“UN CALCIO ALLE ORIGINI”

Riuscendo a riempire ogni giorno importanti stadi e campi di provincia, tenendo incollati agli schermi migliaia di appassionati e unendo continenti e culture diverse, il calcio si aggiudica il primo posto tra gli sport più popolari al mondo con oltre 4 miliardi di tifosi e praticanti.

Ma quali sono le radici di questo sport?

Per conoscere le origini del calcio dobbiamo attraversare epoche e paesi diversi, dall’antica Cina alla Firenze medievale, fino all’Inghilterra del XIX secolo, dove il gioco cominciò a prendere la forma moderna praticata tuttora.

DALLO TSU-CHU AL FOOT-BALL

Nell’ estremo oriente (prima in Cina, poi Korea e Giappone) nascono in periodi diversi lo Tsu-Chu (letteralmente “calciare la palla”) che consisteva nel colpire una palla riempita di piume e capelli femminili e il Cuju-Thu che consisteva nel calciare la palla all’interno di un anello poggiato su due canne di bambù.

In Giappone, invece, nasce il Kemari (praticato ancora oggi) con l’obiettivo di mantenere la palla in aria il più possibile e giocato in un quadrato delimitato da 4 piante: Pino, Acero, Ciliegio e Faggio rappresentanti le quattro stagioni.

Spostandosi verso l’occidente, precisamente in Grecia, si praticava l’ Episkyros, svolto su un terreno pianeggiante diviso in due metà, in cui le due squadre composte da 12-14 giocatori ciascuna avevano l’obiettivo di far avanzare la palla oltre la linea di fondo avversaria tramite l’utilizzo di mani e piedi.

Per quanto riguarda l’antica Roma, ebbe grande diffusione l’Harpastum, gioco appreso in Grecia e che sappiamo essere molto simile all’Episkyros, senza però avere regole ben definite.

Qualche epoca più avanti, 1400-1500 d.C., a Firenze era di gran voga il Calcio Fiorentino (praticato ancora oggi), in cui le due squadre composte da 27 giocatori ciascuna si davano battaglia per portare la palla nella zona di meta avversaria usando mani e piedi.

Intorno alla metà del 1600, in Inghilterra, Giacomo Stuart riabilita un gioco chiamato “Large-Football” (sempre più simile al calcio moderno, ma senza regole) vietato precedentemente nel 1388 da Re Enrico V per la violenza eccessiva. Tra il 1700-1800 le partite di Large Football diventano sempre meno occasionali nelle scuole inglesi e scozzesi.

Nel 1848, la University FC Cambridge mise per scritto 11 regole di un gioco chiamato Foot-Ball.

Nel 1857 nasce il primo club calcistico al mondo non universitario, lo Sheffield FC, ancora esistente e militante nella Northern Premier League Division One South (ottava divisione del calcio inglese).

Il 26 ottobre 1863, a Londra nella Free Mason’s Tavern, 11 club londinesi fondarono la Football Association (FA) che divenne la prima federazione calcistica della storia e ad oggi uno dei tornei più affascinanti per gli amanti del calcio.

Da quel momento in poi ci fu un susseguirsi di modifiche,nuove regole e cambiamenti per codificare il nuovo gioco che all’epoca aveva ancora troppi compromessi con il Rugby, lo sport per eccellenza del mondo anglosassone.

Ad oggi, il calcio come noi lo conosciamo è ancora in continua evoluzione, basti pensare le differenze del calcio di adesso con l’utilizzo di Var, Goal Line Technology e dei cinque cambi rispetto a quello di 10 anni fa.

Il futuro ci regalerà ancora dei cambiamenti, magari riguardanti il fuorigioco, il numero delle sostituzioni, o inventando nuovi ruoli all’interno del campo da gioco, ma una cosa è certa: Il Football di adesso e il Football del futuro, come il più antico Tsu-Chu, continuerà ad essere giocato con una palla che rotolerà per sempre.

BIO: Gabriele Franzini, studente di Sport Management presso la Fondazione ITS AMMI e presso l’ Università telematica San Raffaele in Scienze Motorie indirizzo Calcio.

Da sempre giocatore di calcio, con l’ obiettivo di condividere la passione per lo sport con più persone possibile e di farne un giorno il proprio lavoro.

5 risposte

  1. I miei complimenti Gabriele per questo bel contributo che hai sapientemente descritto in quello che probabilmente, anche in un futuro super tecnologico, rimarrà per sempre il gioco più bello e divertente al mondo: il gioco del calcio!

    Massimo 48

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