CHAMPIONS LEAGUE – MILAN – GIRONA 1-0: I ROSSONERI INTRAVEDONO GLI OTTAVI

Penultima gara dei gironi di questa nuova Champions League: inizia la 7ª giornata del Diavolo. Comincia Milan – Girona. Settimo appuntamento europeo per i rossoneri, decisivo in chiave qualificazione diretta. Un successo contro gli spagnoli significa avere un piede agli ottavi.

Una stagione un po’ controversa e a tratti folle quella dei rossoneri. Un campionato iniziato male e proseguito peggio, ma nel mezzo le gioie derby e la Supercoppa. Inizio disastroso anche in Champions con 2 sconfitte, poi 4 vittorie di fila, tra cui la magica serata al Bernabéu.

In panchina però, finora, c’è stato Fonseca. Ora è il turno di vedere il Milan europeo di Conceição.

Dopo la sconfitta per 2-0 contro la Juventus, i rossoneri devono rialzare la testa, e la Champions sembra il palcoscenico ideale per farlo. La rosa, tuttavia, rimane in stato di emergenza: Morata torna disponibile, ma Tomori è squalificato e gli infortuni continuano a pesare; mentre il neo-acquisto Kyle Walker sbarcherà domani a Milano.

Alla vigilia della sfida, l’allenatore portoghese ha lanciato un appello ai tifosi: «Siete l’anima del Club. In un momento così difficile, abbiamo bisogno che siate il nostro dodicesimo uomo. Uniti possiamo superare ogni ostacolo». Le sue parole puntano a ricucire le frizioni tra tifoseria e società e a creare un’atmosfera di compattezza, cruciale per affrontare il delicato prosieguo della stagione.

Il Girona sta attraversando un periodo complicato in Champions League, con cinque sconfitte in sei partite giocate finora. In campionato la situazione è migliore, attualmente ottavi, a soli due punti dalla zona Europa.

Gli spagnoli scendono in campo per fare bella figura e difendere il proprio Paese nel ranking UEFA. Questo perché Italia e Spagna in questo momento si contendono il secondo posto, utile per garantirsi un extra slot nella prossima Champions League.

Le scelte dei due allenatori:

MILAN (1-4-2-3-1): Maignan; E. Royal, Gabbia, Pavlović, Hernández; Bennacer, Fofana; Musah, Reijnders, Leão; Morata.

GIRONA (1-4-3-2-1): Gazzaniga; Francés, D. López, Krejčí, Blind; Herrera, Romeu, Van de Beek; Tsygankov, Gil; Ruiz.

Primo tempo:

Pronti, via. Fischio d’inizio e subito colpo di scena: Emerson Royal è costretto ad abbandonare il campo dopo pochi minuti a causa di un infortunio muscolare. Al suo posto entra Calabria. Pochi minuti dopo sorge un velo di preoccupazione anche per un contrasto tanto duro quanto involontario subito da Reijnders, che però stringe i denti e rimane in campo.

I rossoneri iniziano con il piede sull’acceleratore. Al 10’ Leao conquista una punizione, calciata bene da Reijnders ma respinta da Gazzaniga. Una manciata di secondi dopo, lo stesso Leao prova la conclusione, lasciato solo all’interno dell’area di rigore, ma il suo tiro debole viene deviato in angolo. Al 14’ il portoghese si rende ancora protagonista servendo Musah con un esterno delizioso, ma l’americano, dopo un fortunoso dribbling, spreca incredibilmente servendo un pallone al centro dove non c’era nessuno. È solo il primo di una serie di errori sotto porta dei rossoneri.

Il Girona prova a rispondere: alcune incursioni degli spagnoli mettono pressione, ma la loro irruenza e il metro arbitrale spezzano il ritmo di gioco. Al 19’ ancora Musah cerca un compagno in mezzo da posizione favorevole, ma il suo passaggio viene deviato: Leao è colto in controtempo.

Dolori anche per Calabria: al 21’ cade male sulla spalla, un problema che alimenta la sfortuna del Milan in quel ruolo. Tuttavia, l’ex capitano stringe i denti e prosegue.

Occasioni a raffica da entrambe le parti, grazie al disordine tattico e agli errori individuali. Al 23’ arriva un contropiede fulminante del Diavolo: Reijnders lancia Leao in profondità; il numero 10 rientra e serve Theo Hernandez all’altezza del dischetto, ma il francese colpisce male e la sua conclusione si stampa sulla traversa tra l’incredulità del pubblico.

Da un fronte all’altro: il Girona si rende pericoloso dopo la chance sprecata da Theo, ma Pavlović chiude con un intervento provvidenziale. Al 29’ Musah si inventa una percussione centrale e calcia dal limite, colpendo in pieno il palo.

