Ronaldinho, Neymar, Ronaldo, Luis Figo, Marcelo, Iniesta, Douglas Costa sono alcuni dei nomi di illustri calciatori entrati nella storia (e nell’Olimpo) del calcio mondiale per le loro gesta ed i loro successi.
Ho citato alcuni nomi ma se ne potrebbero citare tantissimi altri. Ma che cosa li accomuna? I più attenti osservatori affermeranno che ciò che li lega sono loro caratteristiche tecniche, ed è certamente vero, ma scavando a fondo nelle loro storie, benché arrivino da nazioni diverse, emerge un ingrediente comune che può sembrare segreto ma che di fatto non lo è: sono tutti cresciuti nel Futsal.
Che cos’è il Futsal?
Il “Futsal” (termine che deriva dall’unione di due parole abbreviate: “Futbol” e “Sala”), più conosciuto in Italia con il termine “Calcio a 5”, o volgarmente “calcetto”, è uno sport nel quale si sfidano 2 squadre composte da 5 giocatori ciascuna (4 giocatori di movimento ed 1 portiere) e, come nel calcio tradizionale, i giocatori utilizzando i piedi devono segnare una rete nella porta della squadra avversaria. È largamente praticato da decenni in Sudamerica, Spagna, Portogallo e sta crescendo esponenzialmente im tutto il mondo.
Nel Futsal sono enfatizzati i concetti di tecnica individuale, tattica collettiva, velocità di esecuzione dei gesti e di presa delle decisioni, visione periferica.
10 motivi per cui anche chi pratica calcio dovrebbe praticare (o aver praticato) anche il Futsal
1) Analogie: il Futsal prevede le stesse abilità tecniche di base, ma anche tattiche, del Calcio a 11.
2) Tocco della Palla: in uno studio statistico che confronta calcio tradizionale e Futsal è emerso che in quest’ultimo gli atleti toccano la palla un’enorme percentuale di volte in più.
3) Controllo della Palla: con spazi limitati, e la costante pressione avversaria, sono richieste abilità e tecniche di controllo palla qualitativamente elevate.
4) Velocità di gioco: con spazi ristretti, la pressione di gioco continua, la regola a tempo delle rimesse, i giocatori imparano ad eseguire velocemente i gesti.
5) Giocare in collaborazione: i giocatori senza palla devono muoversi a supporto o a sostegno del portatore affinché abbia delle rapide opzioni, non solo, devono anche muoversi stando attenti al posizionamento ed al movimento dei compagni.
6) Ritmo alto continuo: l’azione è continua, quindi i giocatori sono letteralmente costretti a continuare a giocare.
7) Velocità e varietà di pensiero: con 4 giocatori in costante movimento e con tutte le opzioni di base del gioco i giocatori imparano a prendere molte decisioni in pochissimo tempo.
8) Tiro in porta: la dimensione ridotta della porta è perfetta per migliorare nel tiro di forza e precisione.
9) Visione periferica: il continuo contatto ravvicinato con gli avversari aiuta a migliorare la visione periferica.
10) Qualità e divertimento: il Futsal agevola lo svilupparsi del gioco di squadra di qualità, i giocatori amano il tocco di palla ed il ritmo incalzante e questo li fa divertire tantissimo.
Un interessante progetto di Futsal giovanile lombardo, nato (quasi) dal nulla
Negli ultimi anni, con estremo ritardo rispetto alle altre nazioni dove il gioco del calcio è più avanzato, c’è stato un avvicinamento di alcuni club professionistici di calcio al Futsal, che lo hanno introdotto (come metodologia) all’interno dei propri settori giovanili.
Ma se è vero che il Futsal è propedeutico al calcio tradizionale è anche vero che è una disciplina con un’identità ben propria e che le attività di base di Futsal “puro”, in una Regione grande come la Lombardia, si contano quasi sulla dita di una mano. Dove non c’era nulla è stata vista un’opportunità, ed è nata dall’idea dei Saints Milano (società militante nel campionato nazionale di calcio a 5 – Serie A2 élite), di Andrea Rosa (Responsabile del Settore Giovanile Saints) e Luca Innocenti (Allenatore e Responsabile attività di base) la prima scuola di Futsal nei territori della provincia brianzola, tra i quali Lentate sul Seveso, Misinto e Lazzate.
