Napoli – Milan non è mai una partita banale, è una partita che riporta i tifosi rossoneri inevitabilmente ad oltre 30 anni fa, quando il match valeva per lo scudetto con giocatori meravigliosi da una parte e dall’altra e che mai come questo momento ci provoca una fitta nei cuori doverla affrontare in questa posizione di classifica così precaria.
Questa sera il match del San Paolo rappresentava per noi l’inizio di una settimana che molto probabilmente delineerà definitivamente l’esito della nostra stagione, insieme al derby di Coppa Italia contro l’Inter e il match con la Fiorentina, di nuovo lanciatissima, in chiusura della settimana. Il nuovo anno che sembrava sorgere con i crismi per una nostra rinascita con il cambio dell’allenatore ma soprattutto grazie alle due partite bellissime di Riyad culminate con la conquista della Supercoppa, una campagna acquisti che aveva ridato vigore alla rosa ed entusiasmo al popolo rossonero illudendoci di un rilancio sia in campionato che nelle coppe.
La Champions l’abbiamo letteralmente gettata al vento subito, in campionato siamo stati balbettanti senza mai dare l’impressione di comandare una partita dall’inizio alla fine, perdendo punti sulle altre squadre che ci stavano davanti e peggio ancora ci siamo fatti risucchiare anche da chi stava dietro. Di questo inizio anno possiamo dire che l’unica nostra partita veramente giocata da “Milan” sia stata quella con la Roma in Coppa Italia.
Stasera era importante dare un segnale soprattutto a noi stessi, più volte nei miei articoli ho fatto leva su orgoglio e senso di appartenenza non solo della squadra, ma di tutti, società e tifosi … l’unica maniera per uscirne, continuo a pensare, sia tornare ad essere un blocco unico, non possiamo continuare a vivacchiare solo con sporadici exploit di un singolo giocatore.
Il Milan si presentava con il consueto modulo 1-4-2-3-1 Maignan in porta, Theo a sinistra, Gabbia e Pavlovic centrali con Walker a destra, in mediana Fofana e Bondo,Pulisic, Reijnders e Felix dietro a Tammy Abraham.
Mister Coincecao sceglie di far partire dalla panchina Leao e Gimenez, che speriamo torni presto l’attaccante spietato dei primi quattro incontri con la nostra maglia; Conte da parte sua, schiera il solito Napoli, con un assenza pesantissima, quella di Mc Tominay, con Neres lanciato di nuovo in attacco a supporto di Lukaku e con il sempre pericoloso Politano.
PRIMO TEMPO
Parte l’incontro e il Napoli trova immediatamente il vantaggio dopo 1 minuto: Di Lorenzo in verticale vede Politano che in velocità si inserisce come il coltello nel burro tra Pavlovic e Hernandez (in evidente ritardo) e batte Maignan con un secco tiro all’angolo.
Milan lento, macchinoso e privo di idee che si affida a lanci lunghi, approssimativi, per Abraham che sono preda di Rahmani e Buongiorno. I partenopei da parte loro ripartono leggeri e decisi dando sempre la sensazione di prendere d’infilata la sciagurata linea difensiva rossonera che si muove in maniera disomogenea, linea che colpevolmente si rende protagonista in negativo del secondo goal degli azzurri con un disimpegno scellerato in uscita dalla nostra area, Gilmour recupera palla e serve Lukaku completamente solo a centro area che, in girata, colpendo pure male il pallone, segna indisturbato.
La partita sembra segnata per i motivi già evidenziati, continuiamo ad attaccare senza alcuna convinzione e concezione di gioco di squadra, Felix evanescente, Pulisic mai concreto, Reijnders deve prendere il pallone nella propria metà campo e risalire una montagna per cercare di creare gioco, Bondo e Fofana sono più preoccupati ad arginare le sfuriate improvvise del Napoli; manca gioco e compattezza e probabilmente la convinzione ormai interiorizzata dentro i ragazzi di non riuscire a cambiare l’inerzia di un incontro già segnato irrimediabilmente dopo 20 minuti. Da segnalare alla mezz’ora una brutta entrata di Lukaku con il piede alto su Bondo, sanzionata con un giallo.
