Se in una assolata giornata di primavera vi affacciaste dall’alto di Piazzale Michelangelo vi trovereste davanti una vista mozzafiato…sotto c’è Firenze…una delle più belle città italiane, conosciuta in tutto il mondo come culla del Rinascimento.
Da quella magnifica posizione potete ammirarne tutto il suo splendore scorgendo: il campanile di Giotto, il Duomo, Palazzo Vecchio, la torre del Bargello, Ponte Vecchio con a contorno le acque argentate del fiume Arno.
Spostando la veduta verso la vostra destra in lontananza potete scorgere i fari dove batte il cuore più sanguigno e viscerale della città…lo stadio Artemio Franchi…casa della Fiorentina, la squadra della città … “La Viola”.
Proverò quindi a raccontare come vive, ormai da tre decenni, un tifoso milanista (fino al midollo) nella città del sommo poeta Dante.
Trenta anni fa ragioni di cuore e di lavoro mi hanno portato a lasciare la mia amata Livorno ed a trasferirmi proprio a Firenze, capoluogo toscano.
L’impatto con la città è stato tranquillo, essendo molto a dimensione umana, con distanze non eccessive, quello con i Fiorentini…tutto da ridere ed un po’ più articolato…
Appena ti presenti a qualcuno, dopo il nome e cognome, la prima cosa che ti viene chiesta è: “per chi tu tifi ”…nella risposta ti giochi un buon 70% della tua futura tranquillità. Si perchè se fai parte delle squadre chiamate “strisciate”(Juventus, Milan, Inter) vedi la loro bocca storcersi e perdere quel sorriso iniziale di benvenuto.
Cosa che puntualmente è accaduta anche a me …. devo dire onestamente che in tutti questi anni la convivenza sportiva è stata abbastanza serena, fatta più che altro di sfottò e battute … perché il fiorentino vive di questo..il suo umorismo non è banale come a volte viene rappresentato, ma arguto e tagliente.
Quando credi che ti stia incensando in realtà ti sta prendendo bellamente per il naso, ma qua entra in campo il vento impetuoso di Libeccio della mia Livorno, città meno nobile ma sanguigna e sveglia per cui gli anticorpi ci sono, eccome!!!
Come raccontato precedentemente anche io faccio parte degli “strisciati rossoneri” ma, ad onore del vero, il rapporto con i Milanisti non è mai stato aspro come per esempio è con la JUVENTUS. Verso di noi c’è una sorta di ammirazione per quello che riguarda la nostra storia e posso testimoniarlo quando mi capita di parlare di calcio in ufficio o al bar.
I miei trent’anni di Fiorentina-Milan sono stati costellati di sfide magari non per il vertice ma comunque per obbiettivi importanti, sempre avvincenti ed emozionanti, con giocatori fantastici da una parte e dall’altra che hanno, in alcuni casi (ricordando anche il passato quando la sfida valeva per lo scudetto), indossato entrambe le maglie durante la loro carriera: Amarildo, Rui Costa, Batistuta, Baggio, Effenberg , Laudrup, Edmundo, Chiesa, Toni, Ambrosini, Gilardino, Massaro, Montolivo, Albertosi, Chiarugi, Fuser, Giovanni Galli, i mai dimenticati Astori , Borgonovo, Pierino Prati, Aldo Maldera, Hamrin ed attualmente Jack Bonaventura.
Il bilancio parla di un terzo delle partite finito in parità, poi ha prevalso quasi in egual misura una o l’altra squadra, con sfide al cardiopalma in uno stadio bollente e sempre sold out.
Il tifoso viola vive la sua fede in maniera totale e nei grandi match sa esprimere tutta la sua passione all’ennesima potenza..per cui potete immaginare cosa possa succedere i giorni precedenti a questa gara…una città mobilitata e io come Custer…circondato .
Come dice un meraviglioso coro della nostra Curva…SEMPRE INSIEME A TE SARO’..SOLO MAI TI LASCERO’…me le sono viste tutte, diventando di fatto la mia partita più sentita dopo il Derby.
Racconterò tre nostre vittorie a mio parere più significative, cercando di trasmettere il clima e l’atmosfera che si respirava e si respira ancora oggi in città.
OTTOBRE 1992
Fiorentina-Milan = 3-7 (Baiano, Effenberg , Di Mauro, 2 Gullit, 2 Van Basten, 2 Massaro, Lentini)
Siamo nella stagione 1992/93, il Milan è guidato da Capello, la Fiorentina è allenata da Radice che ha allestito una bella squadra (in rosa anche Mister Pioli) che arriva all’incontro imbattuta dopo una serie di prestazioni convincenti, a tratti spettacolari e posizionata in classifica a ridosso del Milan.
Ricordo la città in fermento come non mai, con centinaia di scooter che scortarono il pullman della squadra fino all’arrivo al Franchi, caricata a dovere dal pirotecnico presidente Vittorio Cecchi Gori che prima della partita fece il giro di campo per incendiare ancora di più la tifoseria Viola in uno stadio stracolmo.
Io ero in tribuna ma in realta’ era come essere in piena curva Fiesole…per cui tranquillo (si fa per dire) mi apprestai a vedere l’incontro che, dopo pochi minuti dal fischio d’inizio vide il vantaggio gigliato con un goal segnato da Baiano.
Lascio a voi immaginare cosa mi successe intorno, a quel punto pero’ scatto’ la modalità Milan…una modalità che a quel tempo non era sostenibile da nessuno in Italia e con un perentorio 1, 2, 3, 4 andammo al riposo mettendo al suo posto le categorie.
