PERUGIA – MILAN FUTURO 0-2: E SE PROVASSIMO A GIOCARE IN UNDICI?

FOTO DI COPERTINA VIA A.C. PERUGIA CALCIO – Sito Ufficiale

Il Milan Futuro vince (0-2) la sua prima gara in trasferta, senza nemmeno soffrire troppo. Il segreto? Potrebbe essere più semplice del previsto: nessun cartellino rosso

Da tempo penso che il Milan Futuro, la squadra rossonera Under 23 iscritta alla serie C, stia raccogliendo meno di quanto meriterebbe. O, meglio, di quanto vale tecnicamente: perché nel merito rientra anche la capacità di gestire i falli.

Facciamo il proverbiale passo indietro. Prima di disputare la scorsa partita, il Milan era ultimo a 6 punti, appaiato al Legnago contro cui giocava. Al termine di quel turno, il Legnago ne aveva 9 e il Milan era ultimo in solitudine. Ma quella partita aveva visto i rossoneri in vantaggio per 1-0 fino al 74’, quando il redivivo Fode Ballo-Toure (aggregato alla rosa del MF ma finora mai impiegato) aveva pensato bene di risollevare le sue quotazioni, magari in vista del mercato di gennaio, facendosi espellere. Nei quattro minuti dall’82’ all’86’ il Legnago aveva segnato due gol a un Milan disorientato e incapace di rimettersi in campo; nel recupero era poi arrivato anche l’1-3. In undici avremmo vinto? Non si sa, non esiste la controprova: ma di certo la fine della parità numerica ha condotto al crollo. Non era la prima volta. Il 5 ottobre, contro la Pianese, il difensore centrale Andrei Coubis si era fatto espellere al 5’ (al termine di un’azione talmente dubbia e irregolare che l’unico espulso avrebbe dovuto essere l’arbitro, ma tant’è), costringendo i suoi compagni a giocare in dieci una partita che sarebbe stata equilibrata, tanto che la Pianese aveva segnato il suo unico gol al 66’, dopo un interminabile assedio. L’espulsione di Minotti, all’88’, non aveva aggiunto granché alla narrativa: se non che due gialli in un minuto testimoniano di una tenuta nervosa non perfetta.

Insomma: due sconfitte che, alla prova dei fatti, avrebbero potuto essere se non vittorie certe, almeno partite tutte da giocare. Per questo, tornando all’attualità, quando domenica 27 ottobre la partita con il Perugia è finita, il mio primo pensiero, prima che ai giocatori, all’allenatore, ai gol, ai cambi (poi ci torniamo con calma) è andato a quel numerino smilzo e simmetrico: 11.

Il sigillo del capitano

Il Perugia se la passa appena un po’ meglio di noi, con 13 punti dopo undici partite; il Milan, ricordiamo, ne ha 6 ma in nove partite perché prestando molti giocatori alle Nazionali giovanili, ha ottenuto fin qui due rinvii. La formazione vede Raveyre in porta; Magni a destra, Coubis e Zukic al centro della difesa e Bartesaghi a sinistra; a centrocampo i due mediani sono Malaspina, più bloccato, e Zeroli (che sta imparando per necessità a giocare in quel ruolo) più libero di muoversi avanti e indietro; i trequartisti sono Alesi, Liberali (finalmente!) e Fall; la prima punta è Longo, unica opzione a causa dell’infortunio di Turco e dell’impegno di Camarda a Milanello, riserva designata di Morata tanto più dopo l’eurogol contro il Bruges, anche se annullato.

Al 18’ arriva il gol: Zeroli conquista una punizione, Alesi la calcia forte, la barriera la devia leggermente e il portiere è battuto. Ma l’emozione più forte arriva al 27’: dopo un’azione da calcio d’angolo, la palla viene respinta fuori e capitan Zeroli (che fino a questa partita non aveva fatto benissimo, ma oggi sembra leggere i tempi e gli spazi della partita come lo scorso anno in Primavera) prova la rovesciata volante (alla Mexes, potremmo dire) e segna un gol memorabile. Ci voleva, per lui e per la squadra.

