IL 96,68% DEI VOTI

IL CARROZZONE VA AVANTI DA SÈ

Unico candidato, Gabriele Gravina è stato rieletto per la terza volta alla guida della FIGC con il 96,68% dei voti. Battuta scontata ma non possiamo esimerci dal farla: “Altro che le elezioni bulgare!” Ma tant’è, del resto era lui l’unico candidato e questo dovrebbe far riflettere tutti, anche, soprattutto, chi vorrebbe un rinnovamento.

All’Assemblea federale erano presenti, tra gli altri, Gianni Infantino e Aleksander Ceferin a rappresentare FIFA E UEFA nonché Shevchenko, Savicevic e Boniek tre illustri ex calciatori che hanno nobilitato la nostro serie A negli anni 80 e 90 e che oggi sono a capo delle federazioni calcistiche dei rispettivi Paesi. Fatico a capire come possano sedere gli uni vicino agli altri, non perché creda che solo chi ha giocato ad alti livelli possa stare ai vertici e guidare il calcio europeo e mondiale (chi mi conosce sa che non è così), piuttosto penso che, per gli uni, non ci sia un reale intento rivolto a “FOR THE GOOD OF THE GAME” come richiederebbe la loro carica, il loro mandato.

Eppure le frasi di circostanza, tutte volte ad onorare il risultato, da parte dei presenti, si sono sprecate e tutti hanno tenuto a sottolineare la ritrovata serenità tra le componenti. Bene, da questo momento in poi ci aspettiamo azioni concrete.

L’obiettivo principale, quello prettamente sportivo, sarà il ritorno ai Mondiali di USA 2026 dopo i fallimenti di Russia 2018 e Qatar 2022 a cui, come tutti sanno, non abbiamo partecipato, con l’auspicio che, almeno da parte nostra, il possibile raggiungimento dell’obbiettivo, non ci induca a pensare, come già accaduto in passato, che tutto sia risolto.

A seguire gli altri obiettivi saranno il ripristino del “Decreto Crescita”; la riforma dei campionati che mira ad una riduzione del numero delle squadre, irrealizzabile, a parere di chi scrive, perché non credo che ci si arriverà, almeno a breve termine considerando le volontà delle componenti; la riforma (che più ci preme) che dovrebbe annoverare una tax credit per le società che investono sul territorio favorendo sviluppo e formazione di talenti italiani.

Nel programma si legge anche, come già detto in questo blog, della volontà di attuare una “Riorganizzazione del Settore Tecnico e Giovanile Scolastico” ed una generica “…valorizzazione del calcio giovanile e femminile”.

Avrei aggiunto, anche se poi di difficile verifica e non saprei se, di fatto, realizzabile, una % variabile sui contratti dei giocatori, da destinare agli investimenti per il settore giovanile del Club. Si potrebbe pensare che l’ammontare così raccolto venga fatto confluire in un fondo presso la FIGC che poi lo distribuisca alle società in parti uguali altrimenti ad avvantaggiarsi sarebbe solo i grandi club.

Ciò che mi lascia perplesso è la completa mancanza di un’autocritica, di un’assunzione di responsabilità per l’attuale situazione. Le responsabilità sembrano appartenere ad altri. A chi, non si sa!

A questo proposito ricordiamo, ad esempio, ancora una volta, come la commissione tecnica, nominata dal Presidente Federale, dopo l’eliminazione agli ultimi Europei, per affrontare i problemi strutturali del Sistema calcio italiano, a partire dalla necessità di avere un maggiore bacino d’utenza entro cui selezionare giovani calciatori per le nostre nazionali, non abbia praticamente svolto alcuna attività.

Non so, francamente, cosa pensare o almeno non riesco a pensare che si vada verso il cambiamento. La sensazione, ma spero di sbagliarmi, è che, come cantava Renato Zero: “…il carrozzone va avanti da sé con le Regine i suoi fanti e i suoi Re…”, per buona pace di tutti coloro che vogliono bene al calcio italiano e non solo.

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