Era giusto festeggiare dopo mesi di tribolazioni ma, a mente fredda e lucida, è opportuno fare alcune considerazioni dopo la partita di Coppa Italia con l’Inter.
Per prima cosa il modulo o sistema di gioco: questo 1-3-4-3 sembra essere il più congeniale perché interpretato in maniera camaleontica con la linea difensiva spesso schierata a quattro con lo scivolare dietro, a turno, di Theo o di Jimenez, così come l’arretrare degli esterni di attacco sulla linea di centrocampo ha dato vita ad un complessivo 1-4-5-1 per una fase difensiva più compatta. Detto questo il mio pensiero personale è che la chiave di tutto stia dentro la nostra testa. Questa squadra vive di strappi e di momenti, quello che abbiamo visto nell’incontro con l’Inter è stata l’immagine di cosa siamo stati finora, l’esatta fotografia, con i due estremi che ci hanno rappresentato per tutta la stagione.
Un primo tempo iniziato contratto pieno di paure, con la nostra squadra preoccupata più a non subire che a proporsi, in balia quasi totale degli avversari poi, con il passare dei minuti, l’abbiamo vista prendere vigore, consapevolezza , organizzazione di gioco, colpire in maniera chirurgica nei momenti topici del match e finire addirittura in totale controllo, con i suoi uomini di punta, Leao Theo e Reijnders cresciuti in maniera esponenziale trascinando il resto dei compagni in una trance agonistica meravigliosa. Qualcosa che, come detto, per caratteristiche più mentali che tecniche, difficilmente riusciamo a tenere per tutto l’arco di un match.
Detto questo un plauso va anche a Mister Conceição, spesso criticato, per come ha preparato la semifinale e per il suo atteggiamento pacato che ha dato fiducia ai ragazzi sia nelle iniziali difficoltà sia quando c’era da gestire il vantaggio. Un “bravo” anche per aver saputo rigenerare Luka Jovic che sta diventando pedina fondamentale per il nostro gioco.
Oggi era già campionato. Da onorare assolutamente contro il Venezia, partita da prendere con tutte le cautele del caso contro una compagine assetata di punti, in piena lotta retrocessione, un match in cui il pareggio non serviva a nessuno.
Mister Conceição, confermava l’11 di Coppa Italia con un cambio: Abraham al posto di Jovic fermato precauzionalmente per un dolore lombare accusato durante il riscaldamento. Modulo di partenza 1-3-4-3. Di Francesco si affidava all’ 1-3-5-2 con il gioiellino Oristanio in panchina e il funambolico Yeboah in attacco.
PRIMO TEMPO
Il Milan parte autoritario prendendo subito in mano il gioco ed al 5 minuto su un’errore tecnico in costruzione da parte di Condè, Jimenez è lesto a servire Fofana che vede un intelligente taglio in area di Pulisic, palla a Capitan America che batte di interno piede Radu, spiazzandolo. Giochiamo in scioltezza: Pulisic notevolmente cresciuto svaria molto, Theo e Leao sulla sinistra sembrano in palla anche se alcuni contropiedi andrebbero gestiti meglio, tutto sembra andar per il meglio fino al 20 minuto quando il Venezia inizia pian piano a prendere campo e coraggio con Yeboah, indiavolato, che salta Pavlovic, crossa basso in area, la palla arriva a Zerbin che controlla spalle alla porta e gira veloce tirando sul primo palo, la palla esce di poco fuori. Come evidenziato in fase di presentazione caliamo in maniera considerevole.
Il nostro gioco inizia a farsi farraginoso, perdiamo le distanze sbagliando molte uscite con la palla in zona di difesa. Il Venezia, rinfrancato, non aspetta altro ed al 25 minuto con Yeboah va vicinissimo al pareggio con un diagonale dalla destra dell’area rossonera che attraversa pericolosamente tutta la nostra porta.
Al 32 minuto altra bellissima azione del Venezia che libera Haps a sinistra, cross teso e veloce a centro area dove, all’altezza del dischetto, arriva Yeboah che con un forte sinistro batte Maignan per il pareggio. Pareggio che viene vanificato dal fuorigioco di Busio. Il Milan soffre e rimane nella propria metà campo cercando sporadiche ripartenze e affidandosi a lunghi rilanci per Abraham che fa molto movimento senza però incidere molto nello sviluppo della nostra azione. Il tempo si chiude con una bella conclusione di Nicolussi Caviglia, gran bel centrocampista, che Maignan respinge.
