La nostra settimana in vista della difficile trasferta di Udine è trascorsa, come di consueto, purtroppo in questa stagione, in un mare agitato tra le ridda di voci: ad iniziare dai problemi tra la nostra curva, le parole del presidente Scaroni, il dilemma sulla scelta del prossimo DS ed il futuro allenatore e come se non bastasse i soliti infortuni che cadono sempre puntuali come un orologio svizzero sui nostri calciatori.
Sarebbe sempre opportuno guardare esclusivamente in casa propria, ma stride la differenza di vento che spira intorno alle due squadre di Milano, lo ripeto non voglio fare il “piangina”, ma mai le due situazioni vissute dai due Club sono state cosi nette e diametralmente opposte.
Per quanto riguarda il DS negli ultimi giorni sta avanzando l’ipotesi, che personalmente reputo molto affascinante, di Giovanni Sartori attuale DS del Bologna balzato in pole con gli ormai noti Igli Tare e Tony D’Amico attuale DS dell’Atalanta, con Paratici stando agli ultimi rumors oramai fuori dalla corsa; l’importante sarebbe deciderlo in fretta, in vista di una pianificazione della stagione futura. Per l’allenatore si sentono tanti e tanti nomi, resto convinto che la scelta debba essere non oculata…molto di più, basta con esperimenti arditi che si sono rivelati fallimentari, occorre un profilo sicuro, navigato e soprattutto vincente.
La partita di stasera doveva rappresentare il cambio del trend negativo dei rossoneri lontani da San Siro, sconfitti quattro volte nelle ultime sei trasferte, di fronte un’Udinese in striscia negativa da tre partite dopo un buon periodo che l’aveva portata a ridosso delle prime otto della classifica, una trasferta non semplice come mai semplici sono state i nostri match in terra friulana.
Il Milan si presentava con l’inedita difesa a 3 con Tomori, Gabbia e Pavlovic, centrocampo con esterni Jimenez e Theo, centrali di centrocampo Reijnders e Fofana, in attacco Leao a sinistra,a destra Pulisic e in attacco il pimpante Jovic.
Nell’Udinese, assenze importanti, tra le quali spiccava il talentuoso Thauvin, con al suo posto Atta trequartista interessante classe 2003, dietro al pericoloso Lucca.
PRIMO TEMPO
Si parte con un’occasione colossale per i rossoneri: dopo 52 secondi Pulisic pesca Reijnders in profondità, i due centrali dell’Udinese si ostacolano, la palla arriva all’olandese il cui tiro viene respinto di piede da Okoye.
I nostri ragazzi appaiono più convinti e compatti nel nuovo modulo, interessanti alcuni movimenti di Jovic il cui arretrare crea spazi per i compagni che possono attaccare la profondità, infatti sia Pulisic che Leao giocano più all’interno del campo proprio per sfruttare i movimenti del centravanti, e poi la difesa anche se a 3 in realtà diventa a 5. Il pallino del gioco è in mano ai rossoneri che pur non creando pericoli concreti danno la sensazione di comando della partita, manchiamo forse in qualche ripartenza per la solita errata scelta del passaggio finale. L’Udinese, poco o niente, si fa notare principalmente per i falli sistematici sui nostri giocatori e per i fischi beceri di alcuni suoi tifosi nei confronti di Maignan. Al 33 minuto l’unico squillo, con un bel tiro di Ehizibue respinto con i pugni da Maignan , la palla arriva ad Ekkelenkamp la cui conclusione viene respinta da Gabbia, ma è negli ultimi cinque minuti che i ragazzi certificano la loro superiorità, fino a quel momento solo territoriale, al 42 minuto recupero palla di Fofana a centrocampo che serve immediatamente Leao, Rafa calcia di prima intenzione e mette la palla nell’angolo alto alla destra di Okoye è lo 0-1. Passano tre minuti e, all’inizio del minuto di recupero, un corner di Pulisic viene deviato in rete da Pavlovic, un Milan cinico e attento chiude con due reti la prima frazione.
SECONDO TEMPO
La ripresa vede l’Udinese, inevitabilmente, alzarsi con il baricentro, dando un po’ più pressione ai rossoneri che rimangono compatti, ripartendo in contropiede con Pulisic il cui tiro viene respinto da Kristensen. Al 52 minuto cala il gelo: su un lancio lungo dei difensori friulani verso la nostra area Maignan esce dall’area e si scontra in maniera violenta con Jimenez, Mike rimane a terra immobile con i compagni che gridano verso la panchina, c’è panico, Mike esce in barella ma fortunatamente è vigile e muove le braccia, il pubblico di Udine stavolta applaude convinto e preoccupato, entra Sportiello, Jimenez si rialza dolorante e continua la sua partita.
