Nell’attesa di vedere l’attesissimo match tra Juventus e Milan di sabato scorso, mi stavo dilettando, con un flashback richiamante gli anni del ginnasio, nella lettura di un capitolo dell’Odissea, il celebre poema Omerico narrante il tribolato ritorno in patria di Ulisse, e questo con l’intento di aiutare un nipote nella stesura di un riassunto del medesimo capitolo appena letto dove si parla di un facoltoso quanto astutissimo personaggio della mitologia greca nonché fondatore della città di Efira, (l’odierna Corinto) della quale ne divenne il re dando valore e splendore alla sua città, si tratta dunque di Sisifo, il figlio di Eolo (re dei venti) che al termine della sua vita desidero’, secondo la leggenda, e forse spinto da un desiderio di puro protagonismo di sfidare e persino ingannare la Morte pronta a riceverlo. E così parrebbe che dall’oltretomba e per volontà degli Dei venisse condannato a spingere eternamente sulla china di una collina un macigno che, una volta raggiunta la cima, sarebbe ricaduto sempre giù in basso per poi essere faticosamente ricondotto alla vetta componendo un ciclo senza fine e dando vita al famoso detto: “La tortura di Sisifo!”
E senza fine è stata la scorsa sera l’agonia di tutto il popolo rossonero fino al triplice fischio del Direttore di gara Davide Massa di Imperia che sanciva la fine della gara vinta dalla Juventus per due reti a zero (Mbangula e Weah Jr.) siglate in un secondo tempo dove praticamente il nostro Diavolo era come se non fosse mai sceso in campo. Ecco dunque che l’appena letta storia di Sisifo impone una metafora molto aderente allo stato dell’arte attuale del Milan. È dalla dipartita di Mr. Pioli che non sono bastati due allenatori lusitani al suo posto più due centravanti al posto di uno (Morata ed Abraham vs Giroud) più altri insensati rinforzi a riportare i rossoneri dove giustamente meritano di essere.
Quell’enorme masso mitologico ha conquistato la vetta in modo significativo soltanto due volte per parte di Mr. Fonseca: nella vittoria del derby ed in quella di Champions contro il Real a Madrid, per contro il macigno è rovinosamente precipitato a valle con Parma, Liverpool, Leverkusen, Fiorentina, Napoli e per parte di Concecao dopo il bel sogno/realtà di Riyad con la vittoria dell’8a Supercoppa italiana il masso scivolava nuovamente in basso fermandosi dapprima a metà china con chiari segnali di pericolo (Genoa e Roma in casa) per poi precipitare rovinosamente nella melmosa palude Sabauda.
C’è da riflettere, da lavorare tanto e bene affinché questo masso non voglia emulare la sofferente tortura del grande Sisifo. Nel frattempo rileggere un po’ di Odissea per trarne dei sani suggerimenti credo non nuoccia proprio a nessuno, anzi aiuterebbe la mente a non pensare troppo al momento critico di questo nostro Milan al quale rivolgiamo i nostri migliori auguri affinché si riprenda subito, a cominciare dalla gara di Champions League a San Siro contro il Girona, da questa chiamiamola pure… influenza stagionale!
Forza Milan sempre!
BIO: MASSIMO BALDONI
Massimo 48 nasce a Roma nei primi anni del dopoguerra da mamma umbra e papà francese. Negli anni dell’adolescenza ama spesso frequentare l’agenzia di stampa ove il padre opera in qualità di telescriventista rimanendo particolarmente attratto dalla stesura degli articoli nella redazione sportiva.
Si diploma Perito Tecnico in Telecomunicazioni e dedica tutta la sua vita lavorativa al settore radio elettronico in varie aziende. Poi, dopo i primi anni di grigia pensione, inizierà quasi per gioco a scrivere in qualità di blogger nella sezione Vivoperlei di Calciomercato.com dove oltre che di calcio si può scrivere di qualsiasi altro accadimento ad esso correlato.
Viene insignito dal Direttore Stefano Agresti nella sede di CM a Milano con una targa risultando il miglior blogger dell’anno 2021 in quella specifica sezione.
Ora è alla ricerca di nuovi siti di scrittura, ed aver trovato l’incontro con “La complessità del calcio” con la regia di Filippo Galli è un’assoluta ed autentica vera chicca!
Buon Milan a tutti!
8 risposte
Bravo Massimo bella metafora
Quest’anno sarà una battaglia all’ultimo sangue qualificarsi per la champion 👋
Grazie Dario per l’attenta lettura!
Sono d’accordo sulla qualificazione alla prossima Champions, sarà una vera partita a scacchi! Forse non si qualifichera’ al 4°posto la squadra più brava bensì quella più astuta! Buona giornata Massimo 48
Grazie Stefano per l’attenta lettura! La metafora mi è venuta grazie a mio nipote assorto nello studio di quel capitolo dell’Odissea dove alla fine Ulisse ritroverà la sua amata Itaca come spero che sia anche per il nostro Milan che alla fine di questa annata riesca a riconquistare qualcosa che conti! Buona giornata! Massimo 48
splendida metafora, Massimo. A proposito di Odissea, sto leggendo il libro “Odissea. La storia di tutte le storie. Il viaggio dell’eroe alla luce della spiritualità e del simbolismo”. Consigliatissimo!
Grazie per l’apprezzamento Vincenzo! Concordo con te, dai saggi della mitologia bisogna trarne validi insegnamenti di vita. Buona serata.
Massimo 48
Ciao Massimo.
Forse qualche errore è stato fatto e dimenticato in fretta, come l’allontanamento di Paolo Maldini. Comunque in situazioni come questa un allenatore deve avere anche il tempo e il supporto (se non la fiducia) della società. Paulo Fonseca è stato lasciato abbastanza solo. Avete perso una partita, a che ricordo io, perché ben due rigori accordati furono sprecati da Hernandez e Abraham che con atteggiamento da bulli li avevano scippati al bravo Pulisic. Non era un atteggiamento molto rispettoso (oltre che sciocco) né nei confronti del compagno né dell’allenatore. Queste cose difficilmente accadranno con Conceicao che è meno diplomatico ma dovrebbe essere la società a dettare le regole. Il Milan, al nastro di partenza aveva belle quotazioni, vuol dire che veniva riconosciuta la forza della rosa che, sul campo, non ha reso secondo le aspettative. /// Detto questo, sono felice che il tuo entusiasmo per la scrittura sia intatto. Cosa che mi ricorda periodi davvero entusiasmanti vissuti in altri ambiti. Un abbraccio. Calatino-a-Interland
Carissimo Calatino! È una gioia immensa leggerti e riassaporare le schermaglie scrittorie che tanto, sopratutto nel periodo pandemico, ci hanno amabilmente e sportivamente accomunato. Quello che tu descrivi sul Milan è sacrosanta verità. Mancando un vero skipper (Ibra è solo un opportuno affarista) che segua squadra, spogliatoio e comunicazione questi sono purtroppo i risultati. Eccezion fatta per una splendente cometa sul cielo di Arabia che nel giorno dell’Epifania ci ha portato, proprio come i 3 Re Magi con i loro doni : oro, incenso e mirra ad ottenerne altrettanti con le insperate vittorie su Juve, Inter e il conseguimento della ottava Supercoppa in casa del Diavolo.
Ora sarà tutta una salita e probabilmente si dovrà trarre un radicale insegnamento da quella mitica leggenda che sono andato espressamente a ricordare in questa metafora dal sapore omerico!
Un caro abbraccio e a presto!
Massimo 48