Dopo Meskhi, Khurtsilava, Kipiani e Kaladze, la Georgia vanta finalmente una stella di livello internazionale. A Kvaradona sono assegnati onori ed onori.
La Georgia viene additata, a torto, come un piccolo Paese incapace di produrre una nazionale degna di nota o calciatori di talento. Georgia che ha avuto una nazionale per la prima volta solo dal 1991 e ha potuto competere per le qualificazioni mondiali 1994. Finora non si era mai qualificata a un’edizione dei mondiali o degli europei.
Eppure, prima dello scioglimento dell’ex URSS, il Paese caucasico ha prodotto talenti di primissima fascia. Ricordiamo, ad esempio, Murtaz Khurtsilava, bronzo olimpico con l’URSS nel 1972, il compianto ex CT David Kipiani, deceduto nel 2001 per un incidente stradale e, soprattutto, Mikheil Meskhi, campione d’Europa nel 1960 e ribattezzato “il Garrincha georgiano”. Nel nuovo millennio saltano all’occhio i nomi di Shota Arveladze (il più famoso dei tre fratelli) e di Kakha Kaladze, che ha vinto tutto quello che c’era da vincere con la maglia del Milan.
Questi primi tre decenni di storia della nazionale caucasica sono stati avari di soddisfazioni, almeno fino all’avvento della generazione attuale. Una generazione capitanata da Khvicha Kvaratskhelia, leader carismatico di un Napoli che ha conquistato lo scudetto dopo ben 33 anni. La Georgia ha tuttavia conservato alcuni evergreen, vale a dire calciatori over 35 protagonisti nelle annate precedenti.
I PUNTI DI FORZA
Kvara è stato eletto tra i 30 calciatori più forti al mondo la scorsa stagione. La Georgia non ha tuttavia prodotto un solo talento che spicca rispetto a una rosa modesta. Cosa avvenuta anni fa, ad esempio quando la star era Kaladze. La squadra allenata da Sagnol, ex Bayern e vice campione del mondo con la Francia, non ha alcuna intenzione di recitare un ruolo da vittima sacrificale.
Nonostante giochi in Ligue 2 con il Bordeaux, Davitashvili è un trequartista dotato di tecnica eccellente e merita ben altri palcoscenici. Tuttavia, dato l’assetto tattico, dovrebbe partire dalla panchina. Mamardashvili è ritenuto tra i migliori portieri della Liga spagnola e non ha ancora compiuto 23 anni. Davanti a lui spicca Gocholeishvili, 23enne dello Shakhtar. In attacco è esploso Mikautadze (nato e cresciuto in Francia), ex Ajax, che ha segnato una serie impressionante di reti con il Metz nel 2024.
I PUNTI DEBOLI
Il girone di qualificazione non è stato brillante. La Georgia si è qualificata a Euro 2024 grazie alla Nations League. Ha potuto quindi accedere agli spareggi, dove ha regolato il Lussemburgo (2-0) e la Grecia (rigori). Nel raggruppamento comprendente Scozia, Spagna, Norvegia e Cipro, la squadra di Sagnol ha vinto due gare e ha subito ben 18 reti. Il reparto arretrato è il meno competitivo.
La nazionale georgiana ha subito tanti gol nonostante si difenda con un baricentro basso, giochi spesso con l’ 1-5-3-2 e rinunci spesso ad esprimere calcio. Per questo motivo Sagnol rinuncia a Davitashvili, a favore di calciatori meno offensivi. Kvara e Mikautadze sono spesso isolati in avanti.
LA PROBABILE FORMAZIONE
Sagnol impiega spesso l’ 1-5-3-2, modulo molto abbottonato, puntando su un unico creatore di gioco come Kvara. La probabile formazione dovrebbe essere la seguente: Mamardashvili; Kverkvelia, Kashia, Dvali; Shengelia, Kiteishvili, Kochorashvili, Chakvetadze, Kakabadze; Mikautadze, Kvaratskhelia. Lochoshvili, della Cremonese, si gioca un posto in difesa, mentre il già citato Davitashvili sarà un subentrante.
I veterani Kashia e Shengelia dovrebbero avere il posto da titolare assicurato. Chakvetadze, eterna promessa, ora al Watford, è l’unico centrocampista di qualità. Per il resto Sagnol ha puntato su una squadra operaia, su transizioni veloci e palla a Kvara che è chiamato a inventare.
I CONVOCATI PER EURO 2024
PORTIERI: Giorgi Mamardashvili, Giorgi Loria, Luka Gugeshashvili.
DIFENSORI: Solomon Kverkvelia, Giorgi Gvelesiani, Guram Kashia, Jemal Tabidze, Lasha Dvali, Luka Lochoshvili, Otar Kakabadze, Giorgi Gocholeishvili.
CENTROCAMPISTI: Giorgi Chakvetadze, Anri Mekvabishvili, Jaba Kankava, Otar Kiteishvili, Nika Kvekveskiri, Giorgi Kochorashvili, Sandro Altunashvili, Levan Shengelia, Giorgi Tsitaishvili, Saba Lobjanidze, Zuriko Davitashvili.
ATTACCANTI: Georges Mikautadze, Budu Zivzivadze, Giorgi Kvilitaia, Khvicha Kvaratskhelia.
OBIETTIVI
Il Portogallo sembra essere un avversario proibitivo. Nemmeno la Turchia, protagonista nel rispettivo girone, è un’avversario facile. La Repubblica Ceca non è quella dei tempi d’oro ma parte favorita. La prime due gare (Turchia e poi Rep. Ceca) rappresentano un vero e proprio spareggio per Kvara e compagni.
In ottica terzo posto nessuna nazionale parte battuta, nemmeno la Georgia. Gli uomini di Sagnol sono sfavoriti sulla carta rispetto alla Repubblica Ceca, ma il gap non è elevatissimo. Se funzioneranno bene le transizioni e Kvara avrà l’opportunità di incidere, questa Georgia potrà vincere una partita. D’altronde il movimento è in crescita, come visto anche agli Europei under 21, e la nazionale del caucaso vuole fare nuovamente la storia.
BIO: VINCENZO DI MASO
Traduttore e interprete con una spiccata passione per la narrazione sportiva. Arabista e anglista di formazione, si avvale della conoscenza delle lingue per cercare info per i suoi contributi.
Residente a Lisbona, sposato con Ana e papà di Leonardo. Torna frequentemente in Italia.
Collaborazioni con Rivista Contrasti, Persemprecalcio, Zona Cesarini e Rispetta lo Sport.
Appassionato lettore di Galeano, Soriano, Brera e Minà. Utilizzatore (o abusatore?) di brerismi.
Sostenitore di un calcio etico e pulito, sognando utopisticamente che un giorno i componenti di due tifoserie rivali possano bere una birra insieme nel post-partita.