MILAN FUTURO, TUTTI PAZZI PER VOS

All’esordio casalingo, la nostra formazione Under 23 pareggia 1-1 con il Carpi (Camarda su rigore) e mette in mostra qualche talento già noto (come Jimenez) e scopre il centrocampista che cercava da una vita: l’olandese 2005 entra e cambia la partita. Presto a San Siro?

Chi ieri – come me – era allo stadio Speroni di Busto Arsizio oggi ha un nuovo eroe. Alla ripresa della partita dopo l’intervallo, l’allenatore del Milan Futuro, Daniele Bonera, ha sostituito uno dei due centrali di centrocampo, il neo-acquisto (dal Bologna) Demirel Hodzic, con un altro neo-acquisto, proveniente dall’Ajax: il suo nome è Silvano Vos, classe 2005.

Ma andiamo con ordine. Per il suo debutto casalingo (si gioca allo “Speroni” in attesa che termini la ristrutturazione dello stadio ‘Chinetti’ della Solbiatese), la squadra rossonera Under 23, ancora a zero punti dopo la sconfitta con l’Entella, ha messo in campo Lapo Nava in porta, una difesa a quattro formata da Jimenez, Minotti, Bartesaghi (un terzino sinistro di grande stazza fisica che se la cava bene anche da centrale, il nostro Calafiori fatto in casa) e Bozzolan; un centrocampo a due formato da Hodzic e Sandri; una trequarti con il mancino Cuenca a destra, capitan Zeroli in mezzo a fare il Loftus-Cheeck e Chaka Traorè a sinistra, con Camarda punta centrale. Di fronte aveva il Carpi, un punto in classifica in virtù del pareggio con il Rimini.

Si parte e subito emerge chiara una sensazione: il Milan ha delle individualità ottime, forse addirittura superiori a quelle degli avversari, ma il Carpi fa sul serio. La sua età media è di 24,7 anni contro quella di 19,6 del Milan, che pur essendo formalmente una Under 23 gioca nettamente sotto età. Le differenze di esperienza, di fisicità, di determinazione (il Carpi si è sudato la C arrivandoci dalla categoria inferiore) sono tangibili. I nostri ragazzi sbagliano tanti controlli e tanti passaggi, esitano, pasticciano, perdono palla. Qua e là si intravedono le qualità tecniche davvero fuori categoria di Cuenca (un piede sinistro come ce ne sono pochi in Italia) e di Jimenez, talentuoso ma supponente, una specie di Theo Hernandez nelle giornate storte: ma sulla palla arrivano sempre prima gli emiliani, che fanno la partita e che, non a caso, segnano al 16’ con un bel colpo di testa del difensore Zagnoni. Sandri è ordinato e scrupoloso, si capisce che cerca di mettere ordine, ma raramente vi riesce e così si va all’intervallo sul punteggio di 0-1.

Al 46’, come vi anticipavo, mister Daniele Bonera fa due cambi: Vos rileva Hodzic a centrocampo, mentre Mbarick Fall prende il posto di Traorè. E qui la partita cambia da ogni punto di vista. Fall, che ha 27 anni e che da parecchi anni si fa le ossa fra D e C, porta esperienza e fisicità (è alto 1,90). Ma la sorpresa è Silvano Vos: acquistato alla fine del mercato, proviene dall’Ajax, dove ha fatto tutte le giovanili e ha già giocato 11 partite in prima squadra. Viene paragonato a Seedorf, ma è un mediano che gioca davanti alla difesa (e ha un fisico adeguato, 1,89 per un’ottantina di chili), e non gli fanno difetto né la tecnica né la personalità: nel 2015, a dieci anni, in un’esibizione prima di una partita dell’Ajax ha fatto 3178 palleggi consecutivi, prima di essere fermato perché il match doveva cominciare. Qui non è una questione tecnica ma sottolineiamo l’aspetto mentale.

L’olandese è ovunque: parte da mediano, come da consegne, vince contrasti a grappoli, riparte palla al piede, salta l’uomo, scarica, va a proporsi in avanti, preferibilmente sul lato sinistro dell’attacco rossonero. Tanto che proprio da un’azione che lo vede coinvolto nascerà il fallo da rigore, che Camarda trasforma con freddezza al 68’.

 Grazie ai cambi, insomma, la partita svolta, diventa viva e piacevole: i rossoneri guadagnano sicurezza, i passaggi sono più precisi, i dribbling di Jimenez e di Cuenca sono meno velleitari e producono risultati e arriva anche qualche meritata occasione da gol (clamorosa quella di Cuenca che di testa spedisce la palla alta a porta vuota). Ci saranno altri cambi, entrerà in campo anche Andrei Coubis, centrale difensivo, ex-capitano della Primavera rossonera rimasto fermo oltre un anno per una rottura dei legamenti ma certamente un pezzo pregiato da recuperare, e il vecchio “nemico” Samuele Longo, classe ’92, ex-stellina della Primavera dell’Inter.

Finisce 1-1, e i progressi rispetto all’esordio con l’Entella sono evidenti: il talento c’è, ora si tratta di prendere le misure a una categoria popolata da calciatori professionisti che si sudano il pane ogni domenica, cosa che farà molto bene alle nostre giovani promesse. Il Milan Futuro guadagna il primo punto della sua storia, mentre Francesco Camarda segna il suo primo gol in campionato (aveva già segnato in Coppa Italia C). Ma il motivo per cui ricorderemo questo pomeriggio a Busto Arsizio, credo, sarà il debutto di Silvano Vos: uno che, per dirla con le parole dell’allenatore del Carpi, Christian Serpini, “con la categoria c’entra poco”.

Sarebbe contento Enzo Jannacci, poeta milanista: “Silvano”, una delle sue canzoni più surreali e divertenti (scritta per Cochi e Renato e poi incisa da lui nel 1980), è già pronta per l’uso. Non vediamo l’ora di cantarla tutti insieme, a San Siro.

BIO: Luca Villani è nato a Milano il 31 gennaio 1965. Giornalista professionista, oggi si occupa di comunicazione aziendale e insegna all’Università del Piemonte Orientale. Tifoso milanista da sempre, ha sviluppato negli anni una inspiegabile passione per il calcio giovanile e in particolare per la Primavera rossonera. Una volta Kakà lo ha citato in un suo post su Instagram e da quel momento non è più lo stesso.

2 risposte

  1. Ottimo pezzo Luca! Sono certo che l’olandesino Silvano sarà cantato molto presto da tutto l’ormai avido popolo rossonero. Del resto la maggiore parte in ombra della squadra è da attribuire alla mancanza di valida interdizione a centro campo ormai orfana delle due imponenti fisicità quali erano quelle di Tonali e Kessie.
    Dunque forza e coraggio Vos!
    Ti attendiamo ansiosamente in prima squadra!
    Un caro saluto.

    Massimo 48

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