Il nuovo terzino brasiliano sembra essere stato scelto per portare energia e velocità su una fascia che è sembrata spesso in sofferenza sul piano atletico. Se saprà mettere i suoi mezzi fisici al servizio del reparto potrà certamente dare un contributo in difesa, in attacco e soprattutto nella fase di riaggressione
“Tanto tuonò che piovve”: Il detto è attribuito nientemeno che a Socrate e si usa quando un avvenimento è preceduto da segnali premonitori come, appunto, il tuono prima della pioggia.
Nel nostro caso a tuonare sono stati i tifosi rossoneri: in generale contro i propri giocatori, in particolare contro la fase difensiva del Milan della passata stagione e, nello specifico, contro Davide Calabria, considerato reo di non sapersi opporre adeguatamente agli avversari, specie quelli più guizzanti, e di non essere particolarmente efficace nelle sue avanzate (certo, se il paragone è Theo Hernandez è dura per tutti…).
Non sappiamo quale peso abbiano avuto i tuoni del popolo rossonero, ma sta di fatto che il terzo colpo del mercato estivo del club di via Aldo Rossi è stato Emerson Royal, pseudonimo di Emerson Aparecido Leite de Souza Junior, brasiliano classe ’99, arrivato a 20 anni in Europa, al Betis Siviglia, in un’operazione progettata in sinergia con il Barcellona che dopo due stagioni ne acquisisce le prestazioni ma, dopo pochi mesi, lo cede al Tottenham con cui, in tre stagioni, colleziona 101 presenze, che si sommano alle 11 presenze nella Nazionale carioca.
Terzino, ma non solo
Che giocatore è Emerson Royal? Tutti gli riconoscono grande versatilità, cioè la capacità di svolgere funzioni differenti in campo e questo, in un calcio in cui si parla sempre più di funzioni e non di ruoli significa, per chi ragiona ancora per ruoli, che il brasiliano può essere impiegato in più posizioni. Certamente nell’1-4-2-3-1 che ormai sembra essere il marchio di fabbrica di Fonseca (ma non mi stupirei di successive varianti) può giocare sia nel ruolo di terzino che in quello di esterno alto, formando nel primo caso una corsia più offensiva con Chukwueze e nel secondo, proprio con Calabria, una più conservativa (anche se pochi sanno che il nostro attuale capitano nel settore giovanile ha iniziato come esterno d’attacco per poi retrocedere a centrocampo e, infine, in difesa).
Forza e velocità più che attenzione
Non mi pare che Emerson abbia doti attentive proprie di un difensore come lo pensiamo noi italiani: credo piuttosto che saranno la sua forza e velocità (il fisico, 1,81 per 78 chili, è quello esplosivo di un velocista), quando ben gestite, ad aiutarlo nei compiti difensivi, individuali e di reparto. Credo che proprio queste qualità atletiche ci permetteranno una migliore aggressività in avanti quando, in fase offensiva, perderemo palla e sarà necessario riconquistarla subito per impedire quelle transizioni negative che abbiamo subito nella passata stagione e che hanno, in larga parte, determinato le troppe reti subite. Perché, attenzione, non necessariamente subire una transizione negativa per cui devo correre e recuperare 40-50 metri verso la mia porta è la causa immediata di un gol preso: ma è vero che la sensazione emotiva che ne deriva e che i giocatori percepiscono inficia a lungo andare la fase difensiva singola o collettiva.
“Presenza determinante”
Detto tutto questo, da Emerson ci aspettiamo una spinta offensiva efficace, di qualità, arrembante direi; la capacità di rifornire continuamente i nostri giocatori più avanzati oltre a quella di proporsi lui stesso, con e senza palla, per incidere se non in termini di goal, piuttosto pochi in carriera, in termini che definisco di “presenza determinante”, cioè di creazione di situazioni che possano favorire la finalizzazione. La sua età relativamente giovane, infine, lascia immaginare buoni margini di miglioramento, specie se saprà mettersi a disposizione di un allenatore attento come Paulo Fonseca.
Ci aspettiamo molto da te, Royal, ma d’altra parte questo è il Milan. In bocca al lupo!
Grazie (GRANDE) a @Luca Villani per la collaborazione
4 risposte
Sognare non costa nulla!
Ed ecco materializzarsi una concretizzabile visione, anche se apparsa nel culmine di una fase
REM in una magica notte di estate illuminata da uno splendido plenilunio: il ns Emerson Royal che lascia
letteralmente un solco sulla
fascia destra del campo di San
Siro, evocando le gesta di Marcos Evangelista de Morales meglio noto come il “Pendolino”
Cafu. Ma veramente è un Sogno di una notte di mezza estate od un presagio veritiero?… e chi può dirlo se non il nostro Milan?
Io credo ai corsi e ricorsi storici!
I miei complimenti a Luca Villani e Filippo Galli per l’ottima stesura del pezzo.
Un caro abbraccio.
Massimo 48
Emerson da verificare. La sensazione è che il Milan compri al risparmio. Morata, Pavlovic, Fofana, Emerson, ecc sono buoni giocatori ma se vuoi vincere in Europa serve altro. Kalulu dimostra inoltre dirigenza confusa che regala giocatore buono alla Juventus. Ibra è messo lì come calmiere della tifoseria ma di fatto è un dirigente inesperto e si vede. Moncada e Furlani sono burocrati che non hanno mai visto un pallone e Redbird pensa solo al profitto e fa dichiarazioni improbabili su stadio e Milan in vetta al mondo. Se vuoi vincere in Europa devi investire come Real e City. Tutto il resto è noia.
Grazie per il tuo contributo Stefano. Buon Ferragosto e Forza Milan!
Concordo che emerson porti fisicità e dinamismo. Tuttavia non sempre risulta pulito in fase di spinta e costruzione ma Gasperini insegna che alcuni fondamentali possono essere migliorati con l’allenamento e rendere chiaro cosa fare in campo. Ho ancora alcune remore in generale, come dimostra il trofeo berlusconi, del terzino che si accentra troppo lasciando la fascia esposta ai cambi di gioco (terracciano a sinistra esempio). Spero che con gli automatismi giusti possa essere risolto il problema che ha afflitto lo scorso anno non solo la fascia destra.