La proposta ha avuto sin da subito al centro il bambino, la formazione calcistica (tramite un insegnamento del Futsal orientato alla ricerca della qualità), l’amicizia e lo stare insieme.
Nel giro di neanche un anno, nonostante l’estrema difficoltà nel trovare delle strutture disposte ad ospitare l’iniziativa, si è creata un’opportunità di sport del tutto nuova per i bambini ed i ragazzi, confermata dai numeri: si è passati, infatti, da 3 bambini presenti agli open day estivi ad oltre 22 tesserati per le annate 2019-2018-2017. Ed è crescente il numero degli interessati, che comunque non praticherebbero il calcio tradizionale, o di coloro che voglio approcciarsi a questo sport.
Un po’ a sottolineare che ciò che è nuovo non deve spaventare perché può tradursi in una preziosa opportunità.

Bio: Luca Innocenti
Ex giocatore di Calcio a 5 in campionati nazionali. Da ragazzo, nella stagione 2002/2003, ha vinto insieme al Seregno calcio a 5 uno storico scudetto Juniores, laureandosi Campione d’Italia. Ha collezionato alcune presenze con la Nazionale Italiana di calcio a 5 (Under 18 ed Under 21).
Istruttore qualificato di scuola calcio, da diversi anni allena e coordina progetti calcistici (aventi un taglio “Futsal”) giovanili, anche collaborando con professionisti provenienti da altre nazioni europee. É allenatore e Responsabile dell’attività di base dei Saints Milano.
Ha scritto il libro “L’allenatore di Futsal nelle categorie giovanili” ed è autore nel blog: betterfutsalcoaching.wordpress.com.
Da decenni è sostenitore e promotore dell’insegnamento del Futsal anche nei settori giovanili di calcio.
Detesta l’esasperazione della competizione in ambito giovanile e crede fortemente che il vero successo di un allenatore (e di una società sportiva) consista nel creare in primis un clima di armonia, dove tutti si sentano partecipi, e che la valorizzazione, la passione e l’entusiasmo dei propri atleti valgano molto di più della vittoria di un trofeo.
2 risposte
Tutto l’articolo già esprime in sé l’importanza del futsal per il mondo del calcio, basti pensare ai nomi dei grandissimi giocatori provenienti da questo mondo fantastico di cui sono innamorato perché spesso vedo le partite grazie allo sviluppo sociale che in questi ultimi anni ha avuto in Italia.
Nel mio piccolo ho sempre utilizzato partitine a campo ridotto nei miei allenamenti, convinto del fatto che gli spazi ridotti aiutino ad essere veloci di pensiero , a migliorare la propria tecnica individuale , aiutano a muoversi senza palla , per non parlare della preparazione fisica che occorre per il continuo movimento e i continui scatti che facciamo .
Avere quindi a disposizione un campetto da futsal per le scuole calcio sarebbe di grande aiuto per la crescita calcistica dei ragazzi , anche perché spesso le scuole calcio devono , o meglio noi allenatori e ragazzi dobbiamo accontentarci di dividere con gli altri un quarto di campo a 11 per la nostra oretta di allenamento.
Ogni volta che entro in campo ho bisogno di porte , di conesini che delimitano il nostro spazio di allenamento e soprattutto odio la campanella che suona avvisandoci che il nostro tempo è finito e un’altra scuola calcio è pronta ad entrare.
Ritornando a noi e chiedo scusa se sono uscito un po fuori binari , credo che calcio e futsal sono 2 discipline calcistiche che debbano camminare a braccetto perché sono complementari anzi credo che sia il calcio ad avere bisogno del futsal perché aiuta la crescita calcistica dei ragazzi in tutti i sensi
Ciao Gaetano,
ti ringrazio per il commento perché hai colto in pieno il significato delle mie parole.
Un caro saluto,
Luca