Coniugare successi sul campo senza incassare perdite: è il mantra dell’Atalanta che è riuscita ad ottenere un utile in tutti gli ultimi nove bilanci. Risultati che dimostrano la crescita della società bergamasca sul versante economico così come in quello sportivo.
Prima dell’era Gasperini il miglior piazzamento in Serie A dell’Atalanta era il quinto posto della stagione 1947/48. Con Emiliano Mondonico invece fu sesta nella stagione 1988/89 e settima in quella successiva: quella fu l’unica volta prima dell’avvento di Gasperini in cui l’Atalanta fu capace di chiudere due campionati consecutivi di Serie A nelle prime sette posizioni.
L’arrivo di Gasperini ha cambiato la storia del club bergamasco: prima il quarto posto nella stagione d’esordio, poi un tris di terzi posti dal 2018/19 al 2020/21, quindi la quarta piazza dello scorso torneo, fino alla vetta dell’attuale, con la ciliegina sulla torta dell’Europa League vinta battendo il Bayer Leverkusen che era imbattuto dal 27 maggio del 2023.
Di tutto ciò racconta Giovanni Cortinovis nel suo libro “Il modello Atalanta: come il club bergamasco ha cambiato il business del calcio” in cui presenta i traguardi sportivi insieme ai rafforzamenti attuati a livello gestionale dalla dirigenza capeggiata da Antonio e Luca Percassi: l’Atalanta è infatti una società modello per il calcio italiano perché spende meno di ciò che incassa.
ANTONIO PERCASSI E STEPHEN PAGLIUCA
Ci riesce avendo moltiplicato i ricavi da sponsorizzazioni, così come gli incassi al botteghino, grazie allo stadio acquistato nel 2017 e rinnovato quasi completamente negli ultimi anni con un investimento superiore ai cento milioni di euro.
IL GEWISS STADIUM
Una fetta rilevante dei suoi ricavi è data dai diritti tv (legati al cammino in Champions League) e dalle plusvalenze: l’autore presenta tutte le 76 plusvalenze degli ultimi dieci bilanci dell’Atalanta, vivisezionando destinazione, importo e valore di cessione di ciascun calciatore.
Solo nell’ultimo bilancio l’Atalanta ha registrato 13 plusvalenze per un totale di 71 milioni di euro: dai 53,2 milioni di euro di Hojlund ai 59.539 euro del semi-sconosciuto Heidenreich, tornato in patria.
Cortinovis ha analizzato anche la moltiplicazione del numero di tifosi e simpatizzanti dell’Atalanta, come dimostra la crescita impetuosa dei suoi follower sui profili social ma anche le ricerche di mercato.
In sintesi, come recita il titolo del capitolo quarto del libro, L’Atalanta fa l’impresa, in tutti i sensi.
LA COPERTINA DEL LIBRO DI GIOVANNI CORTINOVIS
IL MODELLO ATALANTA: Come il club bergamasco ha cambiato il business del calcio
Amazon – 217 pagine – 19,99 euro
Bio GIOVANNI CORTINOVIS
Laureato a pieni voti alla Bocconi con la tesi “Le politiche di marketing delle società calcistiche di medio-piccole dimensioni” si guadagna da vivere come giornalista dal 2002. Ma già l’anno prima iniziò a scrivere di economia sportiva per Il Sole 24 Ore Sport e Il Nuovo Calcio. Ha continuato a farlo su Guerin Sportivo, L’Eco di Bergamo, La Gazzetta dello Sport, Sportweek, Corner e Motosprint, totalizzando oltre 500 articoli su bilanci e gestioni di club, leghe e federazioni.
Si definisce Trafficante di velocità, coltivatore diretto di statistiche, allevatore di storie bestiali.
Questo è il suo secondo libro, dopo North West 200 la corsa più bella al mondo