Che tristezza…un altro dei miei “eroi” giovanili ci ha lasciato…si perché a fine anni 60 altro che Batman Spiderman o Nembo Kid, i miei supereroi si chiamavano Ragno Nero, Pierino la Peste, Cu de risotto o Volkswagen, Anguilla, Faccia d’Angelo, la Foudre e con loro sognavo, giocavo, immaginavo…
Ricordi in bianco nero di un gigante altissimo, un grattacielo per me bambino, inguainato in un altrettanto lunghissima calzamaglia nera…per me era insuperabile Fabio Cudicini, Il Ragno Nero.
Lo ricordo a San Siro in una delle mie prime partite viste dal vivo, sotto una fitta nevicata e poi in tv nelle mitiche serate di Glasgow e Manchester e nella terribile notte di Buenos Aires; pareva imperturbabile a qualsiasi cosa gli avveniva intorno e con quelle lunghe braccia simili a tentacoli prendeva tutto ciò che arrivava dalle sue parti. A Manchester, colpito da un bullone in testa, non fece sceneggiate, si rialzò e continuò a giocare!! Chapeau!!
Il passare degli anni amplifica i ricordi e la nostalgia per quegli anni, forse solo perché ero più giovane, forse perché era un calcio diverso chissà.
Rimane il ricordo di un grande uomo e di un grande calciatore.
Ciao Fabio, Ciao Ragno Nero.
Le porte del paradiso hanno trovato il nuovo titolare con il Paron in panchina !!!
BIO: Roberto Bertoglio
Nato a Milano il 27 luglio 1957, sposato un figlio e una nipote.
Innamorato da sempre dei colori rossoneri (passione trasmessa dal padre) e del calcio in generale.
Ho fatto parte della Fossa dei Leoni dall’ ottobre 1971 al novembre 2005.
Ho vissuto il calcio non solo da spettatore ma anche calcando spelacchiati campi milanesi disputando campionati nel torneo UISP Eccellenza con la maglia della Fossa e della Curva e riuscendo a vincere tre campionati milanesi e due provinciali il tutto naturalmente da…ala sinistra…Pierino Prati
5 risposte
Grande ultimo imperatore un commento che trasmette passione x un calcio che non c’è più
Gli diedero mi sembra il soprannome Ragno Nero, a Manchester quando in Coppa dei Campioni fece miracoli. Il Milan di Rocco, quello dei miei eroi giovanili,
A San Siro andavo sempre nei distinti nord, vedevi questo omone in porta da vicini, che ti faceva sognare a occhi aperti. Ciao grandissimo Fabio.
Il ricordo da bambino, questo portiere tutto vestito di nero del mio primo Milan, della prima partita vista allo stadio e il ricordo sfumato delle epiche sfide in tv con Celtic e Manchester nella coppa campioni 69. Per non parlare poi, sempre in tv, della sfida con l’Estudiantes. In ogni caso l’icona di quel Milan di Rocco che è stato il mio primo Milan, quello anche delle figurine panini con il suo secondo, William Vecchi, che presto diventerà anche lui protagonista di vittorie mitiche. L’inizio del ritornello della formazione Cudicini, Anquilletti, Schennellinger……e via scorrendo. Tra l’altro ora si ritroveranno in tanti lassù di quel mitico Milan che resterà per sempre nel cuore di chi, di quella generazione, ha vissuto momenti indimenticabili che resteranno indelebili. ❤️🖤❤️🖤
Roberto sei sempre stato un leader e lo dimostra il tuo caloroso e commovente commento.
Mauro Fossa dei Leoni Sez. MESTRE
Robi che emozione leggerti, che ricordi mitici, che tempi, ciao BLACK SPIDER, un altro pezzo del mio Milan che se ne va.