KENNY DALGLISH

Seguo il  calcio da tutta la vita ed ho visto giocare i piu grandi interpreti degli ultimi 50 anni…tra di essi pero’ ce ne sono solo alcuni, che posso contare sulla dita di una mano, che mi hanno fatto venire un brivido sulla schiena ed un nodo alla gola, uno di questi e’ Sir Kenny Dalglish.

Kenny Dalglish nasce a Glasgow nel 1951 ed inizia a tirare i primi calci nelle squadrette del quartiere dove abita, la sua casa e’ a circa 500 metri dal mitico Ibrox Park lo stadio dei Rangers squadra di cui e’ tifosissimo, e fin da subito mette in mostra quelle che saranno le sue caratteristiche tecniche, ambidestro con una visione del gioco di attacco superiore ed un agilita’ che riusciva a sopperire un fisico non imponente. La svolta avvenne  nel 1967 quando Sean Fallon assistente del grande Jock Stein manager del Celtic ando’ a trovarlo a casa per parlare con i genitori, Kenny alla vista di Fellon corse immediatamente nella propria camera per strappare dai muri i poster dei Rangers, dopo una lunga trattativa con il padre Fellon riuscì ad avere l’ok della famiglia.

Il ragazzo venne lasciato un anno in prestito al Cumbernauld dove naturalmente segno’ caterve di reti   cosi che, l’anno successivo, fu inserito nella squadra riserve del Celtic. Kenny scalpitava per l’esordio, dopo qualche apparizione sporadica approdo’ finalmente in prima squadra nella stagione 71/72 dove realizzo’ 17 reti, ma fu in quella successiva che esplose definitivamente con 41 sigilli totali e la vittoria del Celtic in campionato…..era nata una stella.

Kenny Dalglish con la maglia del Celtic in cui giocò dal 1969 al 1977

I miei personali ricordi di questo grande giocatore sono riferiti ad un mercoledi’ sport dei primi anni 70 quando in seconda serata fu trasmesso il secondo tempo di una partita del Celtic squadra che mi affascinava per la sua maglia pazzesca nell’allora Coppa Uefa e, fui subito colpito da questo ragazzo che giocava un altro calcio rispetto al resto dei propri compagni. Il secondo ricordo fu quello dei Mondiali di Germania 74, quando la sua Scozia composta in gran parte dall’ossatura del grande Leeds United, Jordan, Harvey , MC Queen, Lorimer, Bremner, fece una bella figura sfiorando il passaggio del girone e uscendo dal Mondiale imbattuta, primo caso della sua storia.

Ma la svolta epocale della carriera avvenne nell’agosto del 1977. Il Liverpool campione d’Europa che aveva ceduto la propria stella Kevin Keegan all’ Amburgo stacco’ un assegno di 440.000  sterline per assicurarsi Dalglish identificato, dal mitico Bob Paisley, come il naturale sostituito della stella inglese. Proprio quel Liverpool che anni prima durante un provino lo aveva scartato, inutile dire il subbuglio che si creò nella tifoseria biancoverde del Celtic …..ma il futuro di Kenny era scritto, la direzione era verso il Merseyside….la sua nuova casa sarebbe stata ANFIELD ROAD.

L’arrivo ai Reds fu visto dalla tifoseria  con un po’ di titubanza mista a sconcerto..la squadra aveva perso colui che per anni era stato il faro che aveva lanciato il Club nell’Olimpo del Football sia inglese che europeo…il Liverpool…la Kop…aveva perso il suo RE.

Kenny Dalglish con la maglia del Liverpool in cui giocò dal 1977 al 1990

La storia raccontera’ il contrario e, gia’ alla prima stagione, Kenny fara’ vedere di che pasta e’ fatto: segnera’ 31 gol totali ma di questi quello del maggio 1978 lo proiettera’ nella storia…un soffice pallonetto che regalera’ al Livepool la sua seconda Coppa Campioni contro l’emergente Bruges in un Wembley colorato completamente di rosso.

Il percorso con i Reds e’ stato qualcosa di unico, un amore totale, una simbiosi che ha portato Kenny ad essere votato nel 2006 il giocatore piu amato dalla “ Kop”, 8 campionati vinti, 7 charity, 4 coppe di lega, 2 F.A. cup, una Supercoppèa Uefa e ben 3 Coppe dei Campioni, una proprio nel 1984 contro la Roma allo stadio Olimpico…proprio quello stadio che aveva incoronato per la prima volta nel 1977 il Liverpool sul tetto di Europa.

