BAYER 04 LEVERKUSEN: UNA SQUADRA SOLA AL COMANDO

La pazzesca stagione del Bayer Leverkusen sta catalizzando l’attenzione dei media tedeschi e mondiali.

Una stagione da imbattuti in 41 gare giocate finora per i rossoneri, 28 partite in Bundesliga con 24 vittorie e 4 pareggi, in finale di Coppa di Germania (dove affronterà il Kaiserslautern, squadra di Bundesliga 2 il prossimo 15 maggio), e in vantaggio 2-0 in Europa League sul West Ham dopo la gara d’andata dei quarti di Finale. 

Ma oltre ai numeri, oltre alle statistiche, oltre all’indubbio talento offensivo e difensivo della rosa del Bayer, in questa stagione sta brillando la stella più importante e luminosa nel firmamento della Süd Ruhr, la stella basca del manager Xabi Alonso.

Arrivato a Leverkusen ad ottobre 2022 dopo l’esonero di Gerardo Seoane, con il Bayer in penultima posizione in Bundesliga con 5 punti in otto partite, Alonso ha cominciato a lavorare “dal basso”, sulla qualità degli allenamenti, sulla fiducia nei propri giocatori e sul concetto fondamentale di “dare sempre e comunque la miglior versione di sé stessi”.

Fin da subito si è guadagnato la fiducia dell’ambiente, della dirigenza e soprattutto dei giocatori, con passione, preparazione, umanità e vicinanza al ruolo di giocatore, cose semplici ma allo stesso tempo difficili da comunicare, soprattutto ad un gruppo nuovo.

Con queste semplici ricette ha riportato in alto il Bayer, facendogli guadagnare punti, posizioni e fiducia, portandolo nel 2023 fino al sesto posto finale in Bundesliga, e raggiungendo le semifinali di Europa League, eliminati dalla Roma (poi sconfitta in Finale dal Siviglia).

Prendendo come punto di partenza il nocciolo della squadra della scorsa stagione, Xabi Alonso ha sapientemente aggiunto e amalgamato nel gruppo giocatori arrivati in estate e rivelatisi poi fondamentali, come Granit Xhaka, Alejandro Grimaldo, Nathan Tella e Victor Boniface, tutti giocatori da lui fortemente voluti e che hanno avuto un impatto importante sul rendimento della squadra.

Boniface e Frimpong, due dei giocatori fortemente voluti da Xabi Alonso, risultati fondamentali per la grande stagione dei rossoneri.

Per intenderci, i segreti di Alonso sono segreti di Pulcinella, tutti conoscono infatti la sua maniacale attenzione per i particolari in allenamento e in partita, la sua naturale propensione a “giocare” assieme ai suoi giocatori (come fece durante la pausa per i mondiali 2022, dilettandosi ad allenarsi assieme a coloro che erano rimasti) e la sua abilità nell’ascoltare, aiutare e comprendere ogni singolo suo giocatore.

Ma il suo più grande pregio è quello di essere colui che ha creato IL GRUPPO nella più positiva accezione del termine, un gruppo coeso, cementato, altruista e senza paura.

E lo ha fatto con piccoli gesti, piccole attenzioni farcite di personalità e carisma, come ad esempio il “Breakfast Club”, quando la squadra si raggruppa tutta assieme al terzo piano della West Tribune della Bay Arena per fare colazione insieme, alimentando il dialogo, la condivisione, l’armonia e lo spirito.

E i risultati si vedono, eccome.

Anche e soprattutto nei momenti di difficoltà.

Nonostante l’imbattibilità in 41 partite, i rossoneri hanno vissuto in questa stagione anche momenti di estrema difficoltà, come negli Ottavi di Finale di Europa League affrontando gli azeri del Qarabag, la squadra che fino a questo momento ha messo più in difficoltà il Leverkusen.

Nella gara di andata a Baku il Bayer è stato sotto 0-2 fino al 70’, con
Florian Wirtz ad accorciare le distanze e con Patrick Schick ad acciuffare il pareggio al 92’.

Stesso copione anche nella gara di ritorno alla Bay Arena, con il Qarabag avanti 2-0 fino al 72’ e con la qualificazione in tasca. Senza mollare mai è arrivata la rimonta del Leverkusen con le reti di Jeremie Frimpong e la doppietta ancora di Patrick Schick al 93’ e al 97’, regalando la qualificazione alla squadra di Alonso.

