Il 7 dei Bleus Antoine Griezmann - Foto: Facebook Équipe de France de Football

EURO ’24 – PLAYERS – ANTOINE GRIEZMANN: PICCOLO DIAVOLO, GRANDE SPIRITO

Braccia aperte e sguardo pinto, come un profeta che consegna la predica ai suoi discepoli.
La verità regna sul campo, gli dei del calcio non ammettono menzogne. Nemmeno Antoine Griezmann, il 7 dell’Atletico Madrid e della Nazionale transalpina.

Liberté, egalité, fraternité: un motto che, dalla rivoluzione alla costituzione francese, è diventata una legge per il biondo nato nel 1991. Da divulgare senza riserve, in punta di piedi, con lo spirito guida dei Sioux e il charruismo rioplatense per trasmissione mistica, col grado etilico del Borgogna e la classe dei principi francesi, col talento degli eletti e la furia angelica di un Petit Diable.

“Ricordati di santificare le feste”. Comandamento che da sempre il ragazzo di Maçon rispetta con doverosa fedeltà, perché “il calcio è una festa” e come tale, secondo Arturo Vidal, va onorata.

Antoine Griezmann
Antoine Griezmann con la maglia dell’Atletico Madrid

Il 7 più ispirato del locale

Come l’omonimo titolo del film di Paul Thomas Anderson, “Il filo nascosto” dei Colchoneros è Antoine Griezmann, l’uomo più ispirato del locale, illusionista che appare e scompare all’interno del sistema, un che si muove nello spazio e lo inventa, il satellite più luminoso della trequarti, un mago che comanda il tempo e lo restituisce ai compagni.

Tecnica sopraffina, intelligenza tattica, fantasia impressionista, agilità e precisione, tocco sensibile e rinascimentale: skills fuori scala per chiunque voglia sfidarlo nel duello tra le linee, elastico mobile e metronomo del gioco, tassello funzionale in un calcio di posizioni e relazioni, distributore di passaggi e ganci verticali, con quel mancino pieno di grazia a propiziare gol e assist, velocità d’esecuzione a riprodurre il pensiero.

Il 7 dei Bleus Antoine Griezmann – Foto: Facebook Équipe de France de Football

Grizou e la Nazionale francese

Anche in Nazionale Griezmann è un punto fermo, imprescindibile in ogni angolo o settore del campo per Didier Deschamps. Lo stesso CT della Francia, nel recente passato, ha elogiato Grizou per le sue doti tecniche e comportamentali, manifestando una certa predilezione per il suo genio:

“Per una squadra è meraviglioso averlo, è un grande esempio. L’ho accompagnato negli anni, nelle partite, nelle competizioni. Si è creato un rapporto umano e di fiducia. So quello che gli devo, quello che ha fatto in campo per questa squadra. Nessuno è insostituibile, ma puoi fare in modo di essere indispensabile e lui negli anni un po’ lo ha fatto. Dal momento in cui ha fiducia, è radioso e splendente. Ha anche questa capacità di trasmettere, per quello che è, ciò che rappresenta. È una forza trainante. È qualcuno che ha sempre un sorriso. A livello umano, è molto accattivante. Nel caso non lo sapesse, sei ancora un po’ il mio preferito, Antoine”.

Nel corso della sua carriera il Campione del Mondo 2018 ha sviluppato carisma, self control, mentalità e forza, riuscendo a trasferire il proprio credo ai compagni come un vero maestro Jedi. Vincere e ancora vincere. Non importa come, l’importante è farlo. Abbracciare il successo in qualunque modo, se possibile coniugando bel gioco, divertimento e spettacolo, oppure badando alla sostanza e al puro pragmatismo difensivo.

Dal ritiro di Clairefontain in vista di Euro 2024, Griezmann ha parlato in conferenza stampa della Francia e del modo in cui vengono affrontate le gare:

“Il gioco della Francia è noioso, forse non è bello da vedere. Ma è così che funziona: l’importante è vincere, non importa come. Per arrivare lontano è necessario avere una buona difesa. Quando hai in squadra gente come Mbappé, Giroud, Dembelé, Thuram e Kolo Muani puoi segnare in qualsiasi momento. E quindi le basi della nostra squadra sono: difenderci forte, non concedere niente all’avversario e poi dare palla a quelli davanti cercando di segnare. Guardo a questi Europei con grande voglia e ambizione. Saremo tra i favoriti ma dovremo dimostrarlo sul campo. La chiave per vincere sarà la difesa, anche se vorrà dire essere noiosi”.

In sintesi: non prendere gol e ripartire. Una strategia che caratterizza da anni Les Coqs guidati da Deschamps, il cui imprinting è basato sulla gestione trasversale del gruppo e la libertà di espressione, un calcio centrato sulla solidità difensiva e le transizioni rapide, sul recupero palla e l’innesco dei giocatori di maggior qualità. La ricetta è chiara, le Petit Diable la conosce bene e cerca di insegnarla ai suoi colleghi di spogliatoio. Il solco è tracciato, con buona pace di una certa stampa e diversi tifosi che non appoggiano il tipo di gioco dalla Selezione Blu, ritenuto troppo intermittente e antiestetico.

Davanti alle critiche e le etichette “normali”, le sotto stime e gli abbagli mediatici, le forche del pregiudizio e l’indifferenza, il 7 francese non si è mai scomposto e ha risposto col fioretto, inanellando partite e prestazioni da hombre vertical. Nel suo club e per Les Bleus, a tutela del calcio nella sua massima rappresentazione.

BIO: Andrea Rurali
Brianzolo Doc, classe 1988. Da sempre appassionato di cinema, tv, calcio, sport e viaggi.

  • Lavoro a Mediaset dal 2008 e attualmente mi occupo del palinsesto editoriale di Cine34.
  • Sono autore del programma di approfondimento cinematografico “Vi racconto” con Enrico Vanzina e co-regista dei documentari “Noi siamo Cinema” e “Vanzina: una famiglia per il cinema”.
  • Dal 2014 dirigo la rivista web CineAvatar.it (http://cineavatar.it/)
  • Nell’autunno 2022 ho fondato la community Pagine Mondiali e nell’estate 2023 la piattaforma sportiva Monza Cuore Biancorosso.
  • Da agosto 2023 collaboro con la testata giornalistica Monza-News, scrivendo le analisi delle partite dei biancorossi e partecipando alla trasmissione Binario Sport.
  • Dal 2019 collaboro con la casa editrice Bietti, in particolare per la realizzazione di saggi sul cinema inseriti nelle monografie di William Lustig, Manetti Bros, Dario Argento e Mike Flanagan.
  • Tra le mie pubblicazioni, il saggio “Il mio nome è western italiano” nel volume Quando cantavano le Colt. Enciclopedia cine-musicale del western all’italiana (F. Biella-M. Privitera, Casa Musicale Eco, 2017).

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