Euro 2024: l'Albania di Sylvinho - Foto via Sky Sport

EURO ’24 – LE NAZIONALI: L’ALBANIA E IL FATTORE SORPRESA

“Mentre il saggio pensa, il folle compie la follia”.

Sembra centrato, e addirittura calzante, il motto albanese sul saggio e il folle. Un proverbio adatto a parametrare il movimento calcistico della Shqipëria (endonimo utilizzato in patria dagli abitanti) proiettato agli Europei in Germania.

Il saggio ragiona, il folle agisce senza riserve: una rivalità tra due soggetti diversi che rievoca a tratti il dualismo cartesiano ed esemplifica il rapporto tra le tre dame del Gruppo B (Italia, Spagna e Croazia) e la giovane Cenerentola del medesimo cluster, l’Albania.

La Nazionale delle Aquile rossonere si presenta a Euro 2024 come underdog e mina vagante del girone, con quella inconsapevole follia che può spezzare la legge de “il più forte vince, il più debole perde” e sovvertire un pronostico sulla carta già scritto.

Pallone, çiftelia e Balcani: il calcio della rappresentativa albanese è una musica antica, danza pizzicata nella terra delle aquile, una passione radicata nella penisola e aperta alla modernità. Lo dimostra lo switch compiuto della Federazione a gennaio 2023 con l’ingaggio di Sylvinho, chiamato ad aprire un nuovo corso dopo la storica qualificazione agli Europei del 2016, con Gianni De Biasi in panchina, e anni di gestioni buie con Christian Panucci e Edy Reja.

Nonostante un curriculum da allenatore non particolarmente esaltante (brevi le parentesi di Lione e Corinthians), il brasiliano ex Arsenal e Barcellona, con un trascorso da collaboratore tecnico di Mancini e poi di Tite nella Seleção, inverte la rotta e si rivela una sorpresa.
Al di là delle più rosee aspettative, l’Albania si qualifica agli Europei con un turno di anticipo e arriva prima in un girone tutt’altro che semplice. Una sola sconfitta all’esordio contro la Polonia, 3 pareggi e 4 vittorie, tra cui quelle decisive a Tirana contro le big del gruppo, le Aquile bianche e i piccoli Leoni della Repubblica Ceca. Un vero exploit, figlio delle scelte coraggiose di Sylvinho e del suo istinto sparviero.

La Nazionale albanese – Foto via Sky Sport

In medio stat virtus: i talenti a centrocampo

Alla guida dell’Albania, il tecnico di San Paolo ha subito tramandato il suo credo e i principi di gioco, puntando sulle idee e un tipo di calcio più audace, di matrice brasiliana come la sua origine, accantonando il precedente 1-3-5-2 all’italiana per transitare a un proficuo 1-4-3-3 nella sua interpretazione più fluida, con la variante del 1-4-2-3-1 cucita a seconda della disposizione degli intermedi.
Il cuore della squadra è il centrocampo, reparto con la maggior concentrazione di talento. Virtù che sta nel mezzo, come dicevano i latini, e quindi è nel mezzo che tutto ruota a livello tecnico e tattico, con un trittico di conoscenze “italiane” composto da Ramadani, Asllani e Bajrami.

Nella testa di Sylvinho le relazioni tra i giocatori regolano le funzioni e, di conseguenza, le posizioni. Rispetto al passato, a cambiare nell’Albania è la struttura: niente più difesa a 3, ma linea arretrata a 4 e tridente avanzato, con i terzini e le ali esterne a lavorare simultaneamente in fase di non possesso. Compattezza, attitudine al sacrificio e reazione rapida al cambio di possesso: nella logica delle transizioni, offensive e difensive, abbinate alle due consuete fasi di gioco, il team rossonero tiene un atteggiamento proattivo, con un baricentro talvolta alto e una gestione pulita della sfera.

Difendere e attaccare

I comandamenti di Sylvinho sono chiari: difendere e attaccare con ordine, estrapolando il meglio da ogni effettivo, in particolare nel palleggio nello stretto e nella “salida” veloce dalle retrovie per entrare nella metà campo avversaria. La solidità difensiva è certamente l’arma migliore dell’Albania: sono solo 4 i gol subiti nel girone di qualificazione in 8 partite, con una media di una rete incassata ogni 180 minuti.

Nelle amichevoli pre-europeo i rossoneri hanno battuto Liechtenstein (3-0) e Azerbaigian  (3-1), due sparring partner di livello inferiore, con un bilancio di 6 gol all’attivo e uno al passivo.

