EURO ’24 – PRE GARA 1 – GIRONE A: GERMANIA – SCOZIA

30 Giugno 1996

Wembley Stadium, London

Germania-Repubblica Ceca, finale del Campionato Europeo.

L’ariete dell’Udinese Oliver Bierhoff, alla sua ottava presenza con la Germania dopo il suo esordio in bianco pochi mesi prima, al 69’ subentrò a Mehmet Scholl con la Germania sotto 0-1.

Oliver Bierhoff a segno nella finale di Euro 1996 a Wembley contro la Repubblica Ceca

Quasi immediatamente, al 73’ firmò il pareggio tedesco su assist di Christian Ziege (in un fraseggio tutto Rossonero postumo), forzando la gara ai Tempi Supplementari.

Non pago, l’omone di Karlsruhe mise a segno il Golden Goal al 95’ su servizio di Jurgen Klinsmann, regalando così alla Germania la sua terza e ultima vittoria in un Europeo, 28 anni fa, dopo i successi del 1972 in Belgio e del 1980 in Italia.

Quest’oggi la Germania si ritrova a giocare Euro 2024 in casa, sempre una occasione unica, per la squadra ospitante.

Se poi si tratta di una delle squadre più titolate dell’intero panorama europeo come Die Mannschaft, allora il ruolo di favorita diviene d’obbligo.

Così è per la Germania, paese che ospita questa 17° edizione dei Campionati Europei, 10 stadi bellissimi, tanta storia, tante vittorie e tanta passione in una delle più rinomate culle del calcio mondiale.

Come di consueto la gara d’esordio spetta sempre ai padroni di casa del Gruppo A, quindi stasera alle ore 21 i tedeschi affronteranno la Scozia all’Allianz Arena di Monaco nel match inaugurale della competizione.

Non è facile, per tutte le squadre di questo Campionato Europeo, affrontare questa competizione a distanza così ravvicinata dalla fine dei rispettivi campionati.

Per quanto riguarda la Germania, dopo i pochi giorni trascorsi insieme agli ordini di Julian Nagelsmann, quello che al momento pare mancare ai tedeschi è la chimica.

I padroni di casa sono infatti un insieme di giocatori che arrivano da realtà estremamente diverse, con giocatori provenienti dalle corazzate Bayern Monaco (Manuel Neuer, Joshua Kimmich, Thomas Mueller, Jamal Musiala) e Borussia Dortmund (Nico Schlotterbeck e Niclas Fullkrug), dai neo campioni di Bundesliga Bayer Leverkusen (Jonathan Tah, Robert Andrich, Florian Wirtz), dalla rivelazione Stoccarda (Maximilian Mittelstadt e Deniz Undav), fino ad arrivare a giocatori protagonisti all’estero (Pascal Gross, Kai Havertz, Ilkay Gundogan e Antonio Rudiger) e al giovane talento in erba dal grande futuro come Maximilian Beier dell’Hoffenheim, tutti insieme alla ricerca del giusto equilibrio per affrontare questo Europeo.

Maximilian Beier, il gioiellino dell’Hoffenheim

Non sarà un lavoro facile per l’ex allenatore del Bayern Monaco Julian Nagelsmann, arrivato sulla panchina tedesca lo scorso settembre 2023 per sostituire Hans-Dieter Flick.

Stasera sarà la sua nona gara da Commissario Tecnico tedesco e la prima in un torneo ufficiale, dopo aver sudato freddo nei 4 giorni dal 18 al 21 novembre 2023, con due sconfitte pesanti subite contro Turchia e Austria, e dopo essersi comunque rifatto a marzo 2024 con due convincenti vittorie su Francia e Olanda.

Come detto la squadra di Julian Nagelsmann è indicata come la favorita d’obbligo per la vittoria finale di questo Euro 2024, sia per la forza dell’organico a disposizione del CT tedesco sia per il non trascurabile fattore campo, anche se contro la Tartan Army di stasera, il tifo scozzese sarà, come spesso accade, un fattore.

Anche se fino a questo momento le prestazioni della Germania non sono state particolarmente entusiasmanti, i tedeschi non possono non essere considerati i favoriti di questa gara, anche se come sappiamo la Scozia è un avversario difficile da affrontare.

