Grazie a Caterina Gozzoli, Edgardo Zanoli e Domenico Gualtieri, fonti di sapere.
Oggi, quasi ogni Club, a livello professionistico e non solo, ha all’interno della propria struttura organizzativa un’Area Performance & Analytics che ha il compito, tra altri, attraverso i dati, di valutare la prestazione offerta sul campo dalla squadra e dai singoli giocatori.
Per esperienza vissuta e per quanto ci è dato sapere, l’orientamento di questa area è essenzialmente legata ad un modello che potremmo definire di fitness coaching.
Tale modello, di fatto, mira a definire un allenamento fisico-atletico non solo per le prime squadre ma per ogni fascia d’età. Il progetto Milan Lab, sviluppatosi nei primi anni del duemila, è stato certamente precursore di questo approccio ed ha fatto proseliti in molti top club.
Oggi molte altre conoscenze ed evidenze scientifiche sono a disposizione e riteniamo opportuno provare a prenderle in considerazione.
Il modello fitness coaching prettamente focalizzato sugli aspetti fisico-atletici si alimenta all’interno di una logica di scomposizione ed astrazione che, come ormai evidenziato da più studi, produce esiti che pongono una questione di trasferibilità in termini di miglioramento/apprendimento calcistico, sia da parte del singolo giocatore che in termini di gruppo squadra.
Un altro limite evidente, inoltre, è il fatto che si trascuri l’intreccio indissolubile tra corpo e mente, emotività e relazione.
Per allenare con efficacia non si può che considerare il tutto. Scomporre gli allenamenti (parte atletica, tattica, psicologica, relazionale) non aiuta perchè non significa che poi verranno ricomposti in una efficacia reale.
Parti di allenamento ad hoc possono avere valore in alcuni casi o in momenti specifici ma non come proposta strutturata.
Il prezioso lavoro di raccolta e di analisi dei dati deve essere pensato ed inteso con una funzione di supporto all’approccio metodologico per la presa di decisioni, per le verifiche dei processi nonchè per la valorizzazione di ciò che viene prodotto all’interno del Club (ricerca, innovazione…).
È la proposta metodologica che deve orientare il senso dei dati e il loro utilizzo, non può essere viceversa con la determinazione di aspetti e contenuti dell’allenamento indipendentemente dalla proposta complessiva. CONTINUA…