IL CAMMINO DI “SAN THIAGO”

Un campionato italiano, una Supercoppa italiana, sette campionati francesi, una Copa América, una Champions League, una Supercoppa UEFA, un mondiale per club FIFA e… Una salvezza con la sua Fluminense.
Per chi non lo avesse ancora capito stiamo parlando di Thiago Silva, difensore brasiliano, pilastro nella difesa milanista dal 2009 al 2012, e di quella parigina dal 2012 al 2020, temuto dagli attaccanti e tifosi avversari, ma rispettato da tutti.

Un’ennesima dimostrazione del perché è riuscito ad ottenere tanta stima, lo si evince dalle immagini che nelle ultime ore stanno facendo il giro del web. Immagini che giungono a noi dal Brasile e che ritraggono il campione in ginocchio, con il capo chino e con le lacrime agli occhi.

LA SALVEZZA FLUMINENSE

In Brasile, il campionato noto come Brasileirão, inizia a maggio e termina a dicembre adattandosi al clima e alle esigenze del calcio nazionale e internazionale (come la Copa do Brasil e la Copa Libertadores).
8 dicembre, Palmeiras-Fluminense ultima giornata del campionato brasiliano. Partita decisiva per le sorti degli ospiti e terminata 0-1 in favore proprio dei “Tricolores”. Vittoria che è valsa la salvezza alla squadra di Rio De Janeiro e di Thiago Silva.
Quest’ultimo, è arrivato a luglio per aiutare il club che lo ha cresciuto e lanciato nel calcio europeo, decisione che rispecchia a pieno i valori mostrati in campo e durante la propria carriera.
Ma torniamo all’ episodio citato precedentemente e che ha fatto il giro del mondo.
Al triplice fischio dell’ arbitro, che ha sancito la fine del campionato e la salvezza della Fluminense, Thiago si è reso protagonista di un gesto di estrema gratitudine nei confronti dei propri tifosi e di Dio. Il campione brasiliano ha infatti percorso tutto il campo da gioco in ginocchio, con il capo chino e le lacrime agli occhi.
Gesto che dimostra cosa significa il calcio per il Brasile e per i brasiliani.
Gesto che risalta ancora di più se fatto da un giocatore che ha vinto quasi tutto a livello europeo e che ha preferito tornare a “casa sua” anziché farsi tentare dai soldi del calcio americano o arabo.
Gesto che tiene vivi i valori dello sport.
Gesto che, giunto a chi il calcio lo ama e continua a credere nei suoi valori, fa emozionare ancora una volta e sperare che questi gesti non finiscano mai.
Gesto che, per la dinamica e la vicinanza alla religione è paragonabile al cammino di Santiago, intrapreso da migliaia di pellegrini da tutto il mondo in segno di devozione e connessione spirituale. Cammino che, per qualche ora, a Rio, è diventato il cammino di “San Thiago”.

BIO: Gabriele Franzini

Studente di Sport Management presso la Fondazione ITS AMMI e presso l’ Università telematica San Raffaele in Scienze Motorie indirizzo Calcio.

Da sempre giocatore di calcio, con l’ obiettivo di condividere la passione per lo sport con più persone possibile e di farne un giorno il proprio lavoro.

Una risposta

  1. Un campione come Thiago rimane valore di tutti gli amanti di questo sport,per noi milanista sarà sempre anche un rimpianto per averlo avuto per troppo poco con noi perché lui poteva essere la continuazione di una grande e lunga storia!

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