Bill Shankly, iconico allenatore del Liverpool dei primi anni ‘70 sentenziò: “Alcuni pensano che il calcio sia una questione di vita o di morte.. posso assicurare che la cosa e’ molto, molto più importante”, in questa metafora tipicamente britannica c’è molto di quello che oggi ha vissuto e pensato il popolo inglese.
L’Inghilterra sfata finalmente la maledizione dei calci di rigore che si e’ trovata nuovamente davanti e che però, stavolta, sono valsi l’accesso alle semifinali di questo strambo europeo, facendo così tirare un sospiro di sollievo ad una nazione intera. Una maledizione iniziata esattamente 34 anni fa a Italia 90 e che aveva fino ad oggi un parziale agghiacciante di 7 sconfitte contro 2 vittorie (escludendo l’insignificante Nations League) sia nei tornei continentali che mondiali. Una vittoria tutt’altro che esaltante malgrado alcuni flebili miglioramenti.
Le due squadre si presentano al match con due formazioni speculari 1-3-4-2-1: Southgate causa squalifica di Guhei opta per una difesa a tre con Walker, Stones e Konsa, a tutta fascia Trippier e Saka (che torna al suo vecchio ruolo di terzino quando e’ in fase di ripiegamento), confermato sulla mediana il giovane Mainoo con Rice, dopo le continue prove fallimentari del loro allenatore, Bellingham e Foden a supporto di Kane.
Gli Svizzeri confermano la loro formazione tipo con il monumentale Akanji a guidare da par suo la difesa, Xhaka a dirigere il gioco, spalleggiato dallo scintillante Freuler, in avanti Vargas e Ndoye a supporto di Embolo sia subito a ridosso , sia aprendosi sulle ali facendo diventare il modulo un 1-4-3-3.
Quello che si evince e’ che gli inglesi con la difesa a tre siano più preoccupati a contenere le incursioni dei centrocampisti avversari (che tanto male avevano fatto agli azzurri) e che hanno confermato la quadratura data ai suoi uomini dal bravissimo allenatore Yakin che ha forgiato una squadra che fa pressing e riparte facendo spesso male .
Il PRIMO TEMPO vola via senza nessuna emozione, con l’Inghilterra leggermente più fluida con un Mainoo intraprendente, Saka che mette spesso in apprensione uno spaesato Aebischer, Bellingham che regala due sgasate delle sue, una difesa attenta che finalmente non concede niente. Gli elvetici chiusi dietro e ben organizzati a non far passare nemmeno uno spillo in verticale; si confermano squadra matura e organizzata.
La ripresa, fino al 60° minuto, è sulla stessa lunghezza d’onda del primo tempo; poi piano piano gli inglesi calano e il centrocampo elvetico comincia a prendere le redini del gioco, con il suo direttore d’orchestra Xhaka. Arriviamo così al 75° minuto quando un cross di Ndoye (gran bel giocatore) viene sciaguratamente svirgolato da Stones in affanno e consente ad Embolo con la punta del piede di spingere in rete il pallone del vantaggio svizzero.
Lo schiaffo preso sveglia finalmente Southgate dal suo indisponente torpore e con i cambi ( dentro Eze, Palmer, Shaw) da nuova linfa alla sua squadra che cinque minuti dopo, con ancora il guizzante Saka (nettamente il migliore degli inglesi), si beve sul lato destro del campo per l’ennesima volta Aebischer e con un diagonale secco e preciso batte Sommer che probabilmente non vede partire il pallone.
I tempi regolamentari finiscono 1-1 senza più grandi emozioni. I supplementari, sulla falsariga di tutto l’incontro, scorrono senza sussulti se non un gran tiro di Rice deviato in angolo da Sommer ed un diabolico corner di Shaqiri (entrato nel finale) che bacia l’incrocio dei pali.
Si va così ai rigori: Yakin sceglie di far tirare i primi ai suoi difensori …la scelta non si rivelerà felice.. proprio Akanji sbaglia il rigore iniziale , gli inglesi finalmente infallibili stavolta non tradiscono e l’Inghilterra vola in semifinale dove affronterà l’Olanda.
Inglesi ancora non convincenti malgrado un assetto piu compatto, dovranno fare ancora uno step deciso in avanti se vogliono pensare in grande, la Svizzera torna a casa consapevole di essere una squadra vera ben allenata e con un organizzazione di gioco definita.
Una nota di merito per l’arbitro Orsato praticamente perfetto, un grandissimo finale di carriera. BRAVO!
Inghilterra (1-3-4-2-1): Pickford; Walker, Stones, Konsa (33′ st Palmer); Trippier (33′ st Eze), Mainoo (33′ st Shaw), Rice, Saka; Bellingham, Kane (4′ sts Toney), Foden (10′ sts Alexander-Arnold). All.: Southgate
Svizzera (1-3-4-2-1): Sommer; Schaer, Akanji, Rodriguez; Rieder (19′ st Zuber), Freuler (13′ sts Amdouni), Xhaka, Aebischer (13′ sts Sierro); Ndoye (8′ pts Zakaria), Embolo (4′ sts Shaqiri), Vargas (19′ st Widmer). All.: Yakin Arbitro: Orsato
Marcatori: 30′ st Embolo (S), 35′ st Saka (I)
Rigori: Palmer (I) gol, Akanji (S) parato, Bellingham (I) gol, Schaer (S) gol, Saka (I) gol, Shaqiri (S) gol, Toney (I) gol, Amdouni (S) gol, Alexander-Arnold (I) gol
Ammoniti: Schaer (S), Kane (I), Widmer (S)
BIO: Stefano Salerno nato a Livorno classe 1963, vivo a Firenze dal 1997 lavoro nel campo delle Telecomunicazioni, sono milanista dalla nascita appassionato di calcio inglese dai primissimi anni 70 e sostenitore della squadra dei 3 Leoni .