Risiede nella complessità delle relazioni (di gioco) in campo ma anche di ciò che accade (nelle relazioni) fuori dal campo. Inutile guardare al recente passato e lanciare accuse, rimpiangere ciò che poteva essere. Quando non si vince le responsabilità sono di tutti così come quando si vince i meriti sono di tutti. È chiaro però che si debba considerare il cambio dell’allenatore lo switch che ha permesso al Milan di ritrovare una squadra che si era persa smarrendo le sue forze, le sue certezze, le sue qualità.
La nostra è appunto una squadra non ancora completa ma di qualità. Sappiamo tutti però come la qualità da sola non basti. A Riyad, nelle due partite contro Juventus e Inter, i rossoneri hanno messo in campo cuore ed orgoglio, prova ne siano le due rimonte: con i bianconeri aiutati dalla buona sorte, con i neroazzurri legittimata da un ottimo secondo tempo, così come del resto, a onor del vero, lo era stato quello con la squadra di Motta.
Cuore ed orgoglio hanno permesso alle conoscenze e alle competenze di ciascun giocatore di emergere. Certo sappiamo che ancora tante sono le cose che non vanno, che sarà opportuno non smarrire la strada intrapresa e soprattutto restare focalizzati a come si possa migliorare. Difensivamente vanno riviste, ad esempio, le letture da parte dei nostri difendenti, sulle palle lunghe calciate dai nostri avversari che ci hanno visto in più occasioni impreparati, una su tutte il secondo goal subito ad opera di Taremi.
A Riyad è nato un nuovo Milan. Evidentemente le capacità di saper motivare di Mister Conceicao sono elevate, la sua empatia sembra maggiore di chi lo ha preceduto. Ora, come letto da più parti, i giocatori non hanno alibi.
Da parte sua la Società dovrebbe provare a fare uno sforzo sul mercato: su tutti sarebbe fondamentale un attaccante da doppia cifra perchè il potenziale offensivo è elevato, soprattutto se Leao continuerà a crescere, ma un finalizzatore ci permetterebbe di recuperare posizioni in campionato e giocarcela alla grande, come il popolo rossonero spera, in Champions League.
12 risposte
Analisi come sempre perfetta ❤️🖤
Osservazioni completamente condivisibili Filppo! Indubbiamente abbiamo trovato un trainer competente, empatico, poca carota molto bastone ed infine anche fortunato. Buona serata e forza Milan!
Massimo 48
Giustissimo , complimenti a conceicao !
C’è ancora da lavorare , però
Se prendessimo un nuovo attaccante da doppia cifra sarebbe la ciliegina sulla torta !serve urgentemente un finalizzatore.
Forza Milan
Forza Milan❤️🖤
Condivido tutto Filippo.
Del resto cosa vuoi aggiungere a un’alisi di un “maestro” come te!?!?!
Complimenti, sei sempre sul pezzo!
Buon Anno e un abbraccio fraterno.
Amerigo
Al solito il nostro Professore di calcio Filippo Galli ha fatto l’analisi più convincente di questa partita e di questa fase.
Aggiungo che queste sono le partite e le vittorie in cui il calcio diventa un romanzo dove escono di scena la lavagna tattica e le questioni tecniche, spazzate via in pochi giorni dai valori umani: il coraggio, la passione, l’ empatia. E un romanzo è fatto di personaggi e di dettagli che cambiano la trama. Un allenatore nuovo, la febbre , il suo sigaro, il tacco di Gabbia che sembrava guidato dal cielo. E una coppa che si alza e milioni di tifosi che urlano e festeggiano. Un romanzo, bellissimo, un dono inaspettato per Natale. Per fare la storia dobbiamo aspettare, ma intanto brindiamo e mettiamo anche questo nella nostra grande e ricca collezione in rosso e nero!
E un saluto mister Fonseca. Senza saperlo, le prime pagine le ha scritte lui.
Ciao Filippo,
Pienamente d accordo con la tua analisi. Vorrei aggiungere un approfondimento e mi piacerebbe sapere cosa ne pensi. Si è detto molto e anche tu giustamente ne parli delle doti di motivatore di Conceicao. Effettivamente sembra un vero maestro e vorrei sottolineare la seguente dinamica: quando è arrivato Fonseca, da subito, i giocatori più forti sono stati messi in ombra. Theo fuori già alla prima partita, Leao fuori più avanti, poi ancora Theo. Calabria che sembrava fuori dal progetto, Tomori fuori, Loftus fuori. Era il prevalere del modello su tutto. Fonseca voleva vincere con la sua idea di gioco che era più importante di qualsiasi interprete. Tante esclusioni avevano certamente creato malumori. Coincecao invece arriva e rispolvera Tomori. Fa sentire a Leao che è importante. Da fiducia a Theo. Come se non bastasse nel finale mette dentro Calabria e Loftus. Mi è sembrato come se volesse dire: io credo in voi, al di là di quello che è successo, al di là di quello che ho potuto vedere in pochi allenamenti, credo in voi come giocatori e come uomini.
Questo approccio mi ha molto colpito.
Giuseppe
Ciao Giuseppe, la tua lettura è condivisibile anche se non so quanto il progetto tecnico di Fonseca fosse distante da ciò che i giocatori potessero dare. Forse ha avuto più peso le difficoltà di essere empatico del Mister. Ora occorre guardare avanti e provare a sistemare ciò che va sistemato, e non è poco, sul campo. Certamente mi sembra che oggi ci sia tutto per poter svoltare. Forza Milan!
Uno come te servirebbe in tutti i settori giovanili …
Ma sei il mitico Angelo Gregucci, Alessandria, Lazio, Toro e Reggiana dove ho avuto l’onore e il piacere di essre compagno di squadra?
Sempre analisi perfette ❤️🖤
Un abbraccio e buon anno Michele. Forza Milan