La sfida della domenica sera tra Fiorentina e Milan al Franchi segna l’epilogo della 7ª giornata di Serie A, l’ultima prima della sosta nazionali, con i rossoneri pronti a confermare la loro nuova identità e proseguire la striscia positiva in campionato. Fonseca non delude le attese, schierando una formazione a trazione anteriore con un 1-4-2-4 decisamente offensivo. In attacco, spazio al tandem Abraham – Morata, già decisivo nel recente derby, affiancato da Pulisic e Leao sulle fasce. In difesa, Gabbia, fresco di convocazione in nazionale, continua a essere preferito a Pavlovic, mentre in mediana vanno l’energia di Fofana e la classe di Reijnders.
Dall’altra parte, Palladino propone una Fiorentina schierata con il classico 1-4-4-1-1, con l’ex rossonero Adli a orchestrare il gioco in mezzo al campo e Bove che si allarga a sinistra. In attacco, Kean guiderà il reparto avanzato supportato da Gudmundsson e Colpani, i due gioielli del mercato estivo viola.
La sfida promette spettacolo, con il Milan che scende in campo per non perdere terreno dai vertici della classifica; mentre la Fiorentina cerca di strappare punti preziosi davanti al proprio pubblico.
Le formazioni ufficiali:
Fiorentina (1-4-4-1-1): De Gea; Dodo, Comuzzo, Ranieri, Gosens; Bove, Cataldi, Adli; Colpani, Kean, Gudmundsson.
Milan (1-4-2-4): Maignan; Emerson Royal, Gabbia, Tomori, Theo Hernandez; Fofana, Reijnders; Pulisic, Abraham, Morata, Leao.
Arbitro: Luca Pairetto.
Il match:
Primo tempo:
Il match inizia con la Fiorentina in possesso di palla, ma il Milan risponde subito con un pressing aggressivo. Fofana si distingue per la sua capacità di mantenere l’equilibrio a centrocampo, mentre le squadre si affrontano in modo compatto. Al 8′, Leao si rende pericoloso sull’out di sinistra, costringendo Dodò al fallo e guadagnando l’ammonizione per il terzino viola.
Al 15’, i rossoneri costruiscono una buona azione: Emerson Royal crossa in area e Morata colpisce di testa, sfiorando il palo e creando il primo vero brivido della partita. La Fiorentina, però, non si lascia intimidire e reagisce subito con Colpani, protagonista delle azioni offensive viola.
Al 19’ l’episodio che cambia il ritmo del match: Theo Hernandez entra in contatto con Dodò al limite dell’area e, nel tentativo di rinviare il pallone, colpisce la suola del brasiliano. Il VAR interviene e l’arbitro, dopo l’on-field review, assegna il rigore alla Fiorentina. È Kean a presentarsi sul dischetto, ma Maignan si supera e para, intuendo il tiro alla sua destra e mantenendo il risultato sullo 0-0.
Dopo il rigore sbagliato, la Fiorentina continua a essere molto aggressiva. Colpani viene atterrato da Morata al limite dell’area e Tomori si becca un cartellino giallo per proteste. Nel frattempo, alcune distrazioni in fase di disimpegno – soprattutto da parte di Theo Hernandez – costano qualche rischio ai rossoneri. Il capitano non sembra brillare, proprio nel giorno del suo 27esimo compleanno.
Al 29’ Kean mette la palla in rete dopo essere stato colpito da un tiro di Cataldi, ma la gioia del gol viene annullata dal fuorigioco dell’attaccante. È un campanello d’allarme per il Milan, che fatica a creare gioco, mentre la Fiorentina sembra avere il controllo del campo. Leao prova a rispondere con un’incursione centrale, ma De Gea devia il suo tiro in corner con un intervento provvidenziale.
Il gol, però, arriva al 35’, e a segnare è proprio Yacine Adli, ex rossonero. Su una rimessa laterale offensiva, Adli riceve palla, si accentra e lascia partire un tiro rasoterra velocissimo che si infila nell’angolino, baciando il palo. Un gol che sa di beffa per il Milan, ma Adli, rispettoso e tifoso rossonero dichiarato, non esulta e chiede scusa. Difesa poco aggressiva su Yacine. La Fiorentina passa meritatamente in vantaggio, 1-0.
Il Milan prova a reagire ancora con Leao, che però non riesce a impensierire De Gea con un tiro debole e centrale. Nel frattempo, Colpani spreca un’altra occasione davanti a Maignan, mantenendo il Milan ancora in partita.
Proprio allo scadere del primo tempo, Pulisic serve in profondità Reijnders, che viene toccato da Ranieri in area. L’arbitro Pairetto indica subito il dischetto, confermato poi dal VAR. Theo Hernandez si incarica del tiro, ma la sua serata storta continua: sbaglia il rigore, De Gea para e mantiene il punteggio invariato. Un rigore sbagliato per parte in questo primo tempo.
L’ultima occasione prima del fischio finale capita sui piedi di Abraham, ma il suo tiro sugli sviluppi di un corner finisce docile tra le braccia del portiere dei toscani. Il primo tempo si conclude con la Fiorentina in vantaggio per 1-0.