Ma anche gli spagnoli sfiorano il vantaggio: Van de Beek, pescato in solitudine tra le linee rossonere, salta Gabbia e si presenta davanti a Maignan, che ipnotizza l’olandese compiendo un miracoloso intervento in due tempi, prima con il polpaccio e poi con la mano di richiamo.

Il Milan cresce e trova finalmente il vantaggio al 37’. Bennacer recupera un pallone velenoso, serve in profondità Leao con un passaggio leggermente lungo, ma Gazzaniga esita nell’uscita. Il portoghese raccoglie palla, dribbla e scarica un potente sinistro in rete: è 1-0! Rossoneri meritatamente in vantaggio.

Il primo tempo si chiude con 5 minuti di recupero e un altro brivido che porta la firma di Herrera. Maignan compie l’ennesimo miracolo della serata, aiutato dal recupero di Fofana.

Si chiude la prima frazione. Grande intensità in campo, cresciuta col passare dei minuti. Forse non un bel Milan, ma sicuramente un buon Milan. Tante chance sprecate, ma l’atteggiamento pare essere quello giusto. Gran primo tempo di Leao e Bennacer, ma soprattutto di Maignan, che mantiene la porta inviolata grazie a una serie di interventi provvidenziali. Non particolarmente incisivo Morata.

Secondo tempo:

Il secondo tempo si apre subito con un’azione quasi rugbistica dei rossoneri, culminata con una conclusione centrale di Leao dopo appena 30 secondi. Tsygankov risponde per il Girona, ma il suo tiro finisce sul secondo anello blu. Il ritmo è frenetico con azioni da entrambe le parti, che somigliano più a un flipper che a una partita di calcio, evidenziando la poca lucidità delle due squadre.

Al 55’ Theo Hernandez spreca un’occasione clamorosa: servito perfettamente da Fofana in area di rigore, il francese attende troppo prima di calciare e conclude a lato da ottima posizione.

Pochi minuti dopo, al 57’, Bryan Gil illude i tifosi ospiti con un gol spettacolare di sinistro a rientrare, ma il guardalinee alza la bandierina. Il VAR conferma: fuorigioco millimetrico. Si salva il Milan. L’attaccante spagnolo, frustrato, si fa ammonire poco dopo per un fallo su Calabria.

Al 63’, Morata, autore di una prestazione opaca, lascia spazio ad Abraham, che si rende subito utile: al 65’ scambia con Leao al limite dell’area, ma il tiro del portoghese termina fuori di poco. Al 70’, l’ex Roma sfiora il gol con una volée sugli sviluppi di un calcio piazzato, ma la palla finisce alta.

Michel risponde con cinque cambi e ridisegna l’attacco: dentro Stuani, Martin, Danjuma e Asprilla, seguiti poco dopo da Portu: assetto decisamente a trazione anteriore. Il Milan risponde tirando fuori Bennacer e Reijnders, sostituiti da Terracciano e Pulisic. Musah continua a essere uno dei più pericolosi tra i rossoneri, ma manca ancora di precisione nelle scelte e nei passaggi chiave.

La partita si appiattisce con poche emozioni. Theo Hernandez, in particolare, si distingue in negativo: ammonito per un battibecco con Portu e autore di una prestazione sottotono, segnata da superficialità e scarsa lucidità.

Negli ultimi minuti è il Girona a riversarsi in attacco, cercando disperatamente il pareggio. L’arbitro concede cinque minuti di recupero, in cui Asprilla tenta un improbabile tiro da 30 metri, che finisce altissimo; mentre i rossoneri cercano di congelare il gioco con perdite di tempo strategiche. Crampi per Musah e Pavlovic, esausti per ragioni diverse: l’americano ha corso senza sosta per tutta la gara, mentre Pavlovic, poco utilizzato recentemente, sembra non avere i 90 minuti nelle gambe.

Il Milan chiude la partita con una vittoria di misura. Non una prestazione brillante, specialmente nella ripresa, ma efficace. Protagonista del match: Rafael Leao, oggi ispiratissimo. Con questo risultato, i rossoneri mettono una piccola ipoteca sul passaggio del turno, rimandando l’appuntamento decisivo alla sfida contro la Dinamo Zagabria di settimana prossima. I croati, ancora in corsa per i playoff, daranno il massimo in una trasferta che si preannuncia tutt’altro che semplice.

BIO: Luca Lazzaro nasce nel 1998 a Catania, Sicilia. Consegue il diploma al Liceo Linguistico, per poi proseguire gli studi all’Università di Catania, guadagnandosi il titolo di Dottore in Scienze e Lingue per la comunicazione. Il mondo del giornalismo sportivo lo affascina, tanto da avvicinarsi a ciò attraverso le sue due più grandi passioni: il calcio e le moto. Da qui nasce l’adesione al progetto Talent Scout sul calcio giovanile; le collaborazioni con Voci di Città per la MotoGP e Filippo Galli per il Milan. Alla fine del 2023 svolge la professione di social media manager e inizia la collaborazione con L’Urlo.

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