Il derby di andata della semifinale di Coppa Italia ci ha lasciato, aldilà del risultato sostanzialmente giusto, la sensazione di una evidente occasione persa più che una reale soddisfazione. Le ragioni sono le seguenti: non abbiamo saputo gestire il vantaggio iniziale, non abbiamo saputo sfruttare le ripartenze offerteci sull’1-0, abbiamo affrontato un’Inter rimaneggiata, infine, abbiamo giocato una partita con poco coraggio e senza quell’incosciente sfrontatezza che in alcuni momenti il calcio richiede. Siamo, palesemente, scesi in campo con un unico pensiero fisso nella testa, ben evidente fin dalle prime battute: non subire imbarcate e cercare di rimanere attaccati alla semifinale nell’ottica del match di ritorno.
Archiviata la Coppa Italia oggi era il turno di campionato contro la Fiorentina, altro passaggio tutt’altro che semplice.
La Fiorentina è squadra ostica ed organizzata malgrado un rendimento in flessione rispetto alla prima parte del campionato, con una caratteristica oramai lampante… l’essere sempre riuscita a dare il meglio di sè con tutte le squadre di medio-alta classifica. Inoltre, la squadra viola è una delle nostri concorrenti dirette per l’ingresso in Europa League una ragione in più per affrontare la gara con tutte le precauzioni del caso.
Ci riportava alla mente la partita di andata, giocata ben cinque mesi fa, in cui la nostra prestazione fu una somma inquietante di errori tattici e di equivoci di scelte (rigori) che ancora ad oggi non siamo riusciti a risolvere malgrado il cambio del tecnico e la sessione invernale di mercato.
Il Milan si presentava con il consueto modulo 1-4-2-3-1: Maignan in porta, Walker a destra, cambiano per l’ennesima volta i centrali, si rivede Tomori con Thiaw, Theo a sinistra, sulla mediana il sempre presente Fofana affiancato dal rientrante Musah, i tre a supporto di Abraham sono Leao, Reijnders, non al meglio, e Pulisic. I viola dal canto loro con il collaudato 1-3-5-2 con Kean pericolo numero uno, Gudmundsson dietro lui, sottopunta, Fagioli nuovo stabilizzatore del gioco a centrocampo sono gli elementi da tenere d’occhio.
PRIMO TEMPO.
Un Milan allucinante, se possibile, supera purtroppo se stesso: in 10 minuti si trova sotto di due gol, minuto 6, Musah svagato perde palla sulla trequarti difensiva, Mandragora lesto serve Gudmundsson che entra deciso in area e crossa teso, Tomori è troppo morbido in marcatura, Thiaw maldestramente devia la palla dentro la nostra rete; passano tre minuti ed al minuto 9 cambio di campo viola di Fagioli per Mandragora che scodella un pallone in area,Dodo in corsa tocca di piatto per Kean che mette in rete. Troppo facile. In più l’attaccante viola balla in faccia ai nostri difensori, inammissibile!
Siamo completamente in confusione con gli uomini di Palladino che fanno quello che vogliono. Siamo incapaci di riassestarci, Musah sbaglia continuamente, Theo passeggia al limite dell’indolenza consentendo a Dodo di fare qualsiasi cosa sulla sua fascia, il centrocampo è in affanno, aggredito dalla furia viola. Al minuto 21 la Fiorentina con Gudmundsson ci spaventa con un tiro da fuori area deviato da Maignan, il Milan non è ancora entrato in campo. Al minuto 23 Coincecao sostituisce un impresentabile Musah e inserisce Jovic a supporto di Abraham. Il Milan ha un sussulto che ha la faccia più bella e giusta di questo periodo maledetto, Tammy Abraham che, pescato in area da Pulisic, fulmina De Gea, con un tiro secco sul primo palo, rimettendoci in partita. Abbiamo un paio di minuti di furore agonistico, la partita diventa nervosa e Theo ha un battibecco con Dodo prendendosi l’ennesima ammonizione stupida. Il tempo si conclude in modo caotico che non fa altro che fare il gioco dei nostri avversari che vanno in gol, poi annullato, con Ranieri.
