UN PARMACOTTO DOC AFFETTATO DA UN INCONTENIBILE STRAHINJA PAVLOVIC!

Non è la prima volta che i rossoneri si trovano a dover rimontare il Parma a San Siro, tanto più quando i punti si fanno terribilmente pesanti. Torniamo ad esempio alla stagione 98/99, una stagione che vedrà i rossoneri trionfare in quel di Perugia, conquistando il 16° scudetto, ma parte di quello scudetto passò proprio da un Milan-Parma. Era la 28′ giornata, i rossoneri erano punto a punto con la Lazio, e San Siro vide passare in vantaggio i gialloblu con la rete di Balbo al 39′. Un gol che gelò San Siro, ma poi ci fu la rimonta nella ripresa, prima con un tiro da fuori di Maldini e poi con il mitico coast-to-coast di Maurizio Ganz.

Nel 2002 ancora Parma e ancora rimonta, per un fondamentale successo.

Un successo importantissimo, e proprio quel 2-1 fu la prima delle 7 vittorie consecutive che portarono il Milan al successo finale. Una grande rimonta, come quella, altrettanto pesante, della stagione 2001/2002. Era la 29^ giornata, il Milan era al centro di una rincorsa Champions, era da poco arrivato Ancelotti sulla panchina rossonera, e molto passava dal Parma. Anche allora, manco a dirlo, furono i gialloblu ad andare in vantaggio, con la rete di Di Vaio al 14′. Anche lì sembrava tutto finito, ma poi il Milan rimonterà nella ripresa, grazie alle reti di Inzaghi (doppietta) e Pirlo. Il 3-1 finale fu l’apri-pista per la qualificazione alla Champions del 2002/2003, e tutti ben ricordano come finì quella stagione…

(tratto da Milanisti Channel.com di Marco Varini) 

Ma ieri sul finir del pranzo domenicale, resosi  praticamente indigeribile nonostante una deliziosa lasagna ed un succulento rollè di vitello con patatine al forno sapientemente cucinati dalla mia consorte, mi trovo nell’impellente necessità di voler rinunciare alla mia consueta tazzina di caffè espresso a beneficio di un decotto rilassante nonché vero toccasana del sistema nervoso e preparato, con ricetta galenica segretamente tramandata nei secoli, dai frati Camaldolesi in uno sperduto eremo dei colli Sibillini. Ma proprio mentre il repentino ed amarissimo riflusso di bile si stava malamente palesando rendendo così nulla la preziosa arte culinaria espressa da mia moglie, arriva la rete del pareggio firmata da Reijnders, e dopo una sola manciata di minuti un altro velenoso colpo di testa di Strahinja Pavlovic, dopo che il primo a seguito di una sua superba ed elevatissima incornata era riuscita ad uccellare il pur attento Suzuki ma alla consultazione del VAR l’arbitro Abisso annullava per fuori gioco di pochi cm, ed è sempre il difensore serbo a procurarsi il rigore che verrà trasformato da Pulisic al 38°per il momentaneo pareggio del Diavolo. 

Dunque una rete annullata, un rigore procurato ed un assist di testa a favore di Chukwueze a conclusione di un match semplicemente folle incoronano questo 24nne serbo quale autentico mattatore della gara. Uno Strahinja dal nome un po’ “strano” in un match sui generis e dal finale veramente “strano” (mentre l’inizio era una copia dell’andata dove sempre Cancellieri ci castigava) e dove anche il post finale, con l’inguardabile siparietto Calabria – Conceição (certamente non un affezionato fan del rapper Lazza) anch’esso molto “strano” e sopratutto completamente antieducativo ( anche se calmierato dalle doverose scuse). 

