Torna il giovedì europeo dei rossoneri. Il Milan atterra in Repubblica Ceca per mettere a tacere le critiche dopo le prestazioni vincenti ma non convincenti delle ultime uscite, provando a tener lontane le voci riguardanti le indagini sulla proprietà del club.
Le formazioni ufficiali:
Slavia Praga (1-4-2-3-1): Staněk; Vlček, Ogbu, Zima, Zmrzlý; Holeš, Dorley; Douděra, Provod, Wallem; Chytil.
Milan (1-4-2-3-1): Maignan; Calabria, Gabbia, Tomori, Hernández; Adli, Musah; Pulisic, Loftus-Cheek, Leão; Giroud.
Arbitra lo svedese Glenn Nyberg.
Primo tempo:
Slavia aggressivo in avvio, come ampiamente pronosticabile. Maignan, dopo due minuti, in disimpegno, temporeggia troppo e rischia di concedere un regalo ai cechi: il francese se la cava guadagnando una punizione.
Lo scontro tra il portiere francese e l’attaccante dello Slavia crea scompiglio in casa Milan: dopo qualche minuto a denti stretti, Magic Mike sembra costretto ad abbandonare il campo per lasciare il posto a Sportiello e, dopo parecchi minuti di gioco persi per medicare l’estremo difensore, il cambio viene congelato. Maignan resiste.
Lo Slavia Praga assedia la metà campo rossonera. Al 14’ primo grande brivido: Chytil, spalle alla porta, riesce a girarsi e concludere sul primo palo. Maignan si mette in mostra con una super-parata, respingendo la palla con la gamba infortunata.
Dopo neanche venti minuti di gioco, Maignan non resiste più: dentro Sportiello. Dalle prime indiscrezioni, pare si tratti di un trauma contusivo alla gamba destra.
Al 19’ si verifica un episodio determinante, come all’andata. Holes pesta la caviglia di Calabria: intervento pericolosissimo ma non volontario. L’arbitro, dopo un lungo consulto VAR, dà il rosso.
La partita si infiamma: Slavia Praga molto nervoso, squadra, staff e tifosi. Oggetti in campo, falli di frustrazione e parecchie lamentele. Il Milan sembra comunque non riuscire a entrare in partita.
I rossoneri provano a ripartire con Theo, ma l’azione si spegne in un nulla di fatto per un mancato controllo di Rafa Leao. Intorno alla mezz’ora ci provano Pulisic e ancora Leao, a tu per tu con Stanek: entrambi calciano sul portiere. Il Milan, con il passare dei minuti, inizia a creare pericoli sfruttando l’uomo in più.
Al 33’ arriva il primo vantaggio rossonero: Leao serve Pulisic in area di rigore, l’americano se la porta sul sinistro e la spedisce rasoterra sul secondo palo. È 0-1!
Due minuti più tardi arriva anche il raddoppio: combinazione da manuale tra Leao e Theo. Il francese arriva sul fondo e serve Loftus Cheek dentro l’area piccola: l’inglese la mette dentro da pochi centimetri, 0-2!
Dopo il doppio vantaggio i rossoneri giocano sulle ali dell’entusiasmo. Lo Slavia, ragionevolmente, si affievolisce. Nell’entusiasmo rossonero, però arriva un’altra brutta notizia: Tomori viene ammonito al 44’. Essendo diffidato salterà l’andata dei quarti.
Maxi-recupero di 8 minuti. Leao continua a divertirsi sul suo lato. Al quinto minuto di recupero, trova lo 0-3 con una prodezza da fuori area. Rientra sul destro e scarica a giro sotto l’incrocio. Stanek non può nulla.
Finisce il primo tempo: discorso qualificazione ampiamente archiviato. Il Milan è ai quarti, seppur non sia ancora chiaro quanto abbia convinto nella performance, data l’ennesima inferiorità numerica avversaria.
Secondo tempo:
Due cambi per il Milan: Tomori e Calabria out, Thiaw e Kalulu in. Lo spartito è lo stesso del primo tempo: manovra rossonera in proiezione offensiva, Slavia passivo e irruento nei contrasti.
Al 55’ arriva un giallo – evitabile – per Gabbia: l’intervento era sul pallone. L’arbitro non fa sconti a nessuno, forse condizionato dagli episodi game-changer del primo tempo.
La partita nel secondo tempo si spegne. Giroud sfiora il gol intorno all’ora di gioco. Al 61’ esce Pulisic, autore di un gol e un assist, al suo posto Chukwueze. Minuti preziosi per il nigeriano, utili per guadagnarsi la fiducia di Pioli.
Il Milan sembra trasformare la partita in un allenamento. Al 65’ Leao ferma il gioco volontariamente dopo aver visto dei tifosi lanciare birra ad Adli nei pressi della bandierina. Uno spettacolo indecoroso. Il gioco riprende qualche istante dopo.
Si riaffaccia lo Slavia Praga al 70’: Tomic cerca di sorprendere Sportiello da fuori. Cinque minuti più tardi, spazio anche a Reijnders – fuori Loftus Cheek.
Negli ultimi dieci minuti, la squadra ceca cerca il gol della bandiera, iniziando a impensierire la retroguardia milanista. La ricerca del gol culmina con Jurasek, classe 2003 entrato all’82’, che trova il gol dell’ 1-3 con un sinistro chirurgico sul secondo palo. Peccato subire un goal in condizioni di superiorità numerica.
Giroud al 90’, su punizione di Theo, va a centimetri dal 4-1. Non ci sono più occasioni, la partita finisce 1-3. Il Milan è ai quarti di finale, con l’obiettivo e l’intenzione di giocare alla Dublin Arena il 22 maggio.
I rossoneri attendono il sorteggio di domani che si terrà a Nyon e che definirà anche il tabellone delle semifinali poi il pensiero potrà dirigersi totalmente verso Verona per Hellas Verona-Milan 29^ di campionato.
Forza Milan!
BIO: Luca Lazzaro è nato e vive a Catania, siciliano classe 1998. Diplomatosi al Liceo Linguistico, prosegue gli studi all’Università di Catania divenendo Dottore in Scienze e Lingue per la comunicazione. Tra le sue passioni, oltre il mondo del pallone, troviamo le moto. Il mondo del giornalismo lo affascina: è per tale ragione che ama scrivere e raccontare storie. Da qui nascono le collaborazioni con Talent Scout e Voci di Città, due realtà differenti che, in sinergia, lo hanno formato professionalmente. L’ambizione più grande? Fare della sua passione un lavoro a tempo pie