SECONDO TEMPO
La ripresa non è per i deboli di cuore, il Milan, toccato nel profondo, parte deciso con l’intento di ribaltare l’incontro: l’occasione arriva al minuto 52 quando un cross morbido di Pulisic viene schiacciato di testa da Abraham, De Gea salva miracolosamente. Il Milan non è nemmeno fortunato. Abraham è costretto ad uscire per un colpo subito al suo posto entra Gimenez. I rossoneri, anche se a strappi, continuano ad attaccare con i viola che arretrano ed arrancano: al minuto 56, Reijnders scocca un tiro dal limite, il portiere viola devia su Pulisic che tira a botta sicura ma De Gea compie un secondo miracolo, non è finita, la palla arriva a Gimenez il cui tiro finisce a lato, incredibile!
Il Milan se non altro ci prova, rischiando molto. Al minuto 63 Beltran pescato in area da Parisi completamente solo tira e Maignan ci salva; nel ribaltamento Tomori lancia preciso tra le linee viola, la difesa della Fiorentina è posizionata malissimo, Jovic arriva come un falco dietro le linee della difesa e batte De Gea con un tiro secco, è il meritato pareggio. Da evidenziare due plateali spintoni di Pongracic ai nostri giocatori che l’ineffabile Ayroldi non sanziona come invece avrebbe dovuto, pazzesco quello che succede dopo, il fischietto ascolta Ranieri che parla ininterrottamente da inizio partita, che “suggerisce” un’ammonizione per Leao per un applauso al direttore di gara!
La Fiorentina ritorna a bussare pericolosamente con Kean, sempre lui, al minuto 69, Maignan fa un miracolo deviando il tiro, ma è al minuto 74 che il Milan ha la palla della vittoria: Theo, che finalmente libera i cavalli e parte deciso, come sempre vorremmo vederlo, fa sessanta metri sulla sinistra bruciando tutta la fascia, entra in area ma il suo tiro è respinto di piede da De Gea. Nel frattempo perdiamo anche Gimenez in uno scontro con il portiere viola in uscita a sventare un’altra occasione per i rossoneri. Entrano Chukwueze, Bondo e Felix per Gimenez, uno spento Pulisic e Fofana.
La partita rimane in bilico, le squadre stanchissime, tanti errori tecnici da una parte e dall’altra, i nostri ragazzi sembrano non avere più la forza per l’ultimo sprint, anche la viola è in affanno ma si affaccia ancora con un gran tiro di Kean e va in gol con Dodo, pescato da Fagioli, fortunatamente, per noi, in fuorigioco.
Arriviamo così al fischio finale, attoniti e delusi.
Inutile illuderci, purtroppo la nostra squadra in questa stagione è questa, vive di fiammate dei singoli, non abbiamo una organizzazione di gioco, ci affidiamo esclusivamente alle giocate estemporanee dei singoli e, spesso, solo quando i nostri avversari calano di intensità. Questo atteggiamento approssimativo non può essere il marchio di gioco del Milan. Fatichiamo nel compattarci in fase difensiva e il continuo cambio dei centrali certamente non aiuta, fatichiamo a mostrare un po’ di sana “garra” agli avversari che vengono a farci i balletti in faccia dopo il gol, sotto la nostra curva. Il linguaggio del corpo dei nostri calciatori parla da solo, mani sui fianchi e testa bassa, così non va bene, il Milan deve essere molto altro.
Sono piaciuti Abraham, Jovic e Maignan,il resto male; Reijnders e Fofana sono stanchi e senza benzina come Pulisic, stasera completamente fuori dal match. Theo deve dare più continuità in fase offensiva, come ci aveva abituati, e deve essere meno compassato in fase difensiva: stasera Dodò è sembrato un novello “Roberto Carlos”. La Fiorentina è una squadra ben messa in campo ed in un momento positivo ma noi ci abbiamo messo tanto, ma tanto del nostro, per farla brillare oltre il dovuto ritrovandoci con un ennesimo inutile pareggio (il settimo a San Siro) per la nostra già precaria classifica.