La ripresa fu un altro show della nostra squadra che segnò ancora tre volte, per un risultato finale a dir poco roboante e inaspettato 3-7. Me ne tornai a casa gonfio di felicità ed orgoglio, loro attoniti e spaesati.
MAGGIO 2009
Fiorentina-Milan = 0-2 (Kakà, Pato)
Stagione 2008/2009, ultima giornata, il Milan e’ secondo in classifica ed i viola quarti con la possibilita’ in caso di vittoria di scavalcare i rossoneri ed accedere al tabellone diretto della Champion League, senza passare dai preliminari.
Lo stadio come sempre e’ pieno ed io in gradinata centrale mimetizzato tra i tifosi fiorentini, carichi per un eventuale sorpasso.
Il primo tempo fu molto tattico e bloccato, con le due squadre a studiarsi reciprocamente, unico sussulto una traversa di Flamini.
Nella ripresa il Milan cambiò marcia e prima un guizzo di Kakà e, dopo, un cucchiaio di Pato, imbeccato sempre dal brasiliano, chiusero l’incontro.
Questa partita mi e’ rimasta impressa perchè segnò la fine di un epoca di un altro grande Milan. Ci lasciarono: Ancelotti, Kaka’ ma soprattutto Paolo Maldini, infatti a pochi minuti dalla fine venne buttato fuori il pallone per poter omaggiare questo immenso campione che lasciava per sempre il calcio giocato.
Ricordo come tutto lo stadio indistintamente lo celebro’ con una grande standing ovation ed io con gli occhi lucidi, infischiandomene di dove mi trovassi , tirai fuori la nostra maglia bianca (quella delle finali) con il numero 3 e la mostrai con le braccia in alto impavido ed orgoglioso.
FEBBRAIO 2010
Fiorentina – Milan = 1-2 (Gilardino, Huntelaar, Pato)
Stagione 2009/2010, sono in Maratona (la gradinata di fronte alla tribuna), il Milan allenato da Leonardo scende in campo contro i Viola di Prandelli.
I rossoneri giocano male e si trovano in svantaggio grazie al gol dell’ex Gilardino, in un clima di euforia totale dei nostri avversari che più volte sfiorano il secondo gol. Arriviamo all’81′ quando Huntelaar, dopo un triangolo con Ronaldinho, fulmina Frey per un pareggio insperato.
A quel punto la partita diventò non per deboli di cuore e dopo pochi minuti: Montolivo viene messo giù in area in modo sospetto e sul prosieguo dell’azione Abbiati fa una parata mostruosa su un missile di Vargas, in uno stadio che e’ una bolgia “dantesca” per l’azione incriminata.
Non finisce qui, a pochi minuti dal fischio finale su ribaltamento di fronte un cross di Ronaldinho che sembra perdersi nel vuoto viene agganciato da Pato che in corsa fulmina ancora Frey, con un rasoterra tra le sue gambe.
Noi a casa contenti loro inviperiti come non mai (probabilmente avendo ragione).
Questa partita la ricordo come quella che mi ha fatto decidere, da quel momento in avanti, di vedere questa sfida nel settore ospiti: il “Formaggino”, come viene chiamato qua, perché le mie coronarie vista l’intensita’ delle partite non potevano più reggere il dover stare fermo come una statua ad ogni gol del Milan per evitare discussioni, e per poter cosi’ liberare finalmente il mio “sobrio” e “contenuto” entusiasmo tra la mia gente…quell’entusiasmo “CONTENUTO” così famoso anche presso i condomini del mio palazzo quando segna il Milan.
Gli anni successivi ci sono state altre belle partite: ricordo il 2-1 per noi nell’anno dello scudetto di Allegri oppure la sconfitta 3-4, incredibile, con Ibra che da solo stava per ribaltare la partita dopo il vantaggio per 3-0 della Fiorentina. E non posso non citare la partita del 2008 per Stefano Borgonovo a cui ero presente con 30.000 spettatori con il cuore in gola e gli occhi lucidi nel vedere questo grande uomo bloccato in una lettiga spinta da Roberto Baggio sotto la Fiesole, quell’uomo che più di 30 anni fa in una fredda serata ci regalò con un morbido pallonetto la finale di Coppa dei Campioni.
Stasera ci sarà nuovamente questa affascinante partita, io naturalmente sarò come sempre nel settore ospiti, ; sara’ una partita complicata con il popolo Viola che trasudera’ di passione per onorare quel grande dirigente scomparso pochi giorni fa Joe Barone che e’stato determinante per la costruzione di quel gioiello che e’ il Viola Park, e spingere i propri giocatori oltre il dolore , non so come finirà ma la speranza è come sempre che vinca il migliore…… possibilmente a “strisce” rossonere.
BIO: Stefano Salerno nato a Livorno classe 1963, vivo a Firenze dal 1997 lavoro nel campo delle Telecomunicazioni, sono milanista dalla nascita appassionato di calcio inglese dai primissimi anni 70 e sostenitore della squadra dei 3 Leoni .
2 risposte
Bellissimo articolo Stefano, traspare tutto il tuo Milanismo e nel contempo l’amore per questa terra fantastica.
Per stasera partita difficile, non dico nulla, ma la viola quando gioca per qualcuno, lo fa sempre con una spinta in più!! Sempre forza Milan!! 🔴⚫️
Grazie Diego per le belle parole! hai proprio ragione sarà durissima… ma siamo il Milan non dimentichiamolo mai.. Buona serata e buona pasqua