Nonostante la storia sia avversa alla Tartan Army nelle manifestazioni continentali e mondiali, non essendo mai riusciti a superare il primo turno, la Scozia di Steve Clarke si è qualificata all’Europeo disputando un grande Girone, ottenendo la qualificazione come seconda classificata del Gruppo A, dietro alla Spagna (una sola sconfitta per le Furie Rosse, subita proprio per mano della Scozia) e davanti a Norvegia, Georgia e Cipro, un ottimo girone dove gli scozzesi hanno dispensato ottimo calcio, prendendosi come detto la soddisfazione di battere la Spagna, 2-0 con doppietta del giocatore dal Manchester United Scott McTominay, stereotipo della nuova generazioni di centrocampisti con attitudine offensiva scozzesi.

A tal riguardo, chi ha una certa età non può non ricordare Joe Jordan, The Shark (Lo Squalo, da non confondere con l’indimenticato ed indimenticabile Squalo Bianco di Villasanta), centravanti scozzese anni 70/80 di Rossonera memoria, o anche il più recente Duncan Ferguson, pure lui stereotipo del ruvido ariete d’area, tipologie di giocatori che per decenni hanno incarnato la attitudine calcistica d’Albione, e che nel calcio del terzo millennio sembrano essersi un po’ persi.

Detto ciò, la Scozia può essere un cliente difficile per i teutonici che, come detto, non sembrano ancora aver acquisito la amalgama giusta in vista del torneo (come peraltro la maggior parte delle contendenti, va detto), e che possono quindi soffrire la voglia di far bene e le motivazioni della Tartan Army.

Oltre al già citato McTominay, Steve Clarke può contare su alcuni nomi di buon livello internazionale, come il veterano capitano Andrew Robertson, padrone della fascia sinistra di Anfield Road a Liverpool, come il capitano del Celtic Callum McGregor, e come l’attaccante John McGinn dell’Aston Villa, 9 reti in 54 gare stagionali con i Villans, e protagonista della cavalcata della squadra di Birmingham condotta da Unai Emery verso la qualificazione in Champions League. Nessuna “stella” di prima grandezza quindi tra i ragazzi di Clarke, solo un buon gruppo che, se ben amalgamato, può essere capace di condurre un buon girone e guadagnare lo storico traguardo della qualificazione al turno successivo.

John McGinn può essere un fattore per la Scozia a questo Euro 2024

Nelle due gare di avvicinamento al torneo, entrambe le squadre arrivano da una vittoria e un pareggio.

Per i tedeschi è arrivato il pareggio a reti inviolate contro l’Ucraina a Norimberga, dove l’undici di Nagelsmann ha giocato comunque una buona partita, gara che ha segnato l’esordio in bianco da parte del gioiellino Maximilian Beier, che ha deliziato Nurnberg con il suo grande talento. Quattro giorni dopo al Borussia Park di Moenchengladbach, Die Mannschaft hanno sconfitto la Grecia 2-1 in rimonta, con le reti siglate da Kai Havertz e Pascal Gross, dopo il vantaggio ellenico nella prima frazione arrivato grazie alla rete di Georgios Masouras dopo una indecisione di Manuel Neuer.

Per la Scozia invece è arrivata la vittoria 2-0 su Gibilterra, reti di Ryan Christie del Bournemouth e Che Adams del Southampton, una buona gara per la squadra di Clarke, ed il pareggio 2-2 contro la Finlandia, raggiunti nel finale dai finnici all’85’, dopo essere stati in vantaggio 2-0 grazie all’autorete di Hoskonen e al gol dell’attaccante degli Heart of Midlothian Lawrence Shankland.

Ovvio che le indicazioni delle amichevoli pre-torneo lascino spesso il tempo che trovano, ma per quanto riguarda queste due squadre, la gara di apertura si preannuncia estremamente interessante.

Si comincia quindi con gli Europei 2024, dove le favorite sono sempre le “solite” (e non c’era bisogno delle indicazioni di Josè Mourinho per individuarle), ma a poche ore dalla partita inaugurale alla Allianz Arena di Monaco di Baviera, la Germania è, se possibile, la favorita delle favorite di questo torneo, Scozia permettendo.

BIO: Daniele Vecchi è un giornalista, scrittore, commentatore, TV producer e Communication Manager di Ferrara. Ha scritto 12 libri di basket, calcio e narrativa, è appena uscito il suo nuovo libro LUKA DONCIC – IL GIOVANE DELLE MERAVIGLIE. 

Ex musicista, da sempre nel mondo dello sport, commenta la Bundesliga per Sky Sport Switzerland, il Guinness Six Nations di rugby, collabora con La Giornata Tipo, con la Lega Volley Maschile e con la CEV (Confédération Européenne Volleyball).

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