Reazione Perugia

Dopo il gol, e fino alla fine del primo tempo, il Perugia alza il pressing e ci prova ripetutamente, dando modo a Raveyre di mettersi in mostra con ottimi interventi. E anche dopo l’intervallo la partita ricomincia con lo stesso copione: Perugia all’arrembaggio e Milan che si difende: fiocca qualche cartellino giallo (Coubis, recidivo, e Longo) e qualche brivido corre lungo la schiena di chi scrive e, ne siamo certi, anche di Bonera. Al 52’ escono Magni e Alesi ed entrano D’Alessio, che prende esattamente la posizione di Magni, e Silvano Vos, che avevamo apprezzato in occasione di Milan-Carpi alla seconda giornata e che poi si era infortunato. Vos, che è un centrocampista box-to-box, va, come Alesi, a posizionarsi all’esterno dell’attacco, in una posizione non sua, scardinando il rigore tattico ma apportando energia e fisicità nel pressing del Milan che deve difendersi. Le squadre perdono compattezza, specie il Perugia costretto ad attaccare, e si aprono spazi invitanti per il contropiede: su una bella ripartenza Liberali porta palla centralmente, la serve a Fall che fa una bella finta, rientra e si trova in piena area con il pallone sul piede. Gol, annullato per un fuorigioco che sia in diretta, sia nei replay appare dubbio.

Al 67’ un altro strano cambio per il Milan: escono Bartesaghi e Liberali, entrano Hodzic e un’altra vecchia conoscenza, Bob Omoregbe, un esterno offensivo arrivato in rossonero nel 2021 proveniente da Borgosesia che gli aveva fatto assaggiare la serie D. Ci troviamo così con Omoregbe che fa a fare l’esterno destro con Fall a sinistra e Vos che si piazza in mezzo. In compenso restiamo senza terzino sinistro: D’Alessio cambia fascia, mentre il terzino destro lo fa nientemeno che Zeroli. Da qui in poi ci sono occasioni per entrambe le squadre, qualche fallo, un’espulsione per un collaboratore di Bonera e finalmente si può andare negli spogliatoi con tre punti in più.

A 9 punti restiamo ultimi, anche se dobbiamo recuperare due partite. Ma questa partita ci regala la prima vittoria in trasferta, qualche indicazione sui singoli (di cui dirò più sotto) e soprattutto un insegnamento da scolpire negli spogliatoi: in undici contro undici ce la giochiamo con tutti. Quindi nervi a posto, zero proteste, meno falli ingenui: anche la stabilità emotiva si può allenare.

Raveyre insuperabile, Longo da combattimento

Noah Raveyre gioca la sua migliore partita da professionista, para tutto, in tutti i modi. Una sicurezza. Magni oggi (ma non solo oggi) è perfetto sulla sua fascia: interventi duri il giusto, velocità, decisione. Ma anche D’Alessio se la cava molto bene sia a destra che, poi, a sinistra. La coppia Coubis-Zukic è ben intonata: continuate così, ragazzi. Zeroli è ovunque: mediano, trequartista, addirittura terzino; una duttilità che fa pensare a un giocatore in ottima condizione psicologica e fisica: era ora! Liberali, di contro, non riesce a trovare la posizione in campo e si vede poco: cerca più il passaggio indietro che le giocate che gli conosciamo; bravo sul gol annullato a Fall. Longo non è un giocatore particolarmente elegante, tecnico, bello da vedere, per di più canterano interista e non di rado viene da chiedersi perché il Milan Futuro abbia scelto proprio lui come punta fuori quota: però oggi gli va riconosciuto di aver fatto un gran lavoro oscuro, lottando su ogni pallone. Fall e Omoregbe sono una coppia di esterni dotati di fisico e corsa, e in questa categoria possono dare una grossa mano. Bentornato Vos: aspettiamo di capire meglio qual è il suo ruolo, ma a lui, di certo, la categoria andrà presto stretta. Infine una menzione per l’arbitro Tona Mbei, che ha diretto in modo internazionale, interrompendo poco il gioco: fin qui, il miglior arbitraggio visto in questa categoria.

BIO: Luca Villani è nato a Milano il 31 gennaio 1965. Giornalista professionista, oggi si occupa di comunicazione aziendale e insegna all’Università del Piemonte Orientale. Tifoso milanista da sempre, ha sviluppato negli anni una inspiegabile passione per il calcio giovanile e in particolare per la Primavera rossonera. Una volta Kakà lo ha citato in un suo post su Instagram e da quel momento non è più lo stesso.

Una risposta

  1. Totalmente d’accordo. Visto più volte Milan Futuro da un idea di tecnica di base superiore , ma di inesperienza evidente per la categoria . Prova ne sono le varie espulsioni susseguitesi e l’impaginazione della costruzione del basso sempre e comunque .Fatto salvo poi che la squadra è a servizio della prima e delle nazionali , a volte si vedono dei cambi davvero incomprensibili ( da fuori ) e un talento come Zeroli messo spesso fuori ruolo ( forse per necessità ) Ora da vedere meglio Vos che ha un passo certamente di altra categoria e quel terzino venuto da madrid che in campo a volte pare devastante ma poi in prima non gioca mai ( e credo vi siano dei motivi che sfuggono ) . Forza Milan

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