Patrick Schick, ex di Samp e Roma, protagonista nella gara di ritorno degli ottavi di EL

La filosofia del “Keep Calm and Never Give Up” veste alla perfezione la divisa rossonera del Leverkusen, e le storiche parole di Yogi Berra “It Ain’t Over Until is Over”, ovvero “non è finita finché non è finita”, calzano alla perfezione al Bayer di questa stagione, una squadra che non molla mai, che non perde mai il focus sui proprio compiti, che impara dai propri errori e che mantiene il sangue freddo nelle situazioni più delicate.

A queste vittorie di cuore, talento e concentrazione si aggiunge il vero turning point della stagione, la vittoria 3-0 sulla corazzata Bayern lo scorso 10 febbraio, una vittoria devastante anche a livello di impatto psicologico, un segnale fortissimo dato al Bayern, la favorita di inizio stagione, che è crollata sotto i colpi dell’organizzazione di gioco di Xabi Alonso.

La cosa veramente interessante è che il monte stipendi annuo dei bavaresi è più del quadruplo di quello del Leverkusen (273.4 milioni del Bayern contro i 63.1 milioni del Bayer – Fonte CAPOLOGY.COM), chiara esemplificazione del fatto che non sempre il budget illimitato porta automaticamente alla vittoria, e che rende ancor più merito alla impresa della squadra di Alonso.

La domanda è:

Xabi Alonso è comunque in continua crescita professionale, ma è veramente pronto per un palcoscenico di primo piano a livello mondiale?

Premesso che dominare la stagione in uno dei campionati più importanti al mondo, arrivare ad aprile inoltrato con la propria squadra imbattuta e in amplissima corsa per conquistare Bundesliga, Coppa di Germania ed Europa League è già un palcoscenico di primo piano, Alonso ha un contratto con il Leverkusen fino a giugno 2026, ma ha una clausola che può permettergli di lasciare il club in caso di chiamata di un grande club a lui gradito, con i suoi ex club da giocatore in pole position come Bayern Monaco, Real Madrid e soprattutto Liverpool.

Non dimentichiamo infatti che Alonso è legato a doppio filo ad alcune realtà calcistiche europee di primissimo piano per via dei suoi trascorsi da giocatore, soprattutto in maglia Reds con il Liverpool e in camiseta blanca del Real Madrid, dove ha letteralmente spiegato calcio per un decennio abbondante.

Ovviamente, dopo l’annuncio di Jürgen Klopp di lasciare Liverpool al termine della stagione, le illazioni su un suo arrivo ad Anfield Road si sono sprecate ovunque, anche perché sarebbe davvero la tempesta perfetta nel Merseyside.

Jürgen Klopp a fine stagione lascerà i Reds. Sarà Xabi Alonso a sostituirlo?

Liverpool sponda Reds ha sempre avuto un particolare feeling con gli ex giocatori poi divenuti allenatori, basti pensare a Bob Paisley, Kenny Dalglish e Phil Thompson, quindi riportare Xabi Alonso a cantare You’ll Never Walk Alone sotto la Kop, per i tifosi del Liverpool può essere la visione di un roseo futuro e un potente lenitivo all’addio di Jurgen Klopp.

Qualunque sia il destino di Xabi Alonso nella prossima stagione, rimane l’incontrovertibile realtà della fantasmagorica stagione che sta portando a termine con il suo Bayer Leverkusen, che grazie a lui metterà fine al fastidioso soprannome “Vizekusen”, ovvero gli eterni secondi, visto che i rossoneri non vincono un trofeo dal 1993.

BIO: Daniele Vecchi è un giornalista, scrittore, commentatore, TV producer e Communication Manager di Ferrara. Ha scritto 12 libri di basket, calcio e narrativa, è appena uscito il suo nuovo libro LUKA DONCIC – IL GIOVANE DELLE MERAVIGLIE. 

Ex musicista, da sempre nel mondo dello sport, commenta la Bundesliga per Sky Sport Switzerland, il Guinness Six Nations di rugby, collabora con La Giornata Tipo, con la Lega Volley Maschile e con la CEV (Confédération Européenne Volleyball).

3 risposte

  1. Pedro (Daniele) ovunque va e qualsiasi cosa faccia spacca.
    E lo fa con grande umiltà, professionalità e qualità.
    Bravo
    In una cosa mi permetto di dissentire: ex musicista…. Non esiste! Chi è musicista lo rimane per sempre

  2. Articolo pazzesco, un ritratto su tela di colui che, secondo me, sarà il prossimo Ancelotti. Entra come pochi nella testa dei suoi uomini e loro, danno tutto in campo per lui. Utopistico vederlo su un’altra panchina rossonera, non quella degli eterni secondi, quella del Milan. Sarebbe fantastico. Bravissimo Daniele!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Leggi anche