SECONDO TEMPO
La ripresa si apre sulla falsariga della prima frazione, con una novità: dentro Leao per Bondo. Giochicchiamo sempre in maniera evanescente, il Napoli invece abbassato di una ventina di metri difende senza problemi; continuiamo a giocare su isolate iniziative personali ed è il nostro grande limite, le azioni non vengono accompagnate con coralità.
Conceição decide di rischiare il tutto per tutto inserendo Gimenez e Chukuweze per Abraham e Felix. I cambi ci danno un po’ di elettricità con Leao che in dribbling al 57 minuto penetra in area dopo un bello spunto ma il suo tiro passa a un metro da Gimenez che non riesce a deviarla in rete. La nostra fascia sinistra inizia finalmente a girare come deve, il Napoli cala di intensità e noi sentiamo l’aprirsi di spiragli interessanti.
Al 60 minuto bel tiro di Gimenez da fuori area appena alto sulla traversa, al 68 minuto bello scambio Leao- Theo che entra in area deciso, Billing, appena entrato, lo atterra rovinosamente, rigore netto, a sorpresa si presenta Gimenez sul dischetto (Pulisic?), il suo tiro non molto angolato viene parato da Meret , ricacciandoci in gola quell’urlo che tanto aspettavamo e che ci avrebbe rimesso in carreggiata.
La partita malgrado l’errore pesantissimo, inizia a farla il Milan, il Napoli calato sensibilmente si limita a difendere, i nostri ragazzi attaccano a testa bassa , come sempre più sui nervi che non con un gioco scintillante.
Pavlovic ci prova da fuori, entrano anche Jimenez e Jovic per Walker e Pulisic, siamo sbilanciati ma non c’e più niente da difendere ormai, continuiamo ad attaccare e spesso entriamo in area azzurra senza però creare pericoli eccessivi fino al 84 minuto quando ancora dalla nostra fascia sinistra il duo Leao-Theo fraseggia veloce, il francese crossa teso e Jovic come un falco scaraventa in rete per il gol che ci rimette in gioco. Il finale è un assalto dei ragazzi, confuso ma efficace quanto basta per terrorizzare il Napoli e lo facciamo con due bei tiri da fuori area con Reijnders all’87 minuto, ma soprattutto con una girata bellissima di Jovic, che fa venire un brivido al “Maradona”, andando di poco a lato.
Finisce l’incontro con la sensazione di quell’ amaro in bocca che ormai ci accompagna da inizio stagione, per un’ennesima partita approcciata in maniera pessima, personalmente non ho capito la scelta di rinunciare a Leao dall’inizio del match perché, come tutti abbiamo potuto vedere nel secondo tempo, dalla sua parte sono arrivati i nostri pericoli più significativi.
Il Milan deve sempre mettere in campo i migliori, non voglio pensare che l’impegno del Derby di Coppa Italia abbia influenzato le scelte di Conceição. Altre considerazioni: il rigorista è Pulisic ma il rigore lo batte Gimenez che sbaglia il quarto rigore su otto tentativi, inconcepibile; per la sesta volta prendiamo rete ad inizio gara concedendo praterie ai nostri avversari con chiusure difensive superficiali e sempre in evidente ritardo.
Adesso il Derby di Coppa Italia, una partita sempre particolare come ci insegna la storia ma anche questa stagione. Affrontiamola dando il cuore, i conti li faremo alla fine.
FORZA MILAN!!!
TABELLINO
NAPOLI-MILAN 2-1
Marcatori: 2’ Politano, 19’ Lukaku, 84’ Jovic.
NAPOLI (1-4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera; Gilmour, Lobotka (dal 81’ Juan Jesus), Anguissa; Politano (dal 85’ Mazzocchi), Lukaku (dal 85’ Simeone), Neres (dal 85’ Ngonge). A disp.: Scuffet, Turi; Esposito, Marín; Billing, Hasa; Okafor, Raspadori. All.: Conte.
