EURO ’24 – GRUPPO B: SPAGNA, CROAZIA, ITALIA, ALBANIA

È il girone degli Azzurri, che se la vedranno con Spagna, Croazia e Albania.

ITALIA

L’Italia è alla undicesima partecipazione ai campionati europei di calcio. Vincitrice nel 1968 e nel 2020, finalista nel 2000 e nel 2012. È ancora fresca nella nostra memoria l’incredibile impresa compiuta dagli uomini di Roberto Mancini nell’ultima edizione, dove con merito abbiamo vinto un torneo giocato con coraggio e con il bel gioco. Una parentesi tra due cocenti mancate qualificazioni ai mondiali.

Affannoso è stato il nostro percorso di qualificazione, fino all’ultimo minuto della partita con l’Ucraina, che ha conosciuto le dimissioni di Mancini e l’arrivo di Spalletti che ha avuto il merito di averci portato in Germania. Spalletti è l’uomo su cui costruire il presente immediato e il futuro. Ci saranno dei tagli in vista degli europei, ma sicuramente si ripartirà da chi c’era tre anni fa e che saranno importanti dal punto di vista dell’esperienza.

Innesti importanti saranno Dimarco, Pellegrini e l’oriundo Retegui. Occhio anche a Calafiori del Bologna. Curiosità inevitabile sulle prestazioni di Fagioli, che tornerà dopo la squalifica per il caso scommesse. Nell’amichevole con la Turchia non abbiamo brillato, ma d’altronde le partite che anticipano una grande manifestazione sono poco indicative. Cosa attendersi dagli Azzurri ? Nel calcio è difficile riconfermarsi, ma dopo la delusione per il mancato mondiale in Qatar bisognerebbe cercare di passare il turno e provare poi a pensare partita dopo partita. Non dimentichiamoci che siamo l’Italia, un concetto ripetuto a mò di mantra in questi giorni.

Forza Italia!

SPAGNA

Le Furie Rosse sono da annoverare tra le favorite per la vittoria finale. Tredici partecipazioni per la Spagna con tre affermazioni assolute, l’ultima, ahinoi, dodici anni fa.

Resta memorabile il cammino in Austria e Svizzera nel 2008, con la guida di Aragones, il primo sigillo dell’Armada Invecible.

Nelle qualificazioni ha dominato, come spesso capita, il suo girone vincendo sette partite su otto e perdendo solo in Scozia. Dopo aver fatto la trafila delle categorie inferiori delle nazionali, Luis De la Fuente ha assunto la guida della nazionale dopo l’esonero di Luis Enrique, in seguito alla sconfitta della Spagna contro il Marocco in Qatar. Ha già vinto la Nations League contro la Croazia l’anno scorso.

La qualità della rosa spagnola è alta e il ricambio ha portato nuova linfa. In porta ci sarà Unai Simon, in difesa Laporte, a centrocampo tante soluzioni con Rodri, Fabian Ruiz e Pedri. In attacco ci sarà ancora Alvaro Morata, supportato dal giovanissimo Yamal e da Dani Olmo. Obiettivo è vincere, quindi far meglio del 2020, allorché la Roja arrivò in semifinale. Se saprà guardarsi meno allo specchio ed essere più concreta, potrà davvero dire la sua.

CROAZIA

La Croazia è alla sua settima partecipazione alla fase finale del campionato europeo e non ha mai superato i quarti di finale. Le migliori prestazioni risalgono al 1996 e al 2008, in entrambi i casi entrò tra le prime otto. Il cammino di qualificazione si è chiuso con la seconda posizione dietro alla Turchia. L’allenatore, Zlatko Dalić, è divenuto una leggenda vivente in patria. Dal 2017 guida la nazionale dei crveno-bijeli, con la quale ha raggiunto la clamorosa finale di Coppa del Mondo nel 2018, il recente terzo posto in Qatar e il secondo posto nella Nations League.

Per molti convocati è forse l’ultima chiamata per alzare un trofeo internazionale. Ci sarà ancora il talento sconfinato di Luka Modrić, in un centrocampo tra i più forti al mondo, che può contare della presenza di Kovačić e Brozović, in difesa ci sarà Gvardiol, mentre in attacco è stato chiamato l’eterno Perišić. Diversi i giocatori che militano in Italia. Il Lecce ha portato bene a Pongračić, Erlić cercherà di riscattare la stagione da incubo a Sassuolo, confermato l’atalantino Pašalic, a centrocampo assieme al granata Vlasič. Obiettivo della Croazia è quello di superare i quarti per sfidare poi la storia.

ALBANIA

Il Paese delle Aquile è alla sua seconda partecipazione agli europei. La prima, storica ed indimenticabile, otto anni fa in Francia, allorquando l’Albania non sfigurò affatto, ottenendo anche una storica vittoria contro la Romania. Nel cammino di qualificazione ha addirittura vinto il suo girone davanti alla Cechia e alla Polonia. L’Albania è guidata dall’ex Arsenal e Barcellona Sylvinho, che ha sostituito Edy Reja nel 2023. Sono ventisette i preconvocati dal commissario tecnico brasiliano sono 27, tanti gli italiani: Etrit Berisha e Ismajli (Empoli) Kastrati  (Cittadella), Djimsiti (Atalanta) , Hysaj (Lazio), Asllani (Inter) , Kumbulla, Bajrami (Sassuolo), Medon Berisha, Ramadani (Lecce). È una squadra che sembra destinata a essere la cenerentola del girone, ma guai a sottovalutarla. Può giocare un ruolo importante nell’economia generale del gruppo B. L’obiettivo sarà quello di fare dunque bella figura.

BIO Vincenzo Pastore: Pugliese di nascita, belgradese d’adozione, mi sento cittadino di un’Europa senza confini e senza trattati.

Ho due grandi passioni: il Milan, da quando ero bambino, e la scrittura, che ho scoperto da pochi anni.

Seguire lo sport in generale mi ha insegnato tante cose e ho sperimentato ciò che Nick Hornby riferisce in Febbre a 90°: ”Ho imparato alcune cose dal calcio. Buona parte delle mie conoscenze dei luoghi in Gran Bretagna e in Europa non deriva dalla scuola, ma dalle partite fuori casa o dalle pagine sportive[…]”

Insegno nella scuola primaria, nel tempo libero leggo e scrivo.

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