È già tempo di verdetti per EURO 2024. Il gruppo E, quello che alla vigilia era ritenuto come il più equilibrato e il meno pronosticabile, si deciderà all’ultima giornata. In realtà, il Belgio, favorito per il primo posto secondo i bookmakers e gli addetti ai lavori, è finito nella bagarre dopo la sconfitta all’esordio contro una sorprendente Slovacchia, riproponendo ancora una volta annose questioni sulla consistenza di quella Golden Generation che deve fronteggiare anche l’inesorabilità dell’età che passa.
Proprio dieci anni fa questa straordinaria sfornata di talenti esordiva in Brasile, in un mondiale positivo, finito tuttavia ai quarti contro l’Argentina. Tante aspettative erano state riposte nell’Europeo del 2016, finito traumaticamente ai quarti al cospetto del sorprendente Galles. Questo fantastico gruppo di calciatori ha raccolto soltanto un terzo posto al mondiale di Russia, migliore prestazione, e conosciuto delusioni cocenti ad Euro 2020 e soprattutto in Qatar. Il Belgio, nella sua storia, ha disputato la finale del campionato europeo nel 1980, allorquando perse in finale contro la Germania Ovest. Nell’ultima giornata della fase a girone l’avversario sarà l’Ucraina di Serhij Rebrov. Gli ucraini, dopo un inizio di torneo complicato, sono risorti nei secondi quarantacinque minuti contro la Slovacchia e adesso possono giocarsi il passaggio del turno contro i Diavoli Rossi.
Entrambe le squadre sono appaiate a tre punti.
Partiamo dagli ucraini.
Dopo l’esordio shock contro i rumeni, dove il possesso palla era stato sterile, Rebrov ha ricompattato l’ambiente e ha cambiato soprattutto tra i pali, dove il disastroso Lunin è stato sostituito da Trubin, decisivo effettivamente in alcuni interventi, e ha proposto un 4-3-3. Quando Schranz ha realizzato l’1 a 0 per gli slovacchi, l’epilogo sembrava già scritto. Ma l’Ucraina è cresciuta nell’ultima parte della prima frazione e nel secondo tempo è riuscita a ribaltare il risultato con le reti di Shaparenko, eletto miglior giocatore della partita, e Yaremchuk. Questa vittoria ha dato fiducia a tutto l’ambiente, pronto ora ad affrontare il Belgio. Lo stesso Shaparenko, autore anche dell’assist del secondo gol, ha sottolineato che non deve illudere la sconfitta dei Diavoli Rossi contro la Slovacchia perché sono una grandissima squadra. La sua prestazione, come quella dei compagni, ha il forte valore simbolico di una nazione che sta vivendo un presente molto difficile. Abbiamo già parlato dell’orgoglio degli ucraini, che nelle difficoltà può diventare un valore aggiunto. Lo stesso calciatore ha vissuto una stagione complessa, condizionata da un infortunio importante, un motivo in più per gioire.
Stesso percorso per il Belgio che ha perso la partita d’esordio contro la Slovacchia, un match che ha visto il VAR annullare due gol a Romelu Lukaku. Domenico Tedesco aveva detto che una rete avrebbe sbloccato la sua nazionale. Pare che fino alla Slovacchia il Belgio avesse un problema con il gol nelle fasi finali, considerando che in Qatar aveva segnato una sola rete. Con la Romania il tecnico italiano è passato dal 4-2-3-1 della sfida agli slovacchi, al 3-4-3, affidandosi dietro all’esperienza di Vertonghen e sfruttando sulle fasce Doku e Theathe, con Lukebakio a tormentare la difesa rumena. Il 2 a 0 dei belgi è stato meritato, una prova che dà fiducia a Tedesco e che ha esaltato la classe di De Bruyne, in gol e autore di un’ottima prestazione che gli è valsa il premio di uomo partita. Va detto che il compito dei belgi è stato reso più semplice dal gol di Tielemans dopo due minuti, ma i Diavoli Rossi sono stati bravi a indirizzare sui propri binari una partita nella quale la Romania ha anche impegnato Casteels in più di un’occasione. Lukaku si è visto annullare il terzo gol di questo Europeo, ormai una faccenda personale con il VAR.
A Stoccarda, dove arbitrerà l’inglese Anthony Taylor, sarà una partita delicata per entrambe le formazioni. Un pareggio in contemporanea nelle due sfide garantirebbe il passaggio del turno a Belgio e Romania, detentori di una migliore differenza reti. Questa partita, dunque, è da dentro o fuori, soprattutto per gli ucraini, anche se un pareggio tra le due compagini, con contemporanea vittoria di una delle due squadre dell’altro match, Slovacchia-Romania, potrebbe qualificare entrambe, i belgi come secondi, gli ucraini come terzi.
Attenzione particolare sui due attaccanti, Lukaku e Dobvyk, che finora hanno deluso e che cercheranno di essere decisivi, anche se l’ucraino non dovrebbe partire titolare. Gli uomini chiave potrebbero essere da una parte De Bruyne e Mudryk dall’altra, per una sfida che si preannuncia molto interessante. Il Belgio dovrà rinunciare a Lukebakio, squalificato.
Curiosità: le due squadre non si sono mai sfidate in una fase finale di una grande competizione, né tantomeno in amichevole, quindi un motivo in più per seguire questa partita che vale un posto agli ottavi di finale.
BIO: VINCENZO PASTORE
Pugliese di nascita, belgradese d’adozione, mi sento cittadino di un’Europa senza confini e senza trattati.
Ho due grandi passioni: il Milan, da quando ero bambino, e la scrittura, che ho scoperto da pochi anni.
Seguire lo sport in generale mi ha insegnato tante cose e ho sperimentato ciò che Nick Hornby riferisce in Febbre a 90°: ”Ho imparato alcune cose dal calcio. Buona parte delle mie conoscenze dei luoghi in Gran Bretagna e in Europa non deriva dalla scuola, ma dalle partite fuori casa o dalle pagine sportive[…]”
Insegno nella scuola primaria, nel tempo libero leggo e scrivo.