Sylvinho è consapevole che il percorso in Germania sarà lungo e in salita, una montagna quasi impossibile da scalare contro i colossi Spagna e Italia – favorite ai blocchi di partenza – e la Croazia a tallonare le prime due. Radar accesi e massima concentrazione: l’obiettivo delle Aquile è non perdere l’orientamento, cercando di reggere l’urto delle avversarie e provare a ripartire.

Un quadro tattico di non semplice gestione, molto serrato e complesso, considerate le difficoltà dei rossoneri nel costruire occasioni da gol. Senza il centravanti Sokol Cikalleshi, escluso inaspettatamente dalla lista dei convocati da Sylvinho, l’Albania dovrebbe affidarsi all’imprevedibilità e alla freschezza di Armando Broja. Una chiamata importante per il giovane talento del Chelsea, nell’ultima stagione al Fulham, atteso al salto definitivo ormai da un paio d’anni e determinato a ritagliarsi un ruolo da protagonista in Nazionale. Sarà lui l’outsider di Euro 2024 e il coniglio dal cilindro estratto da Sylvinho? Ai posteri l’ardua sentenza.

Sylvio Mendes Campos Júnior, noto come Sylvinho – Foto vi Il Corriere dello Sport

La formazione tipo

Nelle tre gare del girone B l’Albania dovrebbe schierare un 1-4-3-3 (o la variante 1-4-2-3-1), con tanti volti noti della Serie A: tra i pali capitan Berisha; Hysaj e Mitaj collocati sulle corsie esterne come terzini, con l’atalantino Djimsiti e l’empolese Ismajli al centro della difesa; nel mezzo il leccese Ramadani supportato dalle due mezzali di qualità, l’interista Asllani e il neroverde del Sassuolo Bajrami; in avanti tridente con Asani e Seferi alle spalle del giovane talento Armando Broja. In caso di passo falso da parte dell’attaccante del Chelsea è pronto a subentrare Rey Manaj, ex Spezia e bomber del Sivasspor con 18 reti siglate nell’ultimo campionato turco.

Occhi puntanti sull’altra promessa Ernest Muci, trequartista in ascesa acquistato dal Besiktas a febbraio 2024 dopo l’esperienza in Polonia col Legia Varsavia.

Una cosa è certa: la squadra rossonera andrà in Germania a giocarsi le sue chance, con pressioni ridotte e voglia di mettersi in mostra, tentando di rovesciare il vaticinio e cambiare il proprio status da figurante a rivelazione. Spagna, Italia e Croazia sono avvisate!

PROBABILE FORMAZIONE
Albania (14-3-3): Berisha; Hysaj, Ismajli, Djimsiti, Mitaj; Asllani, Ramadani, Bajrami; Asani, Broja, Seferi.

I convocati di Sylvinho

  • Portieri: Etrit Berisha, Thomas Strakosha, Elhan Kastrati
  • Difensori: Berat Djimsiti, Elseid Hysaj, Ivan Balliu, Ardian Ismajli, Arlind Ajeti, Naser Aliji, Mario Mitaj, Enea Mihaj, Marash Kumbulla
  • Centrocampisti: Amir Abrashi, Kristjan Asllani, Nedim Bajrami, Medon Berisha, Klaus Gjasula (Darmstadt), Qazim Laçi, Ernest Muçi, Ylber Ramadani
  • Attaccanti: Jasir Asani, Armando Broja, Mirlind Daku, Arbër Hoxha, Rey Manaj, Taulant Seferi

BIO: Andrea Rurali
Brianzolo Doc, classe 1988. Da sempre appassionato di cinema, tv, calcio, sport e viaggi.

  • Lavoro a Mediaset dal 2008 e attualmente mi occupo del palinsesto editoriale di Cine34.
  • Sono autore del programma di approfondimento cinematografico “Vi racconto” con Enrico Vanzina e co-regista dei documentari “Noi siamo Cinema” e “Vanzina: una famiglia per il cinema”.
  • Dal 2014 dirigo la rivista web CineAvatar.it (http://cineavatar.it/)
  • Nell’autunno 2022 ho fondato la community Pagine Mondiali e nell’estate 2023 la piattaforma sportiva Monza Cuore Biancorosso.
  • Da agosto 2023 collaboro con la testata giornalistica Monza-News, scrivendo le analisi delle partite dei biancorossi e partecipando alla trasmissione Binario Sport.
  • Dal 2019 collaboro con la casa editrice Bietti, in particolare per la realizzazione di saggi sul cinema inseriti nelle monografie di William Lustig, Manetti Bros, Dario Argento e Mike Flanagan.
  • Tra le mie pubblicazioni, il saggio “Il mio nome è western italiano” nel volume Quando cantavano le Colt. Enciclopedia cine-musicale del western all’italiana (F. Biella-M. Privitera, Casa Musicale Eco, 2017).

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