FORZA MILAN!!!
TABELLINO
MILAN – FIORENTINA 2-2
RETI: 7′ aut. Thiaw, 10′ Kean, 23′ Abraham, 64′ Jovic.
MILAN (1-4-2-3-1): Maignan; Walker, Thiaw, Tomori, Theo Hernandez; Reijnders, Fofana (80′ Bondo); Musah (23′ Jovic), Pulisic (80′ Chukwueze), Leao; Abraham (55′ Gimenez. Dall’80’ Joao Felix). A disp.: Sportiello, Torriani, Florenzi, Pavlovic, Bartesaghi, Terracciano, Gabbia, Sottil. All. Sergio Conceiçao.
FIORENTINA (1-3-5-2): De Gea; Pongracic (72′ Comuzzo), Marì, Ranieri; Dodo, Mandragora (88′ Adli), Fagioli, Cataldi (59′ Ndour), Parisi (72′ Folorunsho); Gudmundsson (59′ Beltran), Kean. A disp.: Terracciano, Martinelli, Zaniolo, Moreno, Richardson. All. Raffaele Palladino.
ARBITRO: Ayroldi di Molfetta.
ASSISTENTI: Carbone e Peretti.
IV UOMO: Santoro.
VAR: Paterna.
AVAR: Aureliano.
NOTE: spettatori 72.451. Espulso Palladino per proteste. Ammoniti Theo Hernandez, Walker, Leao e Pulisic per il Milan; Pablo Mari, Dodo e De Gea per la Fiorentina.

BIO: Stefano Salerno nato a Livorno classe 1963, vivo a Firenze dal 1997 lavoro nel campo delle Telecomunicazioni, sono milanista dalla nascita appassionato di calcio inglese dai primissimi anni 70 e sostenitore della squadra dei 3 Leoni .
11 risposte
Stefano ottimo commento fatto da un Milanista (in maiuscolo per rispetto). Si dà il caso che io tifo Fiorentina è ho una immagine della partita, non del tutto diversa c’è anche tanta oggettività nella tua analisi, ma discretamente diversa.
Innanzitutto la Fiorentina ha giocato da squadra, ha cambiato i propri atteggiamenti tattici in funzione del momento della partita. Prima del 2-0 e dopo il 2-2 è stata la Fiorentina ha dettare la partita. Sul 2 a 0 ha concesso spazio al Milan, che anche se non gioca molto da squadra, comunque ha un livello tecnico altissimo.
Se rappresentassimo su un diagramma cartesiano le prestazione delle ultime 10 partite, vedremmo un Milan oscillare intorno ad una retta e la Fiorentina aver trovato il punto di flesso positivo nell’ultima partita europea, soprattutto grazie all’arrivo di un importante avanzo juventino.
In positivo per il Milan la partita e il trend indicano che c’è tantissimo spazio per migliorare. Non conosco bene le cose interne del Milan, per cui, comunque mi complimento con il tuo articolo e ti saluto cordialmente. (sono pugliese e noi come gli inglesi usiamo il tu anche in segno di rispetto)
Grazie per l’ apprezzamento, nel commento ho comunque specificato sia prima che a fine articolo il fatto che la Fiorentina abbia un gioco consolidato e ben organizzato e che abbia annichilito il Milan nei primiventi minuti, detto questo e’ innegabile che l calo di intensità viola abbia esaltato le caratteristiche di alcuni giocatori del Milan portando al pareggio, come inoltre e’ specificato che e’ stata la Fiorentina con Kean ad avere un paio di buone occasioni nel finale che e’ stato molto convulso da entrambe le parti grazie per le parole… in definitiva l’abbiamo vista esattamente nella stessa maniera, buona domenica
Che dire, difficile diventa anche commentare di volta in volta le partite di questo Milan. Un po’ di tempo addietro ebbi modo di ascoltare Beppe Bergomi su Radio Anch’io Sport che elogiava la qualità della rosa rossonera, a suo dire la migliore della Serie A. Forse lo Zio esagerava un po’ ma se riesci comunque a rimettere in piedi certe partite, qualcosa vorrà dire. È tutto il resto che non và, dall’immediato e tecnico come l’ennesimo approccio sbagliato, fino alle annose questioni societarie. Jović è un jolly dalla panchina, lo terrei per la costruzione futura della squadra, per il resto confermo tutto ciò che hai detto carissimo Stefano, come sempre impeccabile