Dalglish non e’ stato solo un grande giocatore del Liverpool… nel 1985 infatti ha assunto il  doppio ruolo di manager/allenatore sostituendo l’uscente Joe Fagan e rimanendo tra campo e panchina fino al 1990 quando in una partita contro il Coventry si autosostitui…con i Reds  chiudera la carriera con oltre 500 presenze e 172 reti complessive.

Alcuni ex giocatori della First Division con cui sono in contatto me lo hanno raccontato cosi;

NOEL BLAKE ex difensore di Aston Villa, Birmingham, Portsmouth, Leeds Utd, ed ex allenatore dell’Inghilterra under 19 dice cosi di lui: “e’ stato il miglior giocatore mai affrontato in carriera, era un 7, 8, 9, 10, 11 in un solo giocatore, i suoi movimenti, il posizionamento, la visione di gioco erano eccezionali, un giocatore di assoluto livello mondiale oltre ad un uomo estremamente simpatico”.

Bellissimo il racconto che mi ha fatto GORDON SMITH scozzese giocatore del Kilmarnock, Rangers Glasgow, Brighton, Manchester City e per un periodo Chief Executive della Federazione Scozzese:

“Ho giocato contro di lui a 18 anni con il Kilmarnock contro il Celtic… eravamo a centrocampo e lo stavo marcando, Kenny segnò…. a fine primo tempo il mio allenatore mi riprese duramente…. era riuscito a liberarsi allontanandosi velocemente dalla mia marcatura…come un fantasma… io che guardavo verso la palla lo persi di vista…e fu troppo tardi. Quel movimento lo feci mio… e quando giocai in attacco nel prosieguo della mia carriera mi permise di segnare molte reti. Anni dopo ero a Brighton… a fine campionato dovevamo votare la squadra della stagione della First Division…prendemmo tutti foglio e penna … dopo un attimo ci guardammo….avevamo scritto immediatamente tutti, dico tutti ..Kenny Dalglish… il dibattito era per i restanti 10 giocatori….questo e’ stato Kenny Dalglish”.

MARK ROBERTS scozzese giocatore di St. Mirren, Kilmarnock, Falkirk adesso allenatore che lo ha visto giocare spesso mi spiega la difficolta’ dei difensori nel marcarlo malgrado non fosse velocissimo, “spalle alla porta non potevi dargli spazio perche’ o andava via scivolando dalla marcatura o sfornava un passaggio illuminante per qualche compagno”.

Infine DAVID HODGSON suo compagno al Liverpool, con il quale ho avuto una piacevolissima conversazione telefonica, me lo ha cosi raccontato:

“Sono estremamente fortunato a poter chiamare Kenny Dalglish un amico.. mi è stato estremamente utile al mio arrivo alla LFC nel 1982, sia dentro che fuori dal campo, mi ha aiutato fin da subito nel procurarmi il mio primo contratto di scarpe pagato con la Puma, inoltre mi ha sostenuto in tanti altri modi fuori dal campo. I giocatori più grandi… che hanno giocato con Kenny.. saranno in grado di fornire alcune storie fantastiche su di lui, ma il momento che personalmente mi rimane piu’ nel cuore è il seguente Kenny mi ha chiamo’ quando seppe che stavo per assumere il mio primo ruolo dirigenziale al Darlington FC. Mi dette 3 ottimi consigli

1 Hodgie ricorda che il club è più grande di chiunque altro, è tua responsabilità fare tutto il possibile e giusto perche’ il club che esisterà anche quando te ne sarai andato da tempo.

2 Ricorda che i giocatori che stai per allenare non hanno giocato al tuo livello, non aspettarti che raggiungano il tuo livello di gioco, rispettali e sii paziente con loro

3 Spero che tu sia un manager fortunato perché senza fortuna tutto il duro lavoro che metti sarà insufficiente (vero al 100%).

