JUVENTUS – MILAN 2-0: I BIANCONERI SOVRASTANO IL DIAVOLO

Sembra retorico dirlo ma e’ proprio cosi, dentro o fuori, questo e’ quello che rappresentava stasera il match tra le due squadre piu’ ondivaghe, chi per un verso chi per un altro, della nostra  serie A, con un terzo incomodo inquietante…il pareggio. Proprio il pareggio era il risultato che più di ogni altro pendeva metaforicamente sulla testa delle due squadre, i bianconeri affetti da “pareggite cronica”, ben tredici in questa fase del campionato, i rossoneri invece con sette segni x che ne hanno fermato di fatto la risalita in classifica.

Juventus e Milan in questo inizio anno si stanno muovendo sul mercato per cercare di tappare quelle falle che finora hanno tarpato le ali per la riscossa, Kolo Muani per l’attacco dei bianconeri e Kyle Walker terzino destro, adattabile a centrale, per i rossoneri, sembrano questi gli affari più vicini alla definizione. Rimango dell’idea che alla nostra squadra mancherebbe anche un altro centrocampista ed un attaccante d’area di rigore, da doppia cifra…aspettiamo fiduciosi…senza aspettare troppo però!

Ma veniamo alla partita

PRIMO TEMPO

Si parte con la Juventus subito aggressiva che pressa forte, alto, il Milan corto e compatto tiene bene il campo e sovente riparte in contropiede con Leao e Rejinders a dare sostegno. Al 10′, occasione per Rafa Leao, il cui tiro viene ribattuto dalla difesa bianconera. Da parte sua la Juventus crea difficolta’ sul lato destro della difesa rossonera con Cambiaso che si accentra dentro il campo isolando Mbangula che mette frequentemente in difficoltà Emerson Royal, costretto a giocarsi l’uno contro uno.

Al 13′ un altro pericolo per Maignan. Mc Kennie in proiezione offensiva pesca al limite dell’area Koopmeiners il cui tiro termina sopra la traversa. Pochi minuti dopo brivido nella costruzione dal basso del Milan con Maignan costretto ad uscire pericolosamente in scivolata per anticipare Yildiz dopo un passaggio errato tra i nostri difensori. La pressione alta degli uomini di Motta mette sovente in apprensione la difesa rossonera ma la partita, giocata a buon ritmo, resta in equilibrio. Il Milan sembra leggermente più pericoloso, prima su schema da corner con Reijnders al 21′ e poi con la scorribanda di Theo che crossa in area…Di Gregorio fa un miracolo su Leao e poi, lo stesso Theo viene murato due volte dalla difesa bianconera. Equilibrio che prosegue fino alla fine del primo tempo in cui si segnala un tiro di Yildiz con Maignan pronto a rispondere ed un incornata di Theo Hernandez con Gatti che respinge.

SECONDO TEMPO

Ad inizio ripresa la Juventus (esce Yildiz entra Weah) cambia decisamente marcia e costringe negli ultimi venti-venticinque metri il Milan che non reagisce più. Le avvisaglie si concretizzano al 52′ con Nico Gonzalez che spizzica la palla di testa per Weah che dalla destra dell’area calcia forte e impegna Maignan, sulla ribattuta Theo Hernandez fa una leggerezza in disimpegno, palla recuperata da Koopmeiners che tira e Maignan devia miracolosamente.

A questo punto il Milan esce completamente dalla partita, la Juventus cresce ancora di intensità non dando più respiro ai rossoneri che, non solo non reagiscano, ma raramente superano la metà campo. INAMMISSIBILE! Caliamo vertiginosamente sia a livello di reazione fisica che mentale. Pochi minuti dopo un’altra percussione juventina con Thuram padrone del centrocampo che pesca al limite dell’area un ottimo Nico Gonzalez, falso nueve, che serve l’arrembante Mbangula che solo, soletto di piatto, complice una deviazione di Emerson Royal (forse troppo accentrato), da il vantaggio agli uomini di Thiago Motta: 1-0.

Passano pochi minuti e un devastante Thuram pesca in orizzontale Weah che vola verso Maignan, elude l’intervento di Tomori e fa secco l’estremo difensore rossonero, con un diagonale non irresistibile. È il 2-0.

Fa veramente male vedere la nostra squadra cosi’ in balia delle onde bianconere. Theo, Leao, Reijnders che dovrebbero essere i cardini, spariscono completamente dalla partita, Abraham corre a vuoto senza essere il punto di riferimento in avanti sul quale potersi appoggiare per imbastire una pseudo azione o dare respiro alla difesa. Musah è preso nel mezzo dalla furia del centrocampo bianconero, Fofana cerca di fare la sua parte senza efficacia. Mister Conceicao prova a mischiare le carte mettendo Camarda, arretrando Jimenez, appena entrato (non bene) al posto di Emerson Royal, ridisegnando la squadra con un 1-4-4-2 e poi inserendo il redivivo Jovic e Terracciano per Abraham e Reijnders. Sembrano più che altro cambi dettati della disperazione, non cambiera’ niente. La partita scivola via fino al termine decretando la vittoria schiacciante della Juventus che va ben oltre il risultato.