Hai ragione Vincenzo, qualcosa vorra’ dire…purtroppo e’ che non siamo riusciti a trovare la chimica giusta che compattasse il talento indubbio della nostra rosa, ed i risultati purtroppo sono questi. Mia auguro in un colpo di coda nel derby, la mia passione da inguaribile romantico mi porta oltre la cruda realta’di questo momento
Caro Stefano ti sono nel cuore, mi rendo conto che commentare il Milan di questi tempi senza xadere nel già detto e rimanere lucidi cercando di non sconfinare nel disfattismo e nella negatività è veramente difficile. Cambiano gli avversari cambiano gli episodi ma la linea del Milan di quest’anno resta quella. Un tifoso obbiettivo e che sa di calcio però ha ol dovere di fare quello che fai te, cioè evidenziare gli errori e i difetti con onestà intellettuale e anche con un po’ di spietatezza. Io, dal mio punto di vista invece vorrei evidenziare due aspetti secondo me poco battuti o per lo meno non sufficientemente rimarcato. Il primo è che secondo me nella rosa del Milan ci sono pochissimi giocatori calcisticamente intelligenti. Il secondo è che manca totalmente una leadership in campo. Due episodi su tutti: Kean, che fa il balletto dopo il gol ( fece lo stesso Pandev a Livorno dopo il vantaggio della Lazio, arrivò Lucarelli di corsa gli stacco’ quasi un orecchio e dieci minuti dopo segnò l’ 1 a 1 😀). E ancora di più Ranieri che indica all’arbitro Leao che applaude: perché non procace a farlo con Baresi Maldini e Gattuso in campo?! Mi fermo qui perché altrimenti mi dilungo troppo ma purtroppo c’è ne sarebbe da dire.
grazie ..si non è facile.. ma l’amore e la speranza portano comunque a sperare che un qualcosa scatti e svolti questa stagione oltretutto sfortunata (infortuni). Vero subiamo anche gli atteggiamenti talvolta sopra le righe ma piacerebbe più vedere un po’ di fuoco agonistico negli occhi dei nostri giocatori, un abbraccio, un cenno a non mollare tra di loro, un’unione di intenti. un saluto Gianluca… Stefano
P.S.1. Pandev non toccò più palla per tutta la partita. P.S.2 Filippo Galli, te te lo saresti fatto fare il balletto in faccia sotto la curva? 😀
Caro Stefano, purtroppo ho notato un’altra perla di Theo: nel secondo tempo posiziona col piede la palla per battere il calcio d’angolo: cross troppo basso sventato dalla difesa viola. Tutti i calciatori posizionano con cura con la mano il pallone per battere il calcio d’angolo, lui no, è superiore. E in difesa non fa mai un anticipo, attende, e quando corre palla al piede se gli fanno un tackle si scansa.
Un’altra cosa: bisogna mettere fuori squadra Joao Felix, si capisce che è Mendes che comanda, è molto meglio Sottil.
Grazie
Grazie
Si hai ragione Theo talvolta ha questo atteggiamento superficiale, purtroppo il problema elle atteggiamento e’ molto più ampio e coinvolge tutta la squadra … l’operazione Flelix purtroppo e’ andata male buona serata
Si, l’operazione Felix è andata male, ma quanto c’è voluto a capirlo? Diciamo che è inspiegabile. Condivido meglio Sottil! Anche i cambi dei centrali non aiutano come hai commentato nel tuoi articolo, sempre interessante. ⁹
Beh un’annata da dimenticare quanto prima a meno di un exploit in coppa.
A presto.
grazie Alessio… stagione balorda .. la Coppa Italia … sperem come dicono a milano ma sarà dura