Non si può non partire dal contesto bellico-politico, che da più di due anni caratterizza la vita dell’Ucraina. Un paese che nello sport, in particolare nel calcio, ha trovato il modo di riscattare un presente difficile, sospeso nell’angoscia di un conflitto tanto incerto quanto terrificante, ridando alla sua gente speranza e voglia di andare avanti. Tra mille difficoltà, la squadra di Serhij Rebrov è riuscita a staccare il pass per EURO 2024, il quarto di fila. Un percorso costruito su campi neutri, che sono diventati la casa provvisoria dell’Ucraina, e sulla classe di una delle migliori generazioni della storia del calcio ucraino.
Dicevamo, l’Ucraina gioca il suo quarto torneo nella massima competizione continentale. Il primo nel 2012, l’Europeo di casa organizzato con la Polonia, dove ottenne una sola vittoria, quella sulla Svezia con la grande doppietta di Andrij Shevchenko, che rispose al gol di Zlatan Ibrahimović. La migliore prestazione degli ucraini è recente e risale a quattro anni fa con il raggiungimento dei quarti di finale, persi poi contro l’Inghilterra (0-4).
Il cammino di avvicinamento è stato tortuoso e complesso.
Finita terza dietro ad Inghilterra e Italia, con la quale ha conteso fino all’ultima giornata il secondo posto – o forse sarebbe meglio dire fino all’ultimo minuto-, ha giocato i play-off contro Bosnia Erzegovina e Islanda, due partite secche, decisamente complesse. Sotto nella finale contro l’Islanda per il gol del genoano Gudmundsson, é riuscita a ribaltare il risultato e vincere per 2 a 1 con le reti di Cyhankov e Mudryk.
La nazionale è guidata da una delle leggende del calcio ucraino, Serhij Rebrov, noto per essere stato la spalla di Andrij Shevchenko nella Dinamo Kiev alla fine degli anni 90. Quella squadra, nella quale giocava anche Kaladze, riuscì ad approdare alle semifinali di Champions League. Le due leggende ricoprono ancora oggi ruoli chiave per il calcio gialloblu: Shevchenko è presidente della Federazione calcistica dell’Ucraina e Rebrov il commissario tecnico.
Le amichevoli di avvicinamento a Euro 2024 sono state ben tre. Il 3 giugno ha sfidato la Germania, pareggiando 0 a 0. Rebrov ha utilizzato un 1-5-4-1 con la sola punta Yaremchuk. Può essere indicativa la partita contro la Polonia, persa per 3 a 1 e giocata il 7 giugno. In questo match Rebrov ha impiegato tra i pali Bushchan, in difesa Mykolenko, Talovierov, Bondar e Tymchyk, a centrocampo Zubkov, Sydorchuk, Malinovskyi Yarmolenko, Sudakov e Dovbyk in attacco. La Polonia ha sfruttato gli errori di una difesa da incubo che dev’essere registrata in vista dell’esordio europeo. Problemi sui calci d’angolo: i gol di Walukiewicz e di Romanczuk sono venuti entrambi da palla inattiva. La rete del 2 a 0, invece, su un cross ininfluente di Zielinski, mal interpretato dalla difesa. Di Dovbyk la rete della bandiera a fine primo tempo.
Nell’ultimo test, vittoria facile contro la modesta Moldavia a Chisinau. Rebrov ha utilizzato l’ 1-4-4-2 cambiando gli interpreti e provando quindi soluzioni alternative. Le reti sono state segnate da Yaremchuk, Tsykangov, Dovbyk e Sudakov.
Il capitale umano a disposizione di Rebrov è all’altezza e il commissario tecnico ha dato prova di saper interpretare tatticamente le partite, in base all’avversario. Dovrà sistemare alcune cose dietro, ma è anche vero che durante queste amichevoli ha sperimentato tanto. L’Ucraina ha giocato ben tre partite, una in più rispetto ad altre nazionali.
È un gruppo che secondo molti è composto da una delle migliori generazioni del calcio ucraino. C’è solo Malinovskiy a rappresentare la Serie A. Il giocatore più rappresentativo e Zinchenko dell’Arsenal che avrà una funzione tattica molto importante in mezzo al campo. Lunin é tra le alternative tra i pali. Nonostante il conflitto, molti ucraini giocano in patria con lo Shaktar (Bondar, Matvienko, Konoplya, Sudakov, Zubkov) e Dinamo Kiev (Bushchan, Tymchyk, Yarmolenko, Shaparenko, Brazhko,Vanat). L’Ucraina si appoggerà sulle prestazioni di Dobvyk, 24 gol in Liga e capocannoniere con il Girona dei miracoli. Attenzione anche a Mudryk del Chelsea. Una squadra piena di valore e di qualità che ha dalla sua anche l’orgoglio. L’Ucraina ha la possibilità di passare un girone alla sua portata. Esordirà lunedì 17 contro la Romania. Una vittoria spianerebbe la strada per gli ottavi. Prima del Belgio, un’altra squadra che non rappresenta un ostacolo insormontabile, la Slovacchia. Dagli ottavi in poi tutto può succedere e se l’Ucraina riuscirà a mettere insieme classe e orgoglio sarà un duro avversario per tutti.
Slava Ukrajini!
BIO: VINCENZO PASTORE.
Pugliese di nascita, belgradese d’adozione, mi sento cittadino di un’Europa senza confini e senza trattati.
Ho due grandi passioni: il Milan, da quando ero bambino, e la scrittura, che ho scoperto da pochi anni.
Seguire lo sport in generale mi ha insegnato tante cose e ho sperimentato ciò che Nick Hornby riferisce in Febbre a 90°: ”Ho imparato alcune cose dal calcio. Buona parte delle mie conoscenze dei luoghi in Gran Bretagna e in Europa non deriva dalla scuola, ma dalle partite fuori casa o dalle pagine sportive[…]”
Insegno nella scuola primaria, nel tempo libero leggo e scrivo.