EURO ’24 – GRUPPO A: GERMANIA, SCOZIA, UNGHERIA, SVIZZERA

Diamo uno sguardo al girone dei padroni di casa, il gruppo A, che vede la presenza di Scozia, Ungheria e Svizzera.

GERMANIA

La Germania, padrona di casa e per questo favorita d’obbligo per la vittoria finale, detiene il record assoluto di partecipazioni ai campionati europei: 14.

Per tre volte si è laureata campione (1972,1980,1996), ma da tempo non riesce a conquistare l’alloro continentale. Nell’era Loew ha giocato la sua ultima finale nel 2008, quando perse per mano del nino Fernando Torres.

Nell’ultima edizione, presagio del tramonto di una generazione di campioni, i panzer furono eliminati dall’Inghilterra in quel di Wembley. Dopo l’interregno di Flick, chiuso con il disastroso mondiale qatarino, la guida della Mannschaft è passata al giovane Julian Nagelsmann che cercherà di ridare vita a un movimento calcistico che a livello di nazionale sembra in fase di transizione, un pò come avvenne nei primi anni duemila.

La Germania non ha dovuto partecipare alle qualificazioni e si è preparata alla fase finale con le amichevoli. Nell’ultima gara disputata ha ottenuto un successo prestigioso contro i vicecampioni del mondo della Francia.

Nagelsmann ha diratamato la lista dei convocati, esclusi Hummels e Goretzka, oltre ai due Dortmund Adeyemi e Brandt.

Tra i presenti gli eterni Neuer e Kroos. In difesa Rudiger, Kimmich e Schlotterbeck. Wirtz, del Leverkusen campione di Germania, Musiala, Gundogan e Sanè daranno qualità in mezzo, in attacco si chiederanno gol al veterano Muller e ad Havertz, con Fullkrug pronto a dare il suo apporto. Da tanti, troppi anni che i tedeschi non riescono a vincere il torneo. Euro 2024 giocato in casa è un’occasione troppo ghiotta da farsi scappare.

SCOZIA

La Scozia è alla sua quarta partecipazione agli Europei. Come è noto, gli scozzesi non sono mai riusciti a superare un gruppo eliminatorio di un mondiale o di un europeo. Nell’ultima partecipazione sono finiti ultimi nel gruppo D, dove tuttavia sono riusciti a strappare un pareggio agli inglesi nella sfida di Wembley. Un’altra curiosità: la Scozia aprirà di nuovo un grande torneo internazionale, come avvenne a Francia’98. Il commissario tecnico Steve Clarke allena una delle più antiche nazionali di calcio dal 2019.

Ha già portato la Tartan Army agli Europei di quattro anni fa ed è stato quindi riconfermato. La Scozia è finita seconda nelle qualificazioni dietro alla Spagna. La rosa provvisoria dei 28 può contare su tre giocatori che giocano nella Premier League, campionato dove militano la maggior parte dei convocati,  come il capitano Robertson (Liverpool), Mc Tominay (Manchester United) e McGinn (Aston Villa). Fuori per infortunio il “bolognese” Ferguson, uno degli artefici della grande stagione dei felsinei, di nuovo in Champions League dopo sessant’anni.

Riuscirà la Scozia a superare per la prima volta il turno eliminatorio? Questo sarà lo scopo principale a cui tenderà la compagine britannica.

SVIZZERA

Prima partecipazione nel 1996, poi una costante crescita di un movimento che ha fallito la conquista del pass europeo soltanto nel 2000 e nel 2012.

La Svizzera ha ben figurato ad Euro 2020, buttando fuori la Francia e sfiorando l’impresa con la Spagna. La guida tecnica della nazionale elvetica è passata nel frattempo da Vladimir Petkovic a Murat Yakin, che ci ha fatto piangere nelle qualificazioni per Qatar 2022.

La Svizzera ha chiuso il girone  eliminatorio alle spalle della Romania, centrando così la terza qualificazione di fila. Yakin ha fatto una lista di pre-convocati che sarà poi scremata.

Tanti gli “italiani” convocati: Sommer, R. Rodriguez, Freuler, Aebischer, Ndoye e Okafor. Non mancano le stelle nella squadra, come il difensore del Manchester City Akanji, gli esperti centrocampisti Xhaka e Shaqiri ed Embolo in attacco.

Una rosa multietnica e capace di creare difficoltà a qualsiasi nazionale. Obiettivo della Svizzera sarà quello di riconfermarsi tra le prime sedici della manifestazione e provare a fare qualcosa di più, perchè la qualità non manca in questa squadra che riesce a far giocar male anche gli avversari più forti. E qualcosa ne sappiamo pure noi…

UNGHERIA

Parla italiano l’Ungheria, che in questi anni ha fatto grandi progressi e nell’ultima Nations League è finita seconda nel girone della Lega A, vinto dall’Italia e che comprendeva Inghilterra e Germania.

Ottimo è stato il lavoro di Marco Rossi, tecnico dei magiari dal 2018 e che in Ungheria è rinato anche come uomo. La squadra è alla terza partecipazione consecutiva, la quinta in assoluto. La miglior prestazione risale al 1964 quando finì al terzo posto. Gli ungheresi sono arrivati primi nel gruppo G davanti ai serbi.

Rossi ha convocato gli “Italiani” Balogh e Nagy. Senza dubbio la stella è Dominik Szoboszlai del Liverpool. Un occhio di riguardo va dato all’ex Milan Kerkez, che in Italia non ha potuto esprimere il suo valore.

L’Ungheria, non più la nazionale gloriosa degli anni ‘30 e ‘50, cercherà di superare un girone complesso. Ma attenzione! Questa squadra, come d’altronde la Svizzera, sa imbrigliare qualsiasi avversario.

BIO Vincenzo Pastore: Pugliese di nascita, belgradese d’adozione, mi sento cittadino di un’Europa senza confini e senza trattati.

Ho due grandi passioni: il Milan, da quando ero bambino, e la scrittura, che ho scoperto da pochi anni.

Seguire lo sport in generale mi ha insegnato tante cose e ho sperimentato ciò che Nick Hornby riferisce in Febbre a 90°: ”Ho imparato alcune cose dal calcio. Buona parte delle mie conoscenze dei luoghi in Gran Bretagna e in Europa non deriva dalla scuola, ma dalle partite fuori casa o dalle pagine sportive[…]”

Insegno nella scuola primaria, nel tempo libero leggo e scrivo.

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