Secondo tempo:
Al 48′ la Fiorentina sembra trovare il raddoppio con Kean, che insacca ma si trova ancora una volta abbondantemente in fuorigioco e il gol viene giustamente annullato.
Pochi minuti dopo, al 54’, il Milan ha l’opportunità di pareggiare. Sugli sviluppi di un corner, Kean commette fallo su Gabbia, un contatto simile a quello che aveva portato al rigore per la Fiorentina nel primo tempo. Pairetto non esita e indica il dischetto. Stavolta è Abraham a incaricarsi della battuta, ma De Gea, ancora una volta decisivo, intuisce e para, respingendo il tiro indirizzato all’angolo opposto rispetto al precedente. Due rigori parati per il portiere spagnolo, che tiene avanti la sua squadra.
Il Milan accusa il colpo, ma riesce a reagire alzando il ritmo di gioco. Al 58’, una scintilla riaccende le speranze rossonere: Theo Hernandez crossa al centro dell’area, dove Pulisic sbuca sul secondo palo e, con una zampata al volo, insacca. Il pallone finisce alla destra di De Gea, ed è 1-1.
I rossoneri continuano a crescere: la partita cambia volto e si fa più intensa. Al 64’, la Fiorentina va vicina al nuovo vantaggio: Gosens, di prima, serve un ottimo assist per Kean, che però calcia poco sopra l’incrocio dei pali.
Il Milan non si ferma e crea un’altra occasione con Pulisic, fermato in extremis da Ranieri. Poco dopo Abraham tenta il diagonale vincente, ma De Gea si oppone ancora una volta con un salvataggio provvidenziale col piede destro.
Al 73’ arriva un cambio che lascia perplessi i tifosi rossoneri: Okafor prende il posto di Leao, che aveva mostrato iniziative interessanti. Nemmeno 30 secondi dopo, la Fiorentina torna in vantaggio. Un lancio lungo trova Kean, che fa da sponda per Gudmundsson. L’islandese scarica un destro potente alle spalle di Maignan, riportando avanti la squadra di Palladino, proprio nel miglior momento del Milan. Bene gli attaccanti viola ma, certamente, i nostri comportamenti difensivi sono da rivedere.
Il cambio di Leao continua a far discutere: in altre occasioni lo si vede in campo fino alla fine nonostante prestazioni opache; mentre oggi, con il suo apporto evidente, viene sostituito per primo. Il pubblico non nasconde il suo disappunto, e la gestione dei cambi lascia qualche dubbio. Così come il cambio che vede coinvolti Chukwueze e Pulisic ma non vogliamo unirci alle critiche velenose verso Mister Fonseca a cui in molti si sono già lasciati andare riguardo alle scelte. Lo stesso Fonseca, rispetto a Pulisic, ha affermato che l’attaccante aveva avuto in settimana un risentimento muscolare e aveva paura che potesse incorrere in un infortunio con lunga degenza.
Dopo il nuovo svantaggio, il Milan perde compattezza e si allunga, lasciando ampi spazi agli avversari. Gli ultimi dieci minuti sono frenetici, si assiste ad una partita di continue transizioni. Palladino viene espulso per proteste.
La Fiorentina cerca di difendere il vantaggio con le unghie e con i denti inserendo energie fresche in campo: entrano Richardson, Biraghi e Kouamè, mentre lasciano il campo Cataldi, Gudmundsson e Adli.
Al 86’ Chukwueze prova a sorprendere De Gea con un tiro a giro pericoloso, ma il portiere spagnolo, in serata di grazia, riesce a deviare il pallone fuori.
Il Milan, nonostante gli sforzi, non riesce a trovare il pareggio. Cinque minuti di recupero alimentano la speranza, ma gli attacchi vengono respinti al mittente, con la Fiorentina che resiste. Palladino fa entrare Kayode per Colpani, rafforzando la difesa nei minuti finali. Allo scadere Kean sfiora il colpo del KO con un tiro potentissimo che batte sulla parte inferiore della traversa ma rimane in campo.
La Fiorentina tiene botta fino al fischio finale, conquistando una meritata vittoria, la seconda in campionato. La serata nera del Milan si chiude con l’espulsione di Theo Hernandez dopo il triplice fischio, un gesto che riassume il nervosismo e la frustrazione dei rossoneri. In una serata piena di emozioni, i tanti errori del Milan e la bravura di De Gea hanno fatto la differenza. I tre punti restano al Franchi. Ora ci saranno diversi giorni per pensare e rimettere la stagione sui binari giusti, la speranza è che questa sosta nazionali serva a ritrovare compattezza e serenità.
Bio: Luca Lazzaro è nato e vive a Catania, siciliano classe 1998. Diplomatosi al Liceo Linguistico, prosegue gli studi all’Università di Catania divenendo Dottore in Scienze e Lingue per la comunicazione. Tra le sue passioni, oltre il mondo del pallone, troviamo le moto. Il mondo del giornalismo lo affascina: è per tale ragione che ama scrivere e raccontare storie. Da qui nascono le collaborazioni con Talent Scout e Voci di Città, due realtà differenti che, in sinergia, lo hanno formato professionalmente. L’ambizione più grande? Fare della sua passione un lavoro a tempo pieno.