“Non sento particolarmente la pressione. Approccio ogni gara allo stesso modo: non modifico la preparazione, non cambio mentalità, gioco sempre per conquistare i tre punti. Qualcuno potrebbe dire che so gestire bene la pressione. Io dico semplicemente che non la sento”.
Giocare senza pressione è un dono per pochi. O meglio, giocare con la pressione e non sentirla, gestendola con selfcontrol e autorevolezza, è una qualità rara nella vita e nello sport. Tranquillità ad abbattere l’ansia, personalità a trasformare le spinte mentali in energia positiva, adrenalina pura a esaltare l’audacia. Perché come diceva Aristotele: “il coraggio è il giusto mezzo tra avere troppa paura e non averne abbastanza”.
Campione, atleta esemplare, professionista impeccabile. Un portiere di altissimo livello, reattivo tra i pali e rapido nelle uscite, uomo in più nella costruzione dal basso con ottima educazione tecnica, abile nella lettura delle situazioni. Filosofia vincente, carisma e leadership al servizio della squadra, sempre pronto a mettersi in gioco e a metterci la faccia, a difendere i pali e aiutare i compagni. Mai una parola fuori posto, zero alibi: testa e lavoro per rispondere alle critiche sul campo, con parate decisive e un carattere da leone. Senza dimenticare lo spiccato senso dell’umorismo con cui, nel suo stile, cuciva i dialoghi coi giornalisti in zona mista nei post-partita.
Oltre 650 presenze ufficiali tra club (Arsenal, Brentford, Roma, Juventus) e nazionale polacca, due Coppe d’Inghilterra e una Community Shield coi Gunners, il titolo di miglior portiere della Premier League nella stagione 2013/14; 3 campionati, 3 coppe Italia e 2 Supercoppe italiane con la Vecchia Signora e miglior portiere della Serie A nel 2019/20: una carriera costellata di successi e trofei, 200 clean sheet in bianconero e un legame indissolubile con l’ambiente juventino.
Dopo la partecipazione a Euro 2024 e la separazione con Madama, Wojciech Szczesny si ritira dal calcio e lo fa a suo modo, annunciando in poche righe la sua scelta, sintetico e diretto in linea col suo modo di comunicare.
L’ex estremo difensore di Varsavia non solo ha rappresentato con onore e orgoglio le società per cui ha giocato, la Juventus in particolare, l’ultima prima dell’addio al gioco, ma ha interpretato la sua professione con serietà e perseveranza, abbracciando i valori dell’etica e del rispetto, umanesimo solidale e signorilità, un ragazzo con la faccia pulita che ha saputo trasformare con classe la sua passione in divertimento.
”Oggi, anche se il mio corpo si sente ancora pronto per le sfide, il mio cuore non c’è più. Sento che in questo momento è giunto il momento di dedicare tutta la mia attenzione alla mia famiglia. Per questo motivo ho deciso di ritirarmi dal calcio professionistico”.
Un grande portiere, un grandissimo uomo.
So long, Tek: in bocca al lupo e buona fortuna!
BIO: Andrea Rurali
Brianzolo Doc, classe 1988. Da sempre appassionato di cinema, tv, calcio, sport e viaggi.
- Lavoro a Mediaset dal 2008 e attualmente mi occupo del palinsesto editoriale di Cine34.
- Sono autore del programma di approfondimento cinematografico “Vi racconto” con Enrico Vanzina e co-regista dei documentari “Noi siamo Cinema” e “Vanzina: una famiglia per il cinema”.
- Dal 2014 dirigo la rivista web CineAvatar.it (http://cineavatar.it/)
- Nell’autunno 2022 ho fondato la community Pagine Mondiali e nell’estate 2023 la piattaforma sportiva Monza Cuore Biancorosso.
- Da agosto 2023 collaboro con la testata giornalistica Monza-News, scrivendo le analisi delle partite dei biancorossi e partecipando alla trasmissione Binario Sport.
- Dal 2019 collaboro con la casa editrice Bietti, in particolare per la realizzazione di saggi sul cinema inseriti nelle monografie di William Lustig, Manetti Bros, Dario Argento e Mike Flanagan.
- Tra le mie pubblicazioni, il saggio “Il mio nome è western italiano” nel volume Quando cantavano le Colt. Enciclopedia cine-musicale del western all’italiana (F. Biella-M. Privitera, Casa Musicale Eco, 2017).
2 risposte
Bel pezzo hai scritto Andrea! Chapeau!
Hai reso onore a questo grande atleta del calcio che educamente si ritira dopo una luminosa carriera per stare vicino alla propria famiglia.
Secondo Chapeau!
Un caro abbraccio.
Massimo 48
Grazie Massimo 🙏🏻
Szczesny ha dimostrato di essere prima uomo e poi professionista.
Un grande portiere, con valori e principi, che ha sempre dato tutto per le sue squadre, parlando poco e rispondendo in campo.
Chapeau 🎩
Un abbraccio, 👋🏻
Andrea