SECONDO TEMPO
La ripresa inizia con la squadra veneziana ancora proiettata pericolosamente in attacco. Un spavento per i rossoneri al 49 minuto quando ancora Nicolussi Cavriglia sfiora il pari con un gran destro al volo che esce di poco alla sinistra di Maignan. Manchiamo di brillantezza e poca lucidità nelle ripartenze con Leao e Abraham che sbagliano due ottime occasioni per errori di rifinitura o finalizzazione. La squadra pur soffrendo regge anche per il naturale calo del Venezia, inappuntabile per impegno.
Non riusciamo a trovare lo spunto per chiudere il match portando nella partita un inevitabile ansia. Conceição decide di immettere forze fresche con Gimenez per Abraham. Il “Bebote”, qualche minuto dopo il suo ingresso, spreca l’ennesimo contropiede per i rossoneri sbagliando la misura del passaggio per Leao. Proseguono i cambi: dentro Loftus-Cheek per Leao e Walker per Jimenez.
Fofana si erge a muro del nostro centrocampo. È vero, commette qualche errore di precisione ma corre interrottamente per tutta la partita tamponando qualsiasi vuoto lasciato dai compagni. Gli ultimi minuti sono ancora un po’ di sofferenza con il Venezia impegnato nell’ultimo sforzo. La difesa tiene, rischiando solo all’89 minuto con il solito Nicolussi Caviglia che, con un destro al volo, per fortuna non trova la porta. In pieno recupero finalmente Gimenez pescato da Reijnders in piena area avversaria, con un preciso pallonetto, sigla il 2-0 e mette il sigillo sulla vittoria del Milan.
Come detto, la partita è stata il manifesto di tutta la nostra stagione con il continuo “rollercoaster” del nostro gioco e dell’atteggiamento in partita. Missione comunque compiuta!
Le note liete: Pulisic apparso vivo e centrato nel nuovo modulo, Gabbia ottimo nel comandare la difesa, Fofana instancabile e generoso, gli altri sufficienti, con Reijnders e Theo apparsi un po’ stanchi come normale che sia. La partita di Coppa Italia ha tolto tante energie fisiche e mentali per cui questa trasferta, su un campo tutt’altro che facile, poteva essere una trappola che, in caso di sconfitta, avrebbe destato ulteriori preoccupazioni.
Prossimo impegno, lunedì 5 maggio a Genova.
Forza Milan!!!
TABELLINO
VENEZIA-MILAN 0-2
Marcatori: 5’ Pulisic, 90’+5 Gimenez
LE FORMAZIONI
VENEZIA (1-3-5-2): Radu; Schingtienne(dal 64’ Marcandalli), Idzes, Candè; Zerbin, Busio (dal 64’ Kike Perez), Nicolussi Caviglia, Conde (dal 67’ Oristanio), Haps (dal 80’ Zampano); Fila (dal 64’ Gytkjær), Yeboah. A disp.: Grandi, Joronen, Stanković; Carboni, Šverko; Bjarkason, Doumbia, Duncan, Ladisa, Marić. All.: Di Francesco.
MILAN (1-3-4-3): Maignan; Tomori, Gabbia, Pavlović; Jiménez (dal 70’ Walker), Fofana (dal 87’ Terracciano), Reijnders, Hernández; Pulisic (dal 87’ Joao Felix), Abraham (dal 64’ Gimenez), Leão (dal 70’ Loftus-Cheek). A disp.: Sportiello, Torriani; Florenzi, Thiaw; Bondo, Musah; Jovic, Chukwueze, Sottil. All.: Conceição.
Arbitro: Gianluca Manganiello di Pinerolo.
Ammoniti: 55’ Candè
Recupero: 2’ 1T, 5’ 2T.

BIO: Stefano Salerno nato a Livorno classe 1963, vivo a Firenze dal 1997 lavoro nel campo delle Telecomunicazioni, sono milanista dalla nascita appassionato di calcio inglese dai primissimi anni 70 e sostenitore della squadra dei 3 Leoni .
9 risposte
Trovo opportuno e condivisibile il commento sul derby dopo la sbornia per le emozioni della bella vittoria.
