Ogni volta che vi giudicate state spezzando il vostro cuore. Lasciatevi andare e disperdetevi nella bellezza che siete. Swami Kripalvanandaij
Esistono posti in cui l’invisibile inspiegabilmente si rende visibile. E l’Arena della libreria Mondadori in Piazza Duomo con le sue gradinate di morbido rosso e le pagine ancora da scrivere sospese a mezz’aria sopra le nostre teste è una di queste. Un hortus conclusus nel cuore di una città impaziente, che, se ti capita per caso, sulle scale del metrò, di spostare il baricentro a sinistra rischi di sicuro di fare la fine dei polpetti spiaccicati di Fishdome. Per una felice catena di eventi il 9 Maggio 2024 sono comunque arrivata a destinazione per ascoltare FILIPPO GALLI e LUCA SERAFINI raccontare alle 18,30 di un CALCIO ERETICO, narrazione della vita di un calciatore che ha preferito scendere dalla comoda, polverosa cornice in cui un palmares d’eccezione l’aveva collocato e mettere la sua maestria a servizio di coloro che, tutti i giorni, calpestano l’erba verde di campi e campetti per un gioco che è un “MONDO UNIVERSO”: il calcio. La storia di un uomo autentico quella che trapela dal libro, una persona che, pur indossando gli abiti eleganti di allenatore, manager, responsabile di settore giovanile, ideatore di questo visionario blog denominato LA COMPLESSITA’ DEL CALCIO, non mostra di essere diverso da quello che appare dalle foto e non si vuole arrendere all’incedere di questi tempi bui che godono nel vedere tristemente sconfitti i propri talenti più belli, gli intuiti più raffinati.
Un pensiero rapidamente condiviso con l’HERR PROFESSOR DOMENICO GUALTIERI, presente all’evento per condividere l’emozione e onorare un nobile amico, così come ROBERTO DONADONI e MAURO TASSOTTI, compagni di epiche imprese, svariati giornalisti, allenatori, DS, tifosi milanisti che hanno voluto raccontare episodi e circondare in un caldo abbraccio una rara umanità in carne ed ossa. Che non dimentica però di mettere al primo posto del racconto di una vita la sua famiglia, la compagna SABINA, attentissima ad ogni dettaglio, i figli TOMMASO e SIMONE, GIULIA, e ancora SABINA GIULIA e VIOLA, suo fratello AMBROGIO. Interista.
Mentre Luca Serafini divertente sagace anfitrione, non mollava la presa incalzando con domande ben mirate, arrivavano dal calciatore sapienti naturalissime risposte in un’ originale danza tra primavera e professionismo, maledetti benedetti infortuni, racconti di finali, di scudetti, Atene e il Peloponneso, gli anni illuminanti con Gualtieri Gozzoli Zanoli, la visione sistemica del talento nel multiforme approccio con il gioco, un viaggio da Rapallo e poi questo libro.
E ancora la passione per gli stadi del mondo, luoghi dove tutto accade. Dove il calcio “si fa” mistero in quello spazio/tempo in cui il giocatore sa pienamente realizzarsi. Di più. Entrare negli stadi, nei vecchi stadi e immaginare di sentire il boato delle tifoserie. Lacrime e sangue. Poesia pura.
Senza scomodare ancora una volta le folgorazioni di Rizzolatti, Gallese e del gruppo benedetto di tutti i neuroscienziati che ci hanno raccontato quel che succede come e quando succede, le cose che ascoltavo, mentre le ascoltavo, stabilivano delle strane connessioni affatto cronologiche. In quei quattro gradoni che mi dividevano da Filippo Galli e Luca Serafini infatti prendevano vita la mia maestra Amedea nella fatica disperata di far comprendere a noi bambine in grembiule bianco e fiocco blu il senso del FUTURO ANTERIORE, Massimo Recalcati nel tentativo che sempre va a segno di rendere semplice il difficile nonché una serie di cosette di filosofia lette studiate e archiviate, generate da menti ultrafelici come Lacan, Nietzsche, Sartre. Mettendoci a parte con le sue cose infatti, Filippo Galli non solo ci ha fatto rivivere il proprio esaltante PASSATO ma, come già nel libro, ha utilizzato i racconti della sua storia di vita per parlarci di FUTURO, coniugando ieri e domani nel momento presente di una libreria sotto la Madonnina del Duomo. Non solo dunque resti sopravvissuti sulla spiaggia di Rapallo dopo una mareggiata ma tracce generative di NUOVA SIGNIFICAZIONE, di un nuovo senso. Non solo per sé e per il cerchio magico degli affetti. Anche per noi. Perché tutti gli astanti ma anche tutti coloro che hanno e avranno la fortuna di leggere “IL MIO CALCIO ERETICO” hanno dato vita ad un DOPO ( FUTURO ) capace di dare significato inedito e imprevedibile al PRIMA ( ANTERIORE ). Meraviglie della complessità. “Non si tratta di uno scavo archeologico ma di una nuova illuminazione: è solo quello che sarà nell’avvenire a definire quello che sono stato nel passato, a riordinare le contingenze passate dando loro il senso delle necessità future” ( citando Recalcati che cita Lacan che cita Heidegger e Sartre ). Le parole che scandivano i tempi e ci riportavano ad un San Siro di tanti anni fa insomma, non puzzavano di muffa come vecchi vestiti ritrovati nell’armadio in cantina, ma erano vivaci, argento vivo, neologismi che ci accompagnavano, manina manina verso la fisionomia di un allenatore umanizzato, verso scuole calcio avvenieristiche, le più belle da immaginare per quei bambini lì. Parole che concretizzavano una variabile capace di far deragliare il treno ormai usato del “SI E’ SEMPRE FATTO COSI”. Una esperienza di vita vissuta e di anni di gioco non cosificate dalla penna ma raccontate allo scopo di generare significati ulteriori.
Una meraviglia. Sotto dei faretti impegnativi Filippo Galli ha continuato per un tempo infinito a firmare copie, distribuendo gentilezza a tutti e a ciascuno. Da bravo calciatore avrebbe fatto volentieri una doccia calda. Ma le librerie docce non ne hanno. Si sa.
Mentre con mio figlio raggiungevamo la fermata del metrò, canticchiavamo il verso di una vecchia canzone di Francesco Guccini “….abito sempre qui da me, in questa vecchia strada…” E si, questi tempi bui nulla potranno contro i supereoi. Grandi o piccoli che essi siano. Non cambieranno di certo i loro connotati. E neanche il loro sguardo onesto sul mondo. Ne sono certa.
Bio: SIMONETTA VENTURI
Insegnante di Scienze Motorie.
Tecnico condi-coordinativo in diverse scuole calcio e prime squadre del proprio territorio ( Marche )
Ha collaborato con il periodico AIAC L’Allenatore, con le riviste telematiche Alleniamo.com, ALLFOOTBALL.
Tematiche: Neuroscienze, Neurodidattica
3 risposte
Che meraviglia questo articolo. Sei riuscita nell’impresa non facile di portare fuori da quel luogo tutto quello che è successo, senza perdere nulla . Specie, quel senso di leggenda che solo i grandi campioni e i grandi uomini riescono a comunicare. Grazie!
Grazie. In realtà non era difficile. Bastava respirare.
Complimenti. Ero presente anche io e condivido pienamente ogni singola parola. Una serata magica, piena di contenuti e di valori non solo sportivi, ma universali con un denominatore comune: restiamo umani, nello sport e nella vita. Grazie Filippo, grande campione e grande gentiluomo!