LA NEBBIA E LA VENA POETICA A SOSTEGNO DEL DIAVOLO

La nebbia agli irti colli piovigginando sale… 

Ma nel ricordo di Belgrado proverem a risalir le scale…

A cominciar dal D’Aversa 

dove i media ce la davan per bell’e  persa!

Purché ora si riscenda dall’insensata e convulsa giostra

E con Gabbia, Morata e Camarda

di sicuro vincerem qualche altra coccarda!

Non me ne voglia Giosuè Carducci se ho voluto parafrasare una strofa di una delle sue più belle poesie ovvero “San Martino” con quel nebbioso accadimento di sabato scorso che probabilmente, per la teoria dei corsi e ricorsi storici in un  San Siro gremito ed infreddolito riconduce i più nostalgici tifosi a riavvolgere il nastro del nostro Diavolo di ben 36 anni ricostruendo con un similare backstage trasposto nella gelida notte novembrina e consumata nel catino del Maracana’ di Belgrado in totale sold-out assistendo all’adrenalinica gara di ritorno tra Stella Rossa e Milan che si affrontavano per accedere al turno successivo della vecchia Coppa dei Campioni….

*Nel 1988 a Belgrado il Milan visse una clamorosa ‘Sliding Door’. I rossoneri erano a un passo dall’eliminazione in Coppa dei Campioni, ma la nebbia arrivò in soccorso di Sacchi e dei suoi. La partita, che la Stella Rossa conduceva 1-0 (dopo aver pareggiato 1-1 a San Siro) venne sospesa. All’epoca le regole imponevano che in caso di stop si ricominciasse dall’inizio. Il giorno seguente il Milan pareggiò 1-1 prima di imporsi ai calci di rigore* 

(tratto da Fanpage.it del 17.2.21)

Ebbene quella serata nebbiosa che determino’ la ripetizione del match e dove alcuni momenti difficili come l’infortunio di Donadoni (mandibola fratturata) si alternarono ad altri inebrianti come l’esplosione della gioia immensa dopo il secondo rigore parato dall’eroe della serata: Giovanni Galli! Ed al triplice fischio dell’arbitro tedesco Pauly fu come avvertire lo sparo di uno starter che appena 24 ore prima era avvolto nella fosca caligine di quella tetra e fortunosa insieme serata, e che invece decreto’ il lancio di quel Milan Sacchiano alla meritata conquista della sua terza Coppa Campioni battendo nel suo percorso il Real Madrid in casa con uno storico 5 a 0 ed infine imponendosi magistralmente nella finale al Camp Nou di Barcellona per 4 a 0 contro i rumeni dello Steaua Bucarest.

E così quella nebbiosa ma felice serata rappresento’ l’inizio di un ventennio calcistico colmo di trofei, coppe e successi cercato, costruito e realizzato dal presidente Silvio Berlusconi. 

Troppe cose da allora sono cambiate ma il Milan visto l’altra sera, avvolto nella bruma prima ed un gran “nebbiun” dopo, non ha fallito un  solo colpo asfaltando la compagine empolese del saggio D’Aversa che pure risulta essere tra le migliori difese in questa fase di campionato. Il merito è da attribuire, oltre ad un ritrovato Morata, alla splendida doppietta di Reijnders, al reparto difensivo mai come ora vigile e robusto, e a tutto il resto della squadra splendidamente “tarata” a mestiere da un Fonseca in grande spolvero, diligente e smagliante (anche se privo del suo giaccone preferito).

Mah!!…se son rose, come dice un detto ormai logoro per l’uso, fioriranno! 

Comunque io penso, tra sogno e realtà, che la  scighera meneghina potrebbe anche dare origine ad una nuova era del nostro vecchio, tribolato ma pur sempre amato Diavolo! 

Del resto sognare non costa nulla…e allora ben venga la scighera, sempre più densa… sempre più fitta…per cacciare una qualsiasi sconfitta!

Massimo 48 

BIO: MASSIMO BALDONI

Massimo 48 nasce a Roma nei primi anni del dopoguerra da mamma umbra e papà francese. Negli anni dell’adolescenza ama spesso frequentare l’agenzia di stampa ove il padre opera in qualità di telescriventista rimanendo particolarmente attratto dalla stesura  degli articoli nella redazione sportiva.

Si diploma Perito Tecnico in Telecomunicazioni e dedica tutta la sua vita lavorativa al settore radio elettronico in varie aziende. Poi, dopo i primi anni di grigia pensione, inizierà quasi per gioco a scrivere in qualità di blogger nella sezione Vivoperlei di Calciomercato.com dove oltre che di calcio si può scrivere di qualsiasi altro accadimento ad esso correlato. 

Viene insignito dal Direttore Stefano Agresti nella sede di CM a Milano con una targa risultando il miglior blogger dell’anno 2021 in quella specifica sezione.

Ora è alla ricerca di nuovi siti di scrittura, ed aver trovato l’incontro con “La complessità del calcio” con la regia di Filippo Galli è un’assoluta ed autentica vera chicca!

Buon Milan a tutti!

2 risposte

  1. La nebbia è stata il motivo di un mio racconto su Milano che ultimamente è stato pubblicato su una raccolta. In uno dei prossimi articoli che scriverò farò riferimento alla nebbia di Belgrado e a quel pomeriggio di un freddo novembre del 1988. Che poi qualcuno diceva che non c’era mai nebbia lì, posso assicurare invece il contrario. La “magla” è evento meteorologico abituale sulle sponde della Sava e del Danubio. Gran bel pezzo Massimo, come sempre!

  2. Grazie a te Vincenzo per l’attenta lettura. Ho conosciuto personalmente la rigida scighera meneghina avendo lavorato per alcuni mesi a Milano all’inizio degli anni 90.
    È un evento meteo che impone generalmente silenzio e tristezza, ma per il nostro Diavolo parrebbe così non essere!
    E allora…ben venga il nebbiun!!
    Alla prossima. Un caro saluto.
    Massimo 48

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