L’Udinese ci prova con un paio di incursioni in area dell’interessante Atta, ma è al 66 minuto che spreca sottoporta con Lucca una buona occasione, l’attaccante “cicca” la palla sottomisura, i ragazzi stasera però hanno gli occhi giusti e rirendono in mano il gioco al 68 minuto è Reijnders che dopo una bella azione personale sulla sinistra calcia ad incrociare pericolosamente, passano pochi minuti e il Milan cambia un buon Jovic e Jimenez, che non sta bene, con Abraham e Sottil. I cambi non abbassano il nostro livello anzi, al 74 minuto con l’Udinese sbilanciata, Leao verticalizza per Abraham spostato in fascia, l’inglese tocca di prima e lancia Theo che arremba come lui sa fare, entra in area e “spacca” la rete friulana con un tiro portentoso 0-3. La partita malgrado sia virtualmente chiusa ci regala ancora emozioni, 81 minuto, il Milan riparte con Abraham che sventaglia meravigliosamente a quaranta metri per Leao che entra come un fulmine in area tocco sotto per l’accorrente Reijnders: 0-4.
Si chiude una buonissima partita della nostra squadra in un campo tutt’altro che semplice, il nuovo modulo ha dato compattezza e solidità difensiva, bene i tre dietro, in particolare Pavlovic, una difesa che diventava comunque a cinque in fase di ripiegamento ci dava quella stabilità purtroppo spesso mancata nelle precedenti prestazioni, il centrocampo mai in affanno, con Fofana più a suo agio per la copertura dei compagni dietro, Pulisic in ripresa così come Theo finalmente centrato ed arrembante, piaciuto Jovic per i suoi movimenti atti a creare spazi per i centrocampisti in particolare per Reijnders ed un Leao vecchia maniera incisivo e preciso.
Sarà l’assetto vincente…aspettiamo, certo è che i nostri ragazzi hanno interpretato al meglio l’incontro. Adesso dobbiamo rimanere concentrati, facendo tesoro di questa serata, che ci fa felici e dà serenità a tutto il nostro ambiente. Rimane un pizzico di rabbia per quello che potremmo essere e che spesso non siamo stati. Adesso godiamoci questa bella vittoria da dedicare a Mike Maignan, le notizie dall’ospedale sembrano comunque positive, e proiettiamoci all’immediato futuro giocando le partite che rimangano da Milan, proprio come stasera.
FORZA RAGAZZI, FORZA MILAN!
TABELLINO
Udinese-Milan 0-4
Marcatori: 42‘ Leao, 45′ Pavlovic, 74′ Hernandez, 81’ Reijnders
Assist: 42′. Fofana, 45′ Pulisic, 74′ Abraham, 81′ Leao
UDINESE (1-3-5-1-1): Okoye; Kristensen (dal 76′ Pafundi), Bijol, Solet; Ehizibue, Lovric (dal 65′ Bravo), Karlstrom, Ekkelenkamp (dal 76′ Payero), Kamara (dal 65′ Rui Modesto); Atta; Lucca (dall’84 Pizarro). A disp.: Sava, Padelli, Payero, Zarraga, Palma, Pafundi, Bravo, Kabasele, Giannetti, Modesto, Pizarro. All. Kosta Runjaic.
MILAN (1-3-4-3): Maignan (dal 55′ Sportiello); Tomori, Gabbia, Pavlovic; Jimenez (dal 73′ Sottil), Reijnders, Fofana, Hernandez (dall’83 Bartesaghi); Pulisic, Jovic(dal 73′ Abraham), Leao (dall’83 Terracciano). A disp.: Sportiello, Torriani, Chukwueze, Florenzi, Thiaw, Bartesaghi, Bondo, Terracciano, Camarda, Joao Felix, Musah, Abraham, Sottil. All. Sergio Conceiçao.
ARBITRO: Sacchi di Macerata

BIO: Stefano Salerno nato a Livorno classe 1963, vivo a Firenze dal 1997 lavoro nel campo delle Telecomunicazioni, sono milanista dalla nascita appassionato di calcio inglese dai primissimi anni 70 e sostenitore della squadra dei 3 Leoni .
9 risposte
Grande, Stefano!
