioli cerca di dare freschezza alla squadra, sostituendo Kjaer e un acciaccato Bennacer con Simic e Musah. Il Milan si schiaccia ma riesce a resistere, grazie a un’ottima prova di Gabbia e – in generale – di tutto il reparto difensivo.
Leao spreca tante occasioni in contropiede. La poca lucidità negli ultimi metri indispettisce il pubblico.
A dieci minuti dal termine Pioli cambia ancora le carte in tavola: fuori Pulisic e Giroud per Jimenez e Jovic. Una scelta conservativa, per stare a cinque dietro, con Simic, Gabbia e Theo centrali mentre Florenzi e Jimenez sono gli esterni, il primo a destra ed il secondo a sinistra. La copertura funziona, nonostante i pericoli creati da Anguissa e Lindstrom.
Tra l’89’ e il 90’ qualche apprensione per i tifosi rossoneri: prima Simic sfiora l’autogol colpendo involontariamente il palo all destra di Maigan, poi, sulla respinta,l’estremo difensore rossonero devia in corner. Sugli sviluppi del calcio d’angolo concesso, i partenopei reclamano un rigore che tuttavia non viene assegnato dopo un check del VAR.
I rossoneri tengono palla nel recupero. Theo concede una punizione ai napoletani per un fallo su Politano lanciato in avanti, sulla fascia destra partenopea. Doveri gli mostra il cartellino giallo. Maignan, nonostante il sovraffollamento dell’area, esce coi pugni e allontana la sfera. Doveri fischia la fine: il Milan vince di misura.
Sontuosa la partita di Theo Hernandez che, oltre al gol vittoria, si rende protagonista di una prestazione monstre tanto in copertura quanto in accelerazione. Onnipresente in campo e in uno splendido stato di forma. È lui l’uomo partita di questo Milan – Napoli.
Sale a quota 52 punti il Milan, che nelle prime 24 partite di campionato aveva fatto meglio solo nelle stagioni 1995/96 e 2003/04. Un ruolino di marcia importante per i rossoneri che hanno collezionato 6 vittorie e 2 pareggi nelle ultime 8 gare.
Una vittoria importante, contro un avversario importante contro cui mancavano i tre punti a San Siro da quasi dieci anni (12 dicembre 2014). Vittoria che dà sicuramente maggior consapevolezza delle proprie forze in vista dello scontro europeo col Rennes.
Forza Milan!
LUCA LAZZARO E FILIPPO GALLI
BIO: Luca Lazzaro nasce nel 1998 a Catania, Sicilia. Consegue il diploma al Liceo Linguistico, per poi proseguire gli studi all’Università di Catania, guadagnandosi il titolo di Dottore in Scienze e Lingue per la comunicazione. Il mondo del giornalismo sportivo lo affascina, tanto da avvicinarsi a ciò attraverso le sue due più grandi passioni: il calcio e le moto. Da qui nasce l’adesione al progetto Talent Scout sul calcio giovanile; le collaborazioni con Voci di Città per la MotoGP e Filippo Galli per il Milan. Alla fine del 2023 svolge la professione di social media manager e inizia la collaborazione con L’Urlo.
2 risposte
Un’altra partita sulla linea di questo periodo dove il Milan dimostra la sua forza e le sue fragilità. Può vincere con chiunque, ma ahimè non riesce mai a dare la sensazione di stare in controllo della partita. Come a Frosinone e quasi tutte le partite giocate finora i tifosi devono sempre soffrire fino alla fine. Se infortuni e sfortuna ci gireranno al largo è una squadra che può fare sperare. Ma non sarà facile. Comunque, a tratti si vede un bel calcio! Gabbia davvero bravissimo!! E ottimo anche Leao. Perché, personalmente credo che stia facendo il massimo. Se lo consideriamo un ottimo giocatore abbassando le aspettative faremo del bene a lui e al Milan.
Una dimostrazione del calcio moderno e della capacità di pioli di preparare le partite.
La geometria del gol e l’idea rappresentato tutto ciò;
L’attaccante che si abbassa a prendere palla dal terzino che allarga al fantasista che, come tale da una palla a chiudere il triangolo generato da theo hernandez che, oltre al gol fa una partita monumentale difensivamente.
Forza Milan sempre