Kenny Dalglish oltre ad aver giocato nel Liverpool, è stato anche manager (1985-1991 e 2011-12)

Questo uomo ha vissuto tutto quello che e’ possibile vivere durante una carriera, ma nel suo cuore ci sono 3 ferite che ancora faticano a rimarginarsi, nel 1971 era presente allo stadio Ibrox in occasione del derby dell’Old Firm Rangers-Celtic quando alla fine del concitato match si creò un sovraffollamento che vide la morte per asfissia di 66 tifosi e 200 feriti, nel 1985 era in campo durante i tragici fatti dell’Heysel che gettarono un ombra sulla storia del club e per ultimo la tragedia del 1989 dell’Hillsborough a Sheffield quando 97 tifosi Reds morirono schiacciati prima di una semifinale di FA CUP.. una tragedia sulla quale ancora non e’ stata fatta chiarezza.

La tribuna di Anfield dedicata a Kenny Dalglish

Io che sono tifoso di questa squadra dal 1972….che da incosciente ragazzino quattordicenne trascino’ suo padre in mezzo a 20000 tifosi Reds con tanto di bandiera a scacchi  bianco rossa, forse unico italiano, a Roma nel maggio 1977  per vedere il primo storico trionfo del mio Liverpool..credo di sapere quale sia la magia di questo meraviglioso club e l’alone di leggenda che lo circonda… se vi capita di andare a visitare la citta’ magari perche’ appassionati dei Beatles, fatevi portare ad Anfield Road lo storico stadio…attraverso il cancello potete scorgere la tribuna che stata dedicata a Dalglish nel 2017.. questo vi fara’ capire che Liverpool ha trovato un nuovo RE…Sir Kenneth Mathieson Dalglish.

BIO: Stefano Salerno nato a Livorno classe 1963, vivo a Firenze dal 1997  lavoro nel campo delle Telecomunicazioni, sono milanista dalla nascita appassionato di calcio inglese dai primissimi anni 70  e sostenitore della squadra dei 3 Leoni .   

6 risposte

  1. Quando il calcio era magia. Quando facevamo le ore piccole per vedere “Mercoledì sport” e scoprire il fantastico mondo del calcio estero, le maglie, gli stadi, le tifoserie, e questi incredibili giocatori. Grazie a Stefano per sbloccarci questi ricordi.

  2. il 30 maggio del 1984 ero all’Olimpico a vedere la finale della coppa dei campioni, ero ospite della famiglia del suocero (uncle Pat) di Kenny Dalglish.
    Nello stadio sedevo con i sostenitori della squadra inglese, quando ha segnato il Liverpool non ho esultato….. mi sono sentito tanto osservato che stavo quasi pensando di andare via, sono rimasto, al goal della Roma ho esultato, anche il questo caso .. mi sono sentito osservato, ma forse anche un poco minacciato, dopo con alcune scambi di battute con i tifosi inglesi.. siamo diventati quasi amici.
    Un signore, che mi osservava da un pò, si avvicina e mi chiede… ” ma chi sei? ”
    Questo signore si presenta, dice di essere un giornalista, ha accompagnato la squadra da Liverpool fino arrivare a Roma,
    vuole sapere chi sono, perché sin da quando sono arrivato in hotel (io ed un amico Michele RIP)ha notato una certa familiarità con Dalglish ed alcuni giocatori del Liverpool, e vuole che gli racconto la storia di amicizia e di quasi parentela con la famiglia di Kenny.
    In Hotel ho salutato il suocero di Kenny, la suocera e la moglie, mi presentarono il manager della squadra, il portiere ed alcuni giocatori, in un attimo si crea un clima di amicizia, come un incontro di vecchi amici.
    Il giornalista dopo che gli ho raccontato il tutto, mi ha chiesto il permesso di scrivere questa storia sul messaggero, il giorno dopo trovai mezza pagina di giornale che raccontava questa storia.
    Tutto questo è successo perché la suocera di Kenny era la sorella della mamma della mia ex fidanzata, e tutt’ora dopo 46 anni abbiamo un buon rapporto di amicizia

    1. Bellissimo…ti invidio molto..seguo i Reds dal 1972 …nel 77 ebbi finalmente la fortuna di vederli dal vivo vincere la prima coppa campioni.. come raccontato ..ero scatenato tra i 20000 Reds presenti che per quella serata mi adottarono come mascotte ..avevo solo 14 anni

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