Il Portogallo è stato sorteggiato con Repubblica Ceca, Turchia e l’oggetto misterioso Georgia
PORTOGALLO
Campione d’Europa nel 2016, vicecampione nel 2004, il Portogallo è tra le squadre iconiche della competizione. E’ alla sua nona partecipazione. Il girone di qualificazione è stato portato a termine con il percorso netto di dieci vittorie su dieci. Il Portogallo viene dalla non eccellente prestazione mondiale, eliminata ai quarti di finale dal Marocco.
Roberto Martinez è diventato allenatore del Portogallo dal 2023, dopo la chiusura della sua esperienza con il Belgio, coronata con il terzo posto mondiale. Sono 26 i giocatori che dal 14 giugno cercheranno di portare il Portogallo il più lontano possibile nella massima manifestazione europea. La rosa a disposizione di Martinez è di assoluto livello con la presenza di Cristiano Ronaldo, che gioca il suo sesto europeo, e forse alla sua ultima manifestazione internazionale. In difesa ci saranno Joao Cancelo e Ruben Dias, con l’eterno Pepe e l’ex milanista Diogo Dalot.
A centrocampo l’ex doriano Bruno Fernandes e Vitinha. In attacco, oltre a CR7, tanta qualità, con gli occhi puntati su Rafael Leao, Joao Felix e Goncalo Ramos, tante soluzioni per qualsiasi evenienza. Non resta che vedere come si comporterà la Selecao che forse è un gradino sotto a Francia, Inghilterra, Germania e Spagna, ma che è tra le accreditate alla vittoria finale.
REPUBBLICA CECA
Undicesima partecipazione per i cechi che possono vantare anche un titolo europeo quando ancora era unita alla Slovacchia. Fu a Belgrado che la Cecoslovacchia colse una storica affermazione grazie al cucchiaio di Panenka. Nel 1996 arrivò a un soffio dal successo perdendo in finale con il golden goal di Bierhoff ai supplementari.
Non si può ancora dimenticare la straordinaria performance del 2004, dove la Repubblica Ceca uscì sul più bello, battuta dal goal del greco Dellas in semifinale. I cechi hanno chiuso il girone di qualificazione a pari punti con l’Albania, ma si sono piazzati secondi in virtù della netta sconfitta nel confronto diretto.
Il commissario tecnico Hasek, omonimo del celebre scrittore, guida dal 2024 la nazionale e cercherà di riportare la squadra oltre il primo turno, come avvenuto quattro anni fa. La lista dei 26 giocatori ha la particolarità di avere molti che giocano in patria. Patrick Schick (ricordate il suo gol contro la Scozia?) è la stella di una squadra che può stupire perchè come diceva l’altro Hasek nel suo famoso “Il Buon Soldato Shvejk”: “Una grande epoca esige grandi uomini”. E chissà se non siamo agli albori di una nuova epoca del calcio ceco.
TURCHIA
Il calcio turco va a folate e queste folate restano indimenticabili. Oltre alla straordinaria prova del mondiale del 2002, nel 2008 raggiunse la semifinale, persa di misura contro la Germania. Sesta presenza intanto per la squadra del Bosforo che ha chiuso il girone di qualificazione davanti alla Croazia di Modric e compagni.
Alla guida tecnica il nostro Vincenzo Montella, che dopo aver allenato in Italia per diversi anni è giunto in Turchia alla corte dell’Adana Demirspor, prima di essere scelto come ct. Oltre a Calhanoglu, Demiral, Celik, è presente Yldiz della Juventus. Yazici del Lille dovrebbe essere il terminale offensivo di Montella, in una squadra che presenta un buon numero di giocatori del campionato turco.
Obiettivo è far meglio dell’Europeo di quattro anni fa, chiuso con un misero gol e zero punti. Poi, il calcio turco è fatto di folate per così dire storiche e allora è lecito aspettarsi di tutto.
GEORGIA
Unica esordiente al campionato europeo, arriva in Germania come una sorta di oggetto misterioso. Ha chiuso al quarto posto nel suo girone di qualificazione, ma grazie alle prestazioni in Nations League ha avuto l’accesso allo spareggio che ha vinto superando Lussemburgo e Grecia. L’allenatore è WIlly Sagnol che guida i crociati dal 2021. La qualificazione è già un successo per Tbilisi e coloro che andranno in Germania onoreranno questo stato caucasico. Un nome su tutti: Kvaratskhelia del Napoli. Ci sono, inoltre, tanti altri giocatori che militano nei più svariati campionati d’Europa, tra cui figura il “nostro” Lochoshvili, che gioca con la Cremonese.
Fare una bella figura sarà il principale obiettivo del collettivo georgiano, che ha già scritto la sua personalissima storia calcistica.
BIO Vincenzo Pastore: Pugliese di nascita, belgradese d’adozione, mi sento cittadino di un’Europa senza confini e senza trattati.
Ho due grandi passioni: il Milan, da quando ero bambino, e la scrittura, che ho scoperto da pochi anni.
Seguire lo sport in generale mi ha insegnato tante cose e ho sperimentato ciò che Nick Hornby riferisce in Febbre a 90°: ”Ho imparato alcune cose dal calcio. Buona parte delle mie conoscenze dei luoghi in Gran Bretagna e in Europa non deriva dalla scuola, ma dalle partite fuori casa o dalle pagine sportive[…]”
Insegno nella scuola primaria, nel tempo libero leggo e scrivo.