John Pratt era in campo in quella finale di Coppa UEFA con la maglia del Tottenham Hotspur, era il 1974, io invece avevo 10 anni ed ero davanti alla tv, emozionato Il mio amore sviscerato per le squadre inglesi era già molto forte, il Tottenham una squadra mitica, aveva eliminato il Milan due anni prima in semifinale andando poi a vincere il trofeo contro il Wolverhampton , il grande Steve Perryman recordman di presenze del club ci giustizio’ con due reti al ritorno a Londra.
Quella finale del 1974 vide gli Spurs contro il Feyenoord, squadra fortissima con Rijsbergen, Van Haneghem, De Jong e Israel tra le sue fila, piu altri ottimi giocatori, il calcio olandese di li a pochi mesi avrebbe tracciato una evidente linea di demarcazione tra il calcio dell’epoca e quello del futuro .
L’andata si giocò al White Hart Lane di Londra gli Spurs andarono 2 volte in vantaggio con un colpo di testa del grande Mick England roccioso difensore centrale ed una autorete di un difensore olandese , gli inglesi vennero raggiunti prima da una punizione fantastica di Van Hanegem all’incrocio dei pali, Pratt mi dice che Jennings fu impossibilitato ad arrivare sul pallone tanto fosse angolato, e nei minuti finali trovarono il pareggio di De Jong con un secco diagonale.
Il ritorno all stadio De Kuip di Rotterdam lo ricordo perfettamente..fu una battaglia in campo e fuori che mi impressiono’ moltissimo…il Tottenham era condannato a vincere, agli olandesi bastava anche un pari 0-0 oppure 1-1, l’episodio che fece scattare una vera guerra fu il goal del Tottenham annullato ingiustamente a Mc Garth per un fuorigioco inesistente, sugli spalti gli scontri iniziarono durissimi tra le due tifoserie con la polizia olandese impossibilitata a sedarli in qualsiasi maniera, dopo poco ci fu il vantaggio del Feyenoord all scadere del primo tempo.
John mi ha raccontato che nell’intervallo mentre il manager Bill Nicholson stava facendo il suo discorso alla squadra alcune persone entrarono trafelate nello spogliatoio chiedendogli di uscire immediatamente per fare un appello ai tifosi inglesi scatenati sulle tribune.
Nicholson rientro’ sconvolto dai suoi ragazzi getto’ a terra il cappotto si mise seduto e disse con un filo di voce…”stanno distruggendo tutto”, John Pratt mi racconta che quella sera aveva i genitori e la moglie in tribuna, possibile immaginare lo stato d’animo con il quale John e la squadra rientrarono in campo ormai diventato uno scenario apocalittico. Gli scontri tra le fazioni continuarono durissimi fino alla fine dell’incontro con i tifosi delle due squdre che cadevano rotolando dagli spalti con mischie selvagge e pestaggi di gruppo contro un singolo sia da una parte che dall’altra…al termine del match si contarono circa 200 feriti ed oltre 70 arresti. In campo la partita si concluse con la vittoria 2-0 per il Feyenoord segnando di fatto la fine dell’epoca d’oro del Tottenham Hotspur.
Senza giustificare assolutamente quello che successe sugli spalti, anzi condannandolo fermamente, mi sento di dover dire che le squadre inglesi nelle finali di coppe del periodo… specialmente nel 1975 con il Leeds e nel 1974 appunto con il Tottenham non ebbero arbitraggi equi, contemporaneamente purtroppo nel mondo del calcio si apri’ anche il tristissimo capitolo della violenza efferata negli stadi europei un sinistro fenomeno che accompagno’ per molti anni le squadre inglesi e non solo … violenza che sfocio’ qualche mese dopo quella finale con il primo assassinio in uno stadio in Inghilterra, il diciassettenne Kevin Olson giovane tifoso del Blackpool venne accoltellato a morte dietro la Spion Kop di Bloomfield Road in una partita contro il Bolton.
Tornando a quella drammatica serata ho avuto anche una dichiarazione di un tifoso inglese, che ringrazio, Dave Thomas presente alle due partite di quella finale che cosi’ mi ha raccontato “ Gia’ a Londra c’erano stati incidenti tra le tifoserie gli olandesi tornarono a casa con i vetri dei pullman completamente frantumati, il ritorno a Rotterdam fu allucinante le due fazioni probabilmente si erano accordate per gli scontri, dopo un viaggio allucinante attivati allo stadio c’erano gia’ violente colluttazioni una volta dentro il nostro settore gli olandesi più esagitati ci tirarono i sedili delle tribune e i nostri tifosi cercarono lo scontro fisico, la polizia olandese ci chiuse i cancelli dietro e non potemmo scappare, i tifosi olandesi piu tranquilli ci dissero di scavalcare o aggirare l’ostacolo…..ma era una carneficina …i bambini venivano passati tra i settori con sotto un vuoto di oltre 10 metri prima che il padre potesse scavalcare e raggiungerli..appena finita la partita scappammo, fuori era pieno di ambulanze…e’ stato terribile non lo dimenticherò mai”.
Sono passati cinquant’anni da quella terribile finale, il destino ha voluto che dieci anni dopo gli Spurs conquistassero quella tanto sospirata Coppa UEFA, con l’amico Paul Miller protagonista di un prezioso goal di testa nella partita di andata contro l’Anderlecht ed io, oggi nel 2024, incredibile, ho avuto la fortuna e il privilegio di poter avere da John Pratt, uno dei protagonisti in campo di quella drammatica “Battaglia”, una importantissima testimonianza.
BIO: Stefano Salerno nato a Livorno classe 1963, vivo a Firenze dal 1997 lavoro nel campo delle Telecomunicazioni, sono milanista dalla nascita appassionato di calcio inglese dai primissimi anni 70 e sostenitore della squadra dei 3 Leoni .
2 risposte
Complimenti Stefano, articolo bello e descrittivo, come suggestive sono le testimonianza. Chapeau.
grazie Fabio