Gareth Southgate deve aver sentito nelle orecchie per 95 minuti rimbombare il terribile coro “a lot of rubbish” (un mucchio di immondizia), cantato dai tifosi inglesi dopo uno scialbo pareggio per 0-0 contro la Svizzera a Wembley nel 1977.
Può sembrare esagerato, ma questa e’ l’esatta fotografia in cui si e’ trovata la nazionale inglese a circa 30 secondi dalla fine dei tempi regolamentari del match con la Slovacchia.
Un match che stava per mettere il timbro definitivo ad un fallimento totale.
Alla fine di una partita giocata in linea con le altre 3 precedenti il suo fuoriclasse piu’ rappresentativo ha pensato bene di cambiarne la storia con una rovesciata perfetta, Jude Bellingham, riapparso all’improvviso in questo Europeo.. dal primo tempo della prima partita con la Serbia.
Il match e’ iniziato con le due squadre schierate con i loro moduli classici: il 1-4-2-3-1 dell’Inghilterra e il 1-4-3-3 della Slovacchia ma pronto a diventare 1-4-5-1 in fase difensiva.
Southgate ha affiancato a Rice, come secondo mediano, il giovane Mainoo; in avanti confermati i soliti Foden-Kane-Saka con Bellingham a fare gioco.
La Slovacchia con Skriniar a guidare la difesa, Lobotka metronomo con a fianco Kucka e Duda e con i tre di attacco Schranz-Strelec-Haraslin pronti a far male in velocità.
Ed e’ questo il “refrain” che racconterà il primo tempo: con un Inghilterra pachidermica nella costruzione del gioco e praticamente immobile nei suoi uomini di attacco: Foden involuto ed evanescente mai un guizzo o un invenzione sia in fascia sia quando prova ad entrare dentro il campo, cosi come Bellingham che trotterella e Kane avulso dal gioco.
La Slovacchia di Calzona invece e’ bravissima a chiudere tutti gli spazi ed a volare in ripartenza, facendo correre due “brividi” agli Inglesi in apertura del match e passare meritatamente in vantaggio al 25° minuto con Schranz che batte Pickford con un preciso diagonale a difesa schierata (male), bello però il filtrante perfetto di Strelec .
Il secondo tempo sembra partire con gli inglesi piu’ determinati, al 50° minuto Foden va in gol dopo una bella azione in velocità ma la sua posizione e’ palesemente in offside, rete annullata… ma e’ un fuoco di paglia… ritorna lo stucchevole ticchettio perimetrale che non genera nessun pericolo alla Slovacchia; che anzi al 56° minuto sfiora il gol incredibile da 50 metri dopo un’ incomprensione tra Stones ed il disastroso Walker e Pickford fuori dai pali.
Ciò che balza all’occhio e’ l’assoluto encefalogramma piatto dei giocatori deputati a creare gioco: Bellingham come già detto trotterella, i due esterni mai inventano, ci si affida ad improbabili cross dalla trequarti facile preda della retroguardia Slovacca; fino al 79° minuto, quando Kane di testa manda clamorosamente a lato un cross finalmente decente.
All’ 81° minuto un tiro di Rice si schianta sul palo a portiere battuto.
Le squadre pur avendo già fatto alcuni cambi, di fatto non modificano il corso della partita nei restanti minuti, l’Inghilterra continua ad imbastire un forcing disordinato, con un interessante Palmer entrato al posto di Trippier che tenta perlomeno di inventare qualcosa, ed una Slovacchia attenta a chiudere qualsiasi varco.
Arriviamo cosi’ la 95° minuto quando il gioco del calcio ci ricorda per l’ennesima volta quanto possa essere crudele: da una rimessa laterale per l’Inghilterra Guehi spizza la palla di testa in mezzo all’area slovacca e Jude Bellingham in perfetta rovesciata manda la palla in rete alla sinistra del portiere, frantumando i sogni di un’impresa epica per la Slovacchia e regalando una boccata di ossigeno ai tre Leoni ormai con un piede gia’ negli spogliatoi, WHO ELSE!! (chi altro) il suo grido di rabbia verso i sostenitori inglesi.
Chi ha visto un po’ di calcio sa perfettamente che i tempi supplementari dopo un epilogo del genere sono già scritti… infatti in apertura di extra-time Kane su appoggio dell’altro centravanti Toney, appena entrato, di testa mette il timbro definitivo all’incontro e manda ai quarti l’Inghilterra. La Slovacchia torna a casa, ma per impegno ed abnegazione avrebbe meritato di proseguire.
Cosa ci dice questo incredibile ottavo…che l’Inghilterra si conferma la piu deludente delle squadre favorite alla vittoria finale salvata dai suoi campioni, che con molta probabilita’, almeno di un miracolo salutera’ il suo allenatore Southgate incapace anche oggi di ribaltare questo trend di non gioco…e che con la Svizzera, il rischio di un ritorno anticipato in Inghilterra e’ altissimo. Per Calzona ed i suoi ragazzi un bravi a tutti. in particolare a un Lobotka meraviglioso, a un inossidabile Kucka e ai tre giocatori del tridente offensivo interessantissimi.
LE FORMAZIONI UFFICIALI:
INGHILTERRA (1-4-2-3-1): Pickford; Walker, Guehi, Stones, Trippier (dal 66′ Palmer); Rice, Mainoo (dall’84’ Eze); Saka, Bellingham, Foden (dal 94′ Toney); Kane. CT Southgate
SLOVACCHIA (1-4-3-3): Dubravka; Pekarik, Vavro, Skriniar, Hancko; Kucka (dall’81’ Bero), Lobotka, Duda (dall’81’ Benes); Schranz (dal 93′ Gyomber), Strelec (dal 61′ Bozenik), Haraslin (dal 61′ Suslov). CT Calzona
MARCATORI: 25′ Schranz (S), 90+5′ Bellingham (I), Kane (I) 1’TS
ASSIST: Strelec (S), Guehi (I), Toney (I)
BIO: Stefano Salerno nato a Livorno classe 1963, vivo a Firenze dal 1997 lavoro nel campo delle Telecomunicazioni, sono milanista dalla nascita appassionato di calcio inglese dai primissimi anni 70 e sostenitore della squadra dei 3 Leoni .