L’obiettivo è cercare di ottenere più punti possibili per sperare in una qualificazione europea senza l’assillo della Coppa Italia, visto l’arduo compito che ci aspetta al ritorno contro una squadra che è fortissima (e aggiungo decisamente fortunata). Il modulo a tre a sguinzagliato gli esterni che hanno fatto il bello e il cattivo tempo, soprattutto Hernandez, parso la bella copia dei tempi che furono. Bene tutti, una prova finalmente da Milan. Ora testa all’Atalanta, avversario in crisi di identità e di risultato, mai facile da affrontare
grazie Vincenzo occorre vivere partita dopo partita d fare i conti alla fine , ieri però la squadra e’ piaciuta compatta e propositiva .. speriamo
Finalmente un articolo da leggere con soddisfazione per la prestazione dei ns. ragazzi!
Concordo sia inutile recriminare su quello che è stato e quello che poteva essere. Tuttavia non si può fare a meno di considerare che uno schema più prudente aveva dato ottimi risultati (vedi supercoppa). Forse bastava insistere evitando squilibri alla squadra e prendere imbarcate di gol a ripetizione. Ad ogni modo, spero che lo schema di ieri sia riproposto ai prossimi appuntamenti.
Per il balletto del Ds/allenatore, veramente deprimente. Mi sembra un film già visto lo scorso anno. Spero di sbagliarmi.
Commento del match puntuale, veritiero e tassonomico Vincenzo! Per me sei da Rosea!
Del tuo incipit relativo alla snervante diatriba sulla scelta del futuro DS credo che se ne parlerà fino all’apertura degli ombrelloni con il beneplacito se tornaconto degli editori. La gara di ieri sera se da un lato ci ha gasato con le perle dei 4 goal, Leao e Theo in formato Scudetto, Pavlovic il nostro”Verisure” che ogni tanto ama essere Lui ad aprire le porte ed infine il ns Reijnders inesauribile ed onnipresente Jolly! Dall’altro lato e ad onor del vero abbiamo duellato con una squadra in evidente difficoltà da tre turni.
Dunque ci ritroviamo per l’ennesima volta e a sole 6 giornate dalla fine del campionato a ragionare su di uno stramaledetto bicchiere esattamente colmo a metà.
È fuori di dubbio che se giocassimo le prossime 7 gare
(aggiungo il ritorno di Coppa Italia) come in terra friuliana
(e posto che gli avversari non siano in giornata da grande spolvero) e cioè andassimo a conquistare ben 18 punti più la conquista della Coppa saremmo di fatto in Europa… ed in questo caso penserei che l’altalenante Concecao ed il suo sigaro Avana (equiparabile alla lampada di Aladino, una volta strofinata compare una magia) continueranno a impuzzolire gli spogliatoi di Milanello e dintorni. Viceversa…. scomoderei il compianto Gino Bartali:
“Sarebbe tutto da rifare!”
Un caro abbraccio.
Massimo 48
Mi hai chiamato Vincenzo e sono onorato Vincenzo e’ un caro amico e ottimo scrittore ahahah 😃😃😃sei sempre gentilissimo e ti ringrazio come sempre per l’ apprezzamento ai miei post partita..
grazie Alessio .. ottime considerazioni, speriamo che il nuovo assetto possa essere ripetuto, in effetti siamo stati compatti e più propositivi nel gioco, ci attendono ancora partite importanti da giocare al massimo, un caro saluto
Ottime la cronaca e le analisi di Stefano che condivido pienamente.
Visto l’altalena di quest’anno non mi faccio troppe illusioni. Una buona partita ovviamente non può bastare per fare previsioni troppo ottimistiche. Prendiamo atto di una scelta tattica interessante e quindi diamo i giusti meriti a Coincecao.
Ricordiamoci però che all’Udinese mancavano giocatori importanti e che certamente non è sembrata in un grande periodo. Ma godiamoci il momento. E io mi fermerei li
Grazie Mirko.. vero troppe volte ci siamo illusi per poi essere smentiti la partita seguente, purtroppo non abbiamo scelta in questa balorda stagione, spero che qualcosa sia cambiato e poterci giocare ad armi pari le partite che restano in particolare la Coppa Italia un saluto affettuoso
Grazie a te Stefano! Si, sembra proprio come la canzone di Sanremo lo stato d’animo di noi tifosi e l’aggettivo giusto per questa stagione.: Balorda… Nostalgia.
Ma sempre Forza Milan!