Dunque il mio augurio sarebbe quello di non attribuire all’eroe Pavlovic una gloria effimera, basata sul solo fatto di esporlo in bella vista sulla vetrina di San Siro in una gara “strana” ma quasi miracolosamente disegnatagli addosso per il solo gusto, lucroso, di metterlo in vendita sul mercato e a prezzi non di saldo, ma viceversa mantenerlo saldamente al centro della nostra difesa. Se continuasse a giocare così avremmo trovato un nuovo Stam, e come ha recentemente ben scritto il nostro Filippo ne vorremmo avere tutti e 11 di giocatori così, come Strahinja, con quel piglio, con quella verve e, ben inteso, in tutte le gare! 

In conclusione, visto che ho voluto interpretare in questo Milan Parma un leitmotiv confluente in un match “strano”, oserei scomodare il grande Carlo Verdone quando in una delle sue più iconiche pellicole “Viaggi di nozze” proferì alla brava Claudia Gerini la celebre frase auspicante la nascita di un bel figliolo: ” O famo strano!” 

BIO: MASSIMO BALDONI

Massimo 48 nasce a Roma nei primi anni del dopoguerra da mamma umbra e papà francese. Negli anni dell’adolescenza ama spesso frequentare l’agenzia di stampa ove il padre opera in qualità di telescriventista rimanendo particolarmente attratto dalla stesura  degli articoli nella redazione sportiva.

Si diploma Perito Tecnico in Telecomunicazioni e dedica tutta la sua vita lavorativa al settore radio elettronico in varie aziende. Poi, dopo i primi anni di grigia pensione, inizierà quasi per gioco a scrivere in qualità di blogger nella sezione Vivoperlei di Calciomercato.com dove oltre che di calcio si può scrivere di qualsiasi altro accadimento ad esso correlato. 

Viene insignito dal Direttore Stefano Agresti nella sede di CM a Milano con una targa risultando il miglior blogger dell’anno 2021 in quella specifica sezione.

Ora è alla ricerca di nuovi siti di scrittura, ed aver trovato l’incontro con “La complessità del calcio” con la regia di Filippo Galli è un’assoluta ed autentica vera chicca!

Buon Milan a tutti!

5 risposte

  1. Per entrare in Champion. Quest’anno sarà veramente dura..
    C’è una matassa difficilmente sgrovigliabile.
    ( Esisterà nella lingua italiana questa ultima parola? ).
    Per me juventino Sinn’era per l’Alto Atesino la domenica sarebbe stata molto amara 🤔😊👋

  2. L’ingrovigliamento della tua recensione è degno di essere annoverato nella nomenclatura dei nuovi sostantivi della onomaturgia italica sapientemente raccolta presso
    l’Accademia della Crusca con sede in Firenze.
    Grazie Dario per il tuo contributo.
    Un caro abbraccio.
    Massimo 48

  3. Analisi giusta, corretta come sempre,Pav ha delle ripartenze sia in verticale che centrali niente male ,spero che la dirigenza non faccia brutti scherzi,grazie per la tua analisi e un piacere leggerti caro Massimo , comunque parmacotto mi piace assai

  4. Grazie a te Anna per l’attenta lettura! Concordo con il tuo pensiero, Pavlovic è da tenerselo ben stretto, è giovane, alto e robusto ed ha degli ottimi movimenti di gioco inoltre è in possesso di uno spiccato fiuto per il gol, di contro va detto che ha avuto un rodaggio un po’ lento e macchinoso ma il profumo del Parmacotto allora di pranzo parese che lo abbia definitivamente smosso! Spero che dopo questa bellissima prestazione venga tolto dal mercato invernale ed impiegato con continuità in prima linea.
    Un caro saluto.

    Massimo 48

  5. Farlo giocare per venderlo bene…..nel calcio di oggi è la prassi delle società che vogliono liberarsi di qualche esubero. A mio avviso una rondine non fà primavera Pavlovic è un (brocco) ha solo avuto una partita fortunata se il Milan riesce nel suo intento, lo scopriremo fra qualche giorno (ma non credo). Ti faccio i miei complimenti Massimo per l’articolo sempre molto dettagliato, titolo molto simpatico, un abbraccione

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