Oggi ci siamo calati nel campionato con tutte le difficoltà incontrate quest’anno con le ‘piccole’. Infatti anche se abbiamo trovato presto il gol del vantaggio, abbiamo più volte rischiato di subire il gol del pareggio. Credo sia un problema di ‘testa ‘ al quale il mister deve trovare rimedio.
Ora l’obbiettivo è la Coppa che comunque sarebbe un bel trofeo che da tempo ci manca.
Come sempre condivisibile e puntuale il tuo commento, carissimo Stefano!
Partiamo dalle note positive: vittoria su un campo difficile, clean sheet (che non fa mai male) e gol di Gimenez. Abbiamo forse sofferto più del previsto, almeno questa è stata la sensazione che si provava ascoltando il commento della partita su Tutto il Calcio Minuto per Minuto. È chiaro che la testa è già a Roma, ma bisogna provare a fare più punti possibili, almeno per onorare questa stranissima stagione.
Grazie Alessio vero.. come detto nell’articolo il problema maggiore e’ la testa intesa come approccio alla gara e il capiterne i momenti , il calo poteva starci me comunque era importante vincere… la coppa è importante anche per gli scenari europei che aprirebbe, importante recuperare uomini come Loftus , Walker e Gimenez un caro saluto
Cronaca e commento perfettamente, e come al solito Stefano, puntuali e condivisibili!
Aggiungerei una mia personale valutazione nel sottolineare che quando il Milan di Concecao trova la via del gol nei primi minuti si garantisce comunque, nonostante le difficoltà create anche dal modesto ma mai domo Venezia, il passepartou per aggiudicarsi i 3 punti. È un po’ come dire in una gara di bocce che chi ha in mano il pallino lo tira dove pensa di giocare meglio. E difatti in troppe gare siamo andati sotto nei primi minuti, proprio perché il pallino lo avevamo concesso agli avversari e poi presi dall’ansia siamo andati a cercare di
“sbocciare” ma troppo spesso perdendo un mare di punti ed ora anche se le vincessimo tutte avremmo solo una ennesima delusione. L’unica via per dare un senso alla stagione è battere il Bologna! Buona serata.
Massimo 48
Grazie Massimo e’ vero il vantaggio e’ stato importante però magari dovremmo essere ancora più concentrati nél raddoppiare e metterci al sicuro. Il venezia oggi ha fatto una buona partita anche perché noi ce lo siamo portato dentro la nostra metà campo, correndo un paio di rischi consistenti. Per il Bologna sarà fondamentale l’approccio e la ferocia agonistica
Grazie Stefano. Ancora una volta mi trovo molto d’accordo con la tua precisa cronaca e con gli ottimi commenti a cui ci hai abituato.
Con il Venezia abbiamo proprio visto gli alti e bassi di questa stagione.
Sinceramente, mi chiedo anch’io cosa sia meglio per il futuro della nostra squadra.
Pensare alle prestazioni di alto livello in supercoppa e all’ultimo derby, o anche alle partite con il Real e il Feyenoord o invece pensare al nostro posto in campionato, fuori da tutte le coppe?
Rivoluzione? O piccoli ritocchi? Quanti campioni veri abbiamo in squadra?
Perché il Milan anche oggi ti lascia tanti dubbi… Aspettiamo che il Dio del calcio ci faccia sapere. Forza Milan! E complimenti Stefano!
Ciao Mirko, e grazie per la tua gentilezza, sono dell’opinione e’ che la società trovi al più presto una struttura tecnica ben delineata DS ed allenatore, credo che ci sia bisogno di 3/4 innesti importanti e consistenti, poi la base e’ buona il centrocampo soprattutto ha bisogno di forza e qualità buona serata
Sono d’accordo, la partita col Venezia è stata esattamente come è il Milan oggi. Il “grande” passo in avanti, per niente scontato, è che abbiamo vinto. Imparare a vincere, a soffrire, e a prendere coscienza delle nostre potenzialità è fondamentale. Ovvio che i margini di miglioramento siano ancora enormi ma almeno abbiamo intrapreso una strada. Ora tocca anche alla società
Grazie Gianluca vero vincere aiuta a vincere ed a questo punto della stagione e della finale che ci aspetta era fondamentale, adesso occorre crescere di attenzione ed intensità