MILAN (1-4-2-3-1): Maignan; Walker (dal 80’ Jimenez), Gabbia, Pavlović, Hernández; Bondo (dal 46’ Leao), Fofana; Pulisic (dal 80’ Jovic), Reijnders, Félix (dal 55’ Chukwueze); Abraham (dal 55’ Gimenez). A disp.: Sportiello, Torriani; Florenzi, Terracciano, Thiaw, Tomori, Sottil. All.: Conceição.
Arbitro: Sozza di Seregno.
Ammoniti: 40’ Lukaku, 71’ Conceiçao, 76’ Conte, 90’ Jimenez.
Recupero: 1′ 1T, 5’ 2T.

BIO: Stefano Salerno nato a Livorno classe 1963, vivo a Firenze dal 1997 lavoro nel campo delle Telecomunicazioni, sono milanista dalla nascita appassionato di calcio inglese dai primissimi anni 70 e sostenitore della squadra dei 3 Leoni .
8 risposte
Mi torna difficile fare un commento che vada oltre il già detto quest’anno. Vista dopo,ma anche in fase di lettura durante la partita, Leao sarebbe servito da subito, per impensierire la difesa del Napoli ma anche per limitarne le scorribande in attacco da quella parte, e poi l’altro errore macroscopico e inspiegabile è non far tirare un rigore che avrebbe potuto riaprire la partita prima al rigorista ma a Gimenez per “ridargli fiducia”….boh. Conceicao mi pare un po’ in confusione ma è molto difficile non esserlo quando hai un squadra nella quale i giocatori dal rendimento sicuro e costante sono tre o quattro e gli altri vengono schierati sperando che indovinino la partita.
Disamina e commenti pienamente condivisibili. È veramente frustrante iniziare le partite sotto di uno/due reti. Poi con un paio fi aggiustamenti alla formazione alle volte riesci a recuperare lo svantaggio. Ma non ci può pensare prima? Cosa ti poteva dare Felix sulla fascia, lasciando solo Theo contro i due specialisti del Napoli?
Speriamo nella Coppa Italia.
Buona serata
Grazie Alessio.. il Milan deve sempre giocare con i migliori in campo a maggior ragione ora ..vera c siamo consegnati al Napoli senza nemmeno iniziare a giocare … vediamo con i Derby
concordo Gianluca ci affidiamo a sporadiche ed estemporanee iniziative senza un filo logico
Preciso, puntuale, chiaro come sempre carissimo Stefano, tutto il contrario di un Milan che non ha identità e che nel primo tempo è completamente di un Napoli pimpante che aveva vinto solo una partita in sette gare. Unica nota positiva il forcing nel finale, sotto nota positiva: il Napoli terrà alla corda l’Inter, spero fino alla fine. Almeno potremo goderci un bel finale di campionato, non ci resta che questo ( impresa in Coppa Italia permettendo)
grazie Vincenzo .. difficile momento per il nostro Milan ..forza con il Detby
Anzitutto Stefano il solito meritatissimo Chapeau per la perfetta disamina del match!
Aggiungerei o meglio intitolerei, se questa gara si potesse tramutare in una commedia di Eduardo in due atti da rappresentarsi al teatro Politeama (con la presentazione ad opera di un certo Politano!) dal titolo: “Uno scientifico Karakiri alle falde del Vesuvio” tragicomica farsa realizzata dal famoso importatore di sigari Avana Sergio Concecao. Luci curate fa Pavlovic ed Hernandez.
Ottimizzazione di Santi Gimenez.
Regia: CaFu Cardinale&Furlani… e questo purtroppo e maltroppo è il reale stato dell’arte del ns povero e vecchio Diavolo! A ben 20 punti dalla vetta con 8 partite ancora da giocare e nono in classifica oggi. Mentre lo scorso anno era sempre a 20 punti ma secondo a fine campionato… però scusate c’era un certo Stefano Pioli… e le conclusioni lasciamole pure formulare ai posteri!
Un caro abbraccio.
Massimo 48
ahahah grande e arguto come sempre Massimo grazie 1000