Difficile spiegare il Milan perchè, malgrado il cambio di allenatore, a parte le due perle di Ryad, ha evidenziato le solite lacune di gioco e di atteggiamento mentale una volta ripresentatasi in campionato. Preoccupante e’ l’uscita di scena completa nel secondo tempo e la mancanza cronica di compattezza per tutto l’arco di una gara, nonostante un primo tempo discreto.

Ci sarebbe il mercato come ancora di salvezza, possibilità di rimedio. Come già detto, oltre a Walker è necessaria una punta di peso. I nomi circolati, Rashford e Joao Felix, mi sembrano assolutamente non funzionali. Necessitiamo anche di un centrocampista e magari un esterno di destra offensivo, visto il rendimento di Chukuweze. Non possiamo pensare di affidarci al solito Pulisic  che ha fatto anche troppo e che comunque spesso, purtroppo, e’ vittima di noie muscolari. Ci sono ancora alcuni giorni per operare al mercato. La parola passa alla proprietà che deve dare un segnale concreto. Il campionato si complica terribilmente, le giornate sono sempre di meno, la corsa al quarto posto è sempre più in salita.

Forza Milan

IL TABELLINO

JUVENTUS (1-4-2-3-1): Di Gregorio; Cambiaso, Gatti, Kalulu, McKennie; Thuram(83’ Fagioli ), Locatelli 7; Mbangula(90’ Adzic), Koopmeiners(74’ Douglas Luiz), Yildiz (45’ Weah); Gonzalez 6 (83’ Vlahovic sv). All. Motta

MILAN (1-4-2-3-1): Maignan ; Emerson Royal(74’ Camarda), Gabbia, Tomori, Theo Hernandez; Bennacer(62’ Jimenez), Fofana; Musah, Reijnders (79’ Terracciano sv), Leao; Abraham (79’ Jovic). All. Conceiçao

BIO: Stefano Salerno nato a Livorno classe 1963, vivo a Firenze dal 1997  lavoro nel campo delle Telecomunicazioni, sono milanista dalla nascita appassionato di calcio inglese dai primissimi anni 70  e sostenitore della squadra dei 3 Leoni .   

7 risposte

  1. Caro Stefano, intanto complimenti, ti debbo dire che tutto quello che elenchi di bisognoso, è tremendamente reale, ma non ho NESSUNA fiducia in questa società, e credo possa essere difficile che vadano a operare con costrutto logico e dispendioso, sarebbe una novità di questa gestione senza ambizione e capacità, che naviga sempre di più a vista. Vedere le partite, è uno scempio fisico, pari a una Maratona per un sedentario. Mi dispiace.
    Un abbraccio grande, a te e a Filippo

  2. Da juventina devo dire che il tuo articolo,rispecchia esattamente tutto il bello e il brutto delle due squadre, ci sono stai tanti errori da parte di entrambe ma effettivamente questa volta la juve non si è messa in difesa dopo il primo goal( di acciughiana memoria) ma ha tenuto e mantenuto la mentalità giusta.
    Concordo con te nell’affidarsi in un veloce e ottimo mercato.

    1. Il pezzo scritto è l’esatta fotografia del nostro Milan in questo momento. Ma allora dove è finita la stupenda negativa creata in Arabia solo due settimane fa? Semplice la risposta… ha preso la luce durante lo sviluppo ed ora, le successive copie, vengono tutte sotto esposte!
      Vecchio Milan… mala tempora currunt!!!
      Ma il sole, ne sono certo, tornerà di sicuro!
      Buona giornata.

      Massimo 48

  3. Cronaca precisa e valutazioni oggettive e condivisibili quelle di Stefano.
    Purtroppo, continuiamo a fare commenti simili dall’inizio del campionato. Gli ingredienti ( proprietà e giocatori) sono gli stessi e anche un tecnico pur bravo come Coincecao non può fare miracoli.
    Personalmente, lo preferisco a Fonseca sul piano comunicativo e nella gestione della squadra.
    Forse, però avrà capito anche lui che questo Milan non ha nel suo DNA la grinta, la forza fisica e quella aggressività che si continua a chiedere.
    Che è giusto chiedere certamente, ma sapendo che pur impegnandosi gente come Rejinders, Bennacer, Theo…non arriverà mai al livello richiesto.
    Per fare pressing non basta correre verso l’avversario, bisogna entrare nello scontro anche e soprattutto fisico e della reattività. Non tutti sono in grado di farlo. E nel Milan a parte Fofana ( ma attenzione, non si tratta di un fenomeno) non abbiamo quelli che un tempo chiamavamo ” mediani” o incontristi. Il Milan può fare delle imprese perché ha dei giocatori veloci e di talento.Ma deve essere aiutato dalla completezza della rosa e da un pizzico di fortuna.
    I nomi per gennaio non entusiasmano . Quindi credo che Coincecao debba provare a tirare fuori il massimo da questa squadra così com’è. Non è detto che non ci riesca. Di sicuro merita di essere sostenuto. Lui e la squadra.

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