L’ATHLETIC CLUB: FILOSOFIA E STORIA

L’Athletic Club, noto semplicemente come Athletic, è stato fondato nel 1898, ed è uno dei club più storici e prestigiosi di tutta la Spagna. Con sede nella città di Bilbao, nel cuore dei Paesi Baschi, l’Athletic rappresenta un simbolo di orgoglio per la comunità basca, che si riflette non solo nel suo approccio al calcio, ma anche nell’unicità della propria identità culturale.

La filosofia che guida il club è una delle più distintive al mondo: l’Athletic si è sempre impegnato a formare e a tesserare giocatori che provengono solo ed esclusivamente dai Paesi Baschi, creando così una squadra che rappresenta profondamente il territorio e le tradizioni locali. Questo approccio, che si basa su un forte legame con la cultura e la lingua basca, ha reso l’Athletic un club tanto unico quanto affascinante.

La storia dell’Athletic Club è ricca di successi e momenti indimenticabili, anche se il club ha mantenuto una certa peculiarità nel modo di affrontare le sfide calcistiche. Pur non avendo avuto sempre il budget e la possibilità di tesserare giocatori stranieri come le rivali più ricche, l’Athletic ha saputo imporsi come una delle potenze del calcio spagnolo, grazie ad un vivaio davvero straordinario. È infatti uno dei club di maggior successo in Spagna, con una collezione impressionante di trofei. Ha vinto 8 titoli di campione di Spagna (La Liga) e 24 Copa del Rey (Coppa del Re), l’ultima lo scorso anno, 40 anni dopo la precedente vittoria del 1984. Questi successi sono testimonianza di un calcio che ha saputo essere competitivo e di qualità, pur mantenendo intatte le sue radici locali.

I Rojiblancos hanno anche vinto la Supercoppa di Spagna per 3 volte (1984, 2015, 2021), continuando a dimostrare la loro forza nelle competizioni nazionali. In questo contesto, l’Athletic è riuscito a mantenere una posizione di rispetto, senza mai compromettere la sua filosofia.

Gli anni ’40: gli anni d’oro

Gli anni ’40 rappresentano il periodo d’oro dell’Athletic, durante il quale il Club vinse numerosi titoli, consolidando la fama di essere considerata una delle squadre più forti della Spagna. Il soprannome “Undici Paesani” riflette l’omogeneità della squadra, composta esclusivamente da giocatori originari dei Paesi Baschi. Durante questo periodo, l’Athletic divenne un simbolo di orgoglio per la sua terra, e fu anche il primo club a vincere la Liga a livello professionistico con una squadra composta interamente da giocatori locali.

Principi e tradizioni basche

La politica di tesserare giocatori baschi ha radici profonde nella storia e nella cultura del club e riflette l’intenso legame tra la squadra e il territorio. L’idea che “un giocatore che cresce in una zona deve rappresentare quella zona” è un concetto che permea ogni aspetto della squadra. L’Athletic si distingue per l’abilità nel formare giovani talenti (i “canteranos”) nella sua accademia, con una cura particolare nel promuovere tra i calciatori una forte identità culturale.

In un’era in cui i grandi club europei acquistano talenti in ogni angolo del mondo, l’Athletic resiste con la sua filosofia di “radici basche” rivolta anche ai calciatori che abbiano un legame profondo con la cultura basca nonostante siano cresciuti in altri luoghi.

La Cantera basca

L’Athletic dedica enormi risorse alla sua Accademia. La Cantera, famosa per la sua capacità di produrre talenti di altissimo livello, ha una filosofia di gioco orientata a formare calciatori con una mentalità forte, tecnicamente preparati, ma anche consapevoli della tradizione e dei valori del club. Di conseguenza la formazione non si limita solo a migliorare le loro abilità tecniche ma include anche l’insegnamento della cultura basca e della storia del club. Le dimostrazioni più celebri del grande vivaio basco sono: Dani Vivian, classe ’99, difensore centrale e perno della squadra che ha raggiunto in poche stagioni un valore superiore ai 30M, Oihan Sancet, classe ’00, centrocampista poliedrico, spesso impiegato da trequartista, che ha già raggiunto i 15 gol stagionali. Infine, Nico Williams, classe ’02, fratello di Inaki (’94), esterno offensivo e trascinatore della Spagna alla vittoria dei recenti Europei.

Come gioca l’Athletic?

Nel corso degli anni, l’Athletic ha sviluppato uno stile di gioco che riflette il suo spirito combattivo e il desiderio di vincere senza mai dimenticare la propria identità. Sebbene l’approccio tattico possa variare a seconda degli allenatori, la squadra è sempre stata sinonimo di energia, dinamismo e passione. Intensità e un calcio verticale, che punta sull’attacco e sulla velocità. Le squadre dell’Athletic sono spesso aggressive nel pressing e nella riconquista della palla, cercando di dominare il gioco fisicamente. Nonostante ciò, la squadra ha anche una grande attenzione alla qualità del possesso palla, con un gioco che mira a sfruttare al massimo le transizioni rapide. Come da tradizione la squadra è abile a sfruttare le ali, veloci e tecnicamente dotate (Berenguer e Nico Williams), brave nel creare occasioni da goal andando alla conclusione o rifornendo di cross gli attaccanti centrali (Guruzeta e/o Djalò)

La stagione in corso

L’annata dell’Athletic sta procedendo positivamente tant’è che nella Liga, il club si trova attualmente al quarto posto, in piena zona Champions League. Dopo essere uscita in semifinale di Supercoppa spagnola perdendo con il Barcellona, il club basco è stato eliminato dall’Osasuna agli ottavi di finale di Copa del Rey. Il fronte europeo però è ancora aperto: dopo la sconfitta per 2-1 rimediata all’Olimpico, “los Leones” cercheranno di ribaltare il punteggio al San Mamés, lo stadio di casa dove, tra l’altro, si disputerà la finale di Europa League.

Il ruolo centrale della dirigenza

L’Athletic ha visto susseguirsi allenatori di grande prestigio che hanno contribuito a mantenere e sviluppare la filosofia di gioco. La maggior parte degli allenatori del club è stata di origine basca ma non sono mancati gli allenatori stranieri, su tutti ricordiamo Marcelo Bielsa (2011-2013). L’attuale tecnico è lo spagnolo Ernesto Valverde, ingaggiato nel luglio del 2022 e al suo secondo ritorno dopo le esperienze alla guida dei “Zurigorri” nel 2003 e successivamente nel 2013, sostituendo proprio Bielsa.

La chiave del successo dell’Athletic non è solo la qualità dei giocatori e lo spirito di squadra ma anche la gestione intelligente delle risorse da parte della direzione del club. Gestione che ha permesso alla compagine basca di restare competitiva anche senza fare affidamento su acquisti milionari.

Cuore e identità

L’Athletic Club è un simbolo di resistenza, di orgoglio locale e di passione per il calcio. La sua capacità di mantenere il legame con la propria cultura, pur affrontando le sfide moderne, lo ha reso una delle istituzioni più rispettate in Europa. Oggi, pur non essendo una delle squadre più ricche d’Europa, il club basco continua a lottare per le prime posizioni nella Liga e a competere con efficacia nelle coppe nazionali ed europee. La filosofia di gioco continua ad ispirare nuove generazioni di calciatori e di tifosi. In definitiva si tratta di molto più di un club calcistico: l’Athletic è un simbolo della cultura basca e un esempio di come il calcio possa essere una forza che va oltre lo sport, creando un legame profondo, indissolubile con il territorio e la sua gente.

BIO: Federico Locarno, 20 anni, è uno studente di Management dello Sport con una grande passione per il calcio. Scrive articoli circa da due mesi e  si dedica con entusiasmo e curiosità ad esplorare e analizzare il mondo del calcio, sia quello attuale che quello passato. Condividendo quotidianamente i suoi pensieri e approfondimenti sul calcio